Recensione doppia Nikolaj di Kristen Kyle

Ciao Peccatrici Librose del mio cuore, oggi ho deciso di rispolverare questa vecchia recensione, uno dei miei primi amori Dark-mafia per farla diventare doppia, (la mia rimane quella di allora con l’aggiunta della nuova di Moira) con la speranza di portare chi non lo avesse ancora letto ad incuriosirsi.

Titolo: Nikolaj
Autore: Kristen Kyle
Serie: # 1 Men of Honor
Editore: self-publishing
Data: 14 Gennaio 2017
Genere: Erotic Romance

Sinossi:
Le mie origini mi perseguitano.
Le mie mani sono sporche del sangue dei miei nemici.
Ho lottato per essere libero.
Ho combattuto per conquistare il mio posto nel mondo.
L’ambizione e il successo hanno sempre placato il mio desiderio di riscatto.
Ma non i miei incubi.
Ora finalmente sono sul punto di raggiungere tutti i miei obiettivi e dimenticare il passato. Sulla mia strada, però, c’è un ostacolo: Anthony Calabrese.
Il boss della mafia italiana mi ha fatto una proposta che non posso accettare.
La guerra è inevitabile, tuttavia non ho bisogno di un esercito.
Isabella Calabrese sarà la mia arma.
La principessa scoprirà che con i russi non si scherza.
Suo padre dovrà scegliere tra il vivere senza il suo cuore o arrendersi a me.
C’è solo un problema.
Gli occhi di Isabella mi scavano dentro, leggono la mia anima corrotta, si insinuano nella mia mente disturbata.
Riuscirò a piegarla prima che lei distrugga me?

***Attenzione***
Il romanzo contiene scene di sesso esplicite e tratta contenuti delicati. Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
Men of Honor è una serie di romanzi AUTOCONCLUSIVI.

A CURA DI THAMMY.

“Mai una sola fottuta volta smise di guardarmi, di farmi a pezzi con quegli occhi incredibili. Kondunya. Strega.”
Nikolaj Sokolov è un potente mafioso Russo. Una persona fredda, con un umore altalenante, calcolatore e non si ferma davanti a nessuno. Per ottenere ciò che vuole è disposto a tutto, infatti rapisce Isabella Calabrese, figlia di un mafioso Italiano.
“Ero una Calabrese. La mia famiglia aveva ingaggiato guerre per offese meno pesanti, aveva difeso il proprio onore al di sopra di ogni cosa.”
Isabella è una donna dura, irriverente, cresciuta viziata e venerata.

Riesