Segnalazione d’uscita dal 22 al 28 novembre 2021

Buon martedì, Peccatrici! Quali titoli abbiamo da segnalare per voi questa settimana?

Scopriamolo insieme!

Ricordiamo alle autrici e agli autori di comunicarci le segnalazioni via e-mail con almeno una settimana di anticipoGrazie 💖

Shine for me

Titolo: Shine for me
Autrice: Anika Perry
Genere: Contemporary Romance/Holiday Romance (autoconclusivo)
Editore: Self Publishing
Data uscita: 24/11/2021
Prezzo e-book: 0.99 € (offerta lancio per 24h) poi 2.99 €

TRAMA

Una donna in fuga dal passato…

Claire Laurent è arrivata a un punto della sua vita in cui l’unico modo per andare avanti è ricominciare daccapo. Trasferitasi a Detroit, trova un nuovo inizio alla Butterflies Home, casa-famiglia di proprietà della sua migliore amica in cui, in attesa di trovare un impiego che le permetta di restare in città, presta volontariato.

Un uomo che non conosce pace…

Buttarsi a capofitto nel lavoro per Alex Scott, architetto a capo di una delle aziende leader nel settore, è naturale come respirare.
Cresciuto fin troppo in fretta, dopo un incidente che gli ha portato via entrambi i genitori, Alex ha dovuto fare i conti con se stesso, affogando il dolore nei suoi progetti e tra lenzuola sgualcite.

Due persone che cercano un riscatto nella magia del Natale.

Le festività natalizie sono vicine e, si sa, questo periodo dell’anno porta con sé una buona dose di imprevisti e miracoli… come l’incontro tra due sconosciuti in cerca di un posto che possano finalmente chiamare casa.

Parole (Untold)

TITOLO: Parole (Untold)

AUTORE: Anita Sessa

EDITORE: Words Edizioni

GENERE: Contemporary Romance (age gap/standalone)

FORMATO: Ebook (2,99 in offerta lancio a 2,69) – Cartaceo (15,90)

RELEASE DATE: 25.11.2021

DISPONIBILE SU AMAZON, KOBO E KOBO+

A BREVE IN TUTTE LE LIBRERIE

Cosa succede quando due anime ferite si incontrano e si mettono a nudo?

TRAMA

Uno scambio di battute scritte su un cartellone pubblicitario, in calce al fondoschiena di una modella di intimo, diventa la chat di Livia e Jacopo. Lei cinica, disillusa e un po’ scontrosa, dopo la morte della madre, si barcamena tra lo studio e un lavoro come cameriera. Lui, più maturo, è un manager affermato e con un matrimonio ai titoli di coda. L’incontro tra Livia e Jacopo è troppo potente ed esplosivo per accontentarsi dello spazio bidimensionale di un poster pubblicitario: i due si incontrano e scontrano, si cercano e sfuggono l’uno all’altra, dando vita a un rapporto perennemente in bilico tra ciò che potrebbe essere e la paura di lasciarsi davvero andare.

L’AUTRICE


Classe 1988, è di origini campane, è giornalista pubblicista dal 2018. Autrice di romance contemporanei e storici, da novembre 2019 è l’editrice di Words Edizioni.

ESTRATTI

1.

«A mia discolpa, posso dire che ci tenevo davvero tanto a conoscerti meglio.»

Livia sbuffa. E la capisco, sbufferei anch’io al suo posto. Forse farei di peggio. Ma sono al mio posto, non al suo, e devo tentare di metterci una pezza.

«Nonostante abbia detto quattro parole in croce e sia fuggita dal tavolo?»

«No, l’ho capito quanto mi hai implicitamente dato del coglione.»

La sento sorridere e il cuore mi si gonfia di orgoglio come un gorilla idiota.

«Hai degli strani standard di giudizio.»

«Lo so, ma fino a oggi non mi sono mai sbagliato sulle persone.»

«Disse l’uomo in procinto di divorzio.»

2.

Cerco di tenere a bada il respiro fragile e impazzito, ma è inutile e lui percepisce tutta la mia difficoltà. E ne approfitta, lo stronzo, affonda il coltello sapendo di trovare spazio.

«Lo vuoi anche tu» sussurra.

«Non esserne così sicuro.»

«Non sono mai sicuro di niente con te, Livia. Ma lo sento che siamo simili, che proviamo le stesse cose e che combattiamo contro le stesse cose.»

«Combatti di merda, tu.»

