
Titolo : Innocenzo
Autore : Joan Quinn
Genere :
Data pubblicazione : agosto 2022
Lunghezza : 398 pagine
Prezzo : 2.99 € ebbok – 15.00 € cartaceo
Trama :
A quindici anni Innocenzo Galante è un ragazzo che crede di avere mille possibilità, ma poi, in una calda sera d’estate, commette un errore che spinge la sua famiglia, povera ma rispettabile, ad affidarlo a un’altra, ricca ma corrotta, che vive in Canada.
Istruzione, soldi e potere non sono privilegi che gli vengono concessi gratuitamente, lo scotto da pagare è alto: il suo legame indissolubile con il crimine organizzato.
Quando fa ritorno in Italia, Innocenzo ha quarantasei anni, è un uomo, ma il ragazzo ribelle che era, di tanto in tanto, fa sentire ancora la propria voce.
Potrebbe essere a causa degli odori della terra natia, dell’ultimo desiderio espresso dalla nonna morente o dell’incontro con Elisea, la giovane donna con cui è in contatto da anni, però, adesso che è in Italia, la sua vita in Canada, agiata ma programmata da altri, comincia a stargli stretta. Perciò, per svincolarsi dall’ennesima richiesta della famiglia, elabora un piano rischioso che, se dovesse fallire, potrebbe compromettere non solo il suo futuro, ma anche quello di Elisea.
Nota dell’autrice: “Innocenzo” è un Mafia Romance che affronta temi che potrebbero infastidire i lettori più sensibili.
ATTENZIONE: Per le scene esplicite e per il linguaggio usato, questa lettura è adatta a un pubblico adulto e consapevole.

“Che ne sai tu di un campo di grano?
Poesia di un amore profano
La paura di esser preso per mano, che ne sai?
Peccatrici, quando ascolto questa canzone mi si appiattisce lo stomaco e il diaframma inizia a ballare il limbo con tanto di gonnellino haitiano, lo stesso effetto che mi ha fatto Innocenzo nelle varie fasi che ha attraversato dall’inizio alla fine del romanzo.
Innocenzo è un uomo di quarantasei anni, non è un ragazzino, non ha bisogno di trastullarsi a destra e a sinistra per ricordare al mondo che se volesse sarebbe un Alpha per eccellenza. Sa, o crede di sapere, da dove viene e sa esattamente dove vuole e non vuole andare. Non ha dubbi, non ha incertezze e non ha tentennamenti. Innocenzo è un uomo del sud impiantato in un mondo nuovo solo nella forma perché la sostanza è ben diversa, e quando il passato torna a chiedere dazio lui non si tira indietro e affronta a modo suo quello che il tornare in Italia comporta. Inno torna nella sua Basilicata, una terra che ha ripudiato, una terra che attraverso i suoi occhi ci arriva come una distesa dorata di grano e di sabbia, calda, inospitale per certi versi ma che racchiude la cosa più importante : la materia di cui è fatto lui stesso. Ahhah vi ho fregato! Pensavate che vi dicessi che la Basilicata nascondeva la sua Elisea? La donna che con la sua schiettezza e determinazione lo costringe ad accettare di essere quello che è, cioè un essere imperfetto? No, però Elisea è parte della sostanza che ha plasmato l’uomo che Inno è diventato, perché è il profumo di casa, il raccolto estivo e soprattutto, è uno smacco verso il passato e siccome sono una rompi scatole intavolando un’ultima partita a scacchi con Innocenzo vorrei ricordargli che lui è il Re ma che sarebbe stato tutto vano senza la sua “Quinn”.
Buon Innocenzo a tutte!
Un abbraccio,
Francy
Mi sono arrogato il diritto di decidere della sua vita, che non sarà mai più la stessa e che, per forza di cose, subirà dei drastici cambiamenti.
«Ricorda solo questo: tu e io, uomini corrotti, sporchi e irrecuperabili, non abbiamo il diritto di amare. Semmai dovesse capitarci di innamorarci, nel rispetto di quel sentimento nobile, dovremmo lasciare libera la persona che amiamo»

VOTO : 5 PIUME