Ride ancora, più libero stavolta.

«Allora ammetti di combattere contro qualcosa.»

«Di solito contro l’istinto di insultarti.»

«Gli insulti hanno lo strano potere di eccitarmi.»

«Stronzo.»

3.

Lo sento nelle ossa il brivido che la scuote, l’eccitazione che esplode nel suo corpo e si fonde a quella che mi circola nelle vene, sottopelle. Come attirato dal canto di una meravigliosa sirena, mi avvicino di più a lei e le mie labbra sfiorano la pelle delicata del suo orecchio. Non riesco a trattenere un respiro che è tutto meno che aria: brama, desiderio, forza di volontà in procinto di abbandonarmi.

Ma non aria.

Non banale aria.

E il mio corpo reagisce in maniera primordiale, i muscoli si tendono fino a farmi male, la mente si svuota di colpo e i sensi prendono il sopravvento.

«La verità, Livia, è che sono seduto qui accanto a te con un’erezione da campionato. Ed è imbarazzante per un uomo della mia età non essere in grado di riuscire a contenersi.»

Come un film che non vorresti mai smettere di guardare, Livia reclina piano la testa all’indietro, abbassando le palpebre. Il richiamo candido del suo collo è troppo forte. Mi sporgo ancora un po’ e le imprimo sulla pelle un bacio per niente casto, umido, che mi permette di assaggiarla.

«La verità è che, incessantemente, oggi come da qualche giorno, nella mia testa vortica il pensiero di come sarebbe riuscire a farti aprire di più con me, scoprirti poco per volta. E non parlo solo del sesso, Livia, anche se quella sarebbe forse la parte più piacevole per entrambi.»

«Presuntuoso» sussurra piano, a occhi ancora chiusi.

4.

Livia si irrigidisce, ma io le esploro le costole, appena sotto al cuore, scivolando poi con le dita verso il basso, fino all’ultima.

«Forse non è amore, ma sento che tra noi un vincolo, un legame, c’è. Ed è profondo, nonostante ti conosca poco e, soprattutto, da poco.»

In quella piccola insenatura ci premo le dita, le imprimo il mio essere, la mia volontà. Gli occhi tornano nei suoi.

«È qui che mi auguro di stare, prima o poi. Qui dove puoi sentirmi, nel bene e nel male, dove non puoi dimenticarti di me. Voglio essere tuo amico, Livia, ma è difficile penetrare la tua corazza. Fammi un po’ di spazio, non chiedo altro.»

Non so perché le ho detto questo, non so neppure se lo voglio davvero. So che oggi sono solo Jacopo e tutto ciò che desidero è stare con lei. Eppure, non riesco a non sentire male al cuore quando lei mi guarda e pronuncia la sentenza.

«Accomodati. Ma non devi mentirmi mai.»

5. «Non ci tengo a essere parte di te, Jacopo. Non voglio essere la costola di un’altra persona.»

Jacopo fa un passo in avanti e mi afferra la mano, portandosela sulla gabbia toracica. Trova lo spazio tra le ultime due costole e ci preme su con forza, tanto che quasi temo di fargli male.

«Non sei un’appendice del mio essere, Livia. Semmai è il contrario. Semmai sono io che non riesco a pensare di poter passare ancora un solo giorno senza di te. Qui» dice, premendo ancora di più e più fondo, «non c’è mai stato nessuno se non tu. Né Chiara né chi è venuto prima di lei. Qui, Livia, sei riuscita a penetrare solo tu.»

«Non te l’ho chiesto» replico con rabbia, tirando via la mano di scatto.

«Ma ormai ci sei, sei qui. Cosa facciamo?»

Il risveglio dei Templari

Titolo: Il Risveglio dei Templari

Autore: Roberto Lodovici

Casa editrice: Capponi Editore

Genere: Narrativa

Pagine: 288

Formato: Cartaceo

Prezzo: 16,00

Store on line: https://www.capponieditore.it e Amazon.it

ISBN: 9788832074864

Pubblicazione: 22 Novembre 2021

Il Risveglio dei Templari | Roberto Lodovici

«È vicino il giorno in cui l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha affidato le redini della sua esistenza. L’uomo non ha limiti e quando se ne renderà conto avrà il potere non solo di cambiare sé stesso, ma anche quello di cambiare il mondo.»

Che cosa si cela nella Cattedrale di Chartres? Qual è il suo rapporto con i Templari? Quali segreti nascosero questi mitici cavalieri dopo il loro ritorno da Gerusalemme? Sono queste le domande che condurranno i nostri protagonisti dalla biblioteca di Chartres all’isola di Mull in Scozia, da Port Louis a Durham in North Carolina, passando da New York, in un viaggio che darà alle loro vite un nuovo significato.

Trama

Michel Hervé, noto architetto di Parigi, riceve un’insolita richiesta dal lontano Oriente: edificare su di un’isola vicino a Mauritius, sopra le rovine di un antico Tempio, una cattedrale simile a quella di Chartres ma solo nel suo aspetto esoterico.

Incuriosito, insieme alla moglie Isabelle, docente di storia antica alla Sorbonne, parte per l’isola dove incontrerà Jacques e Sophie, due enigmatici e misteriosi committenti, che gli mostreranno una fulgida pietra con impresso un emblema che si scoprirà essere un simbolo templare.

Inizia così un viaggio nel passato alla ricerca di antiche verità, fino a che la ritrovata saggezza dei Templari verrà riportata alla luce e messa al servizio dell’umanità nel momento in cui è chiamata ad affrontare nuove sfide.

Biografia

Roberto Lodovici è nato a Bergamo. È appassionato di crescita personale e ricerca spirituale. Nel 2017 ha pubblicato, tradotto in più lingue, il romanzo La figlia che diede alla luce suo padre, nel 2012 Svegliamoci! Come Il potere finanziario sta cambiando la nostra vita e nel 2004 il saggio Dal business coaching al coaching etico per la Franco Angeli edizioni.

Estratto

Capitolo 1

In viaggio verso l’isola

Atterrai nell’isola di Mauritius di buon mattino. Il volo da Parigi era trascorso in tutta tranquillità. L’aria era fresca e frizzante. Una leggera brezza spirava dalle colline situate a nord-ovest, mentre alle mie spalle i primi bagliori dell’alba iniziavano ad apparire all’orizzonte. Sbrigai con insolita rapidità i controlli doganali mentre una jeep mi aspettava fuori dall’aeroporto.

Appena la vidi, annuii frettolosamente all’autista lì accanto. Era un giovane alto almeno uno e novanta, ben vestito, dal fisico imponente e atletico.

Appostato a gambe larghe, mostrava con decisione il cartello con scritto a grandi lettere il mio nome, Michel Hervé. Lo salutai con un’energica stretta di mano e mi accostati alla vettura. Lui caricò velocemente la valigia nella parte posteriore dell’auto mentre mi accingevo ad aprire la portiera.

Salii di scatto senza esitare. Ero desideroso di abbracciare Claire e Isabelle che mi attendevano in hotel a Port Louis a poco più di mezz’ora di strada.

Le mie ragazze, così amavo chiamarle, erano partite due giorni prima da Parigi in modo da far si che la piccola potesse adattarsi con tranquillità al diverso fuso orario. Erano accompagnate dalla cugina di Isabelle, Emma. Lei avrebbe avuto il compito di accudire Claire in nostra assenza.

L’autista leggendomi nel pensiero partì bruscamente borbottando qualcosa d’incomprensibile.

L’accordo con il committente, il dottor Jacques Henry era di avviarci in tarda mattinata, alla volta dell’isola adiacente, per visitare il luogo sul quale sarebbe sorto il nuovo complesso edilizio.

Durante il volo, che da Parigi mi portava verso l’isola di Mauritius, mi ero chiesto più volte come mai Jacques Henry insieme ai suoi soci avesse scelto proprio il mio studio di architettura. Una domanda alla quale tra poco avrei sicura-mente ricevuto una risposta esaustiva.

I committenti al nostro primo vero incontro conoscitivo, erano rimasti vaghi al riguardo, anche se una certa idea mi era balenata in testa. Gli articoli pubblicati nell’ultimo anno, in tre diverse occasioni, sulla rivista di architettura tra le più conosciute di Francia, non erano passati inosservati, facendo trasparire nitidamente il mio grande amore per le cattedrali e in modo particolare per quella di Chartres.

Ripensai inoltre a un altro fatto alquanto singolare. Non saprei dire se si possa parlare di coincidenza, ma l’idea di costruire una Cattedrale simile a quella Chartres, era questo il loro intendimento, viaggiava in parallelo con un desiderio che un anno fa, si era riproposto in me, con ferma determinazione.

Mentre l’automobile si avviava all’uscita dell’aerostazione, ripensai a come fosse nato tutto ciò.

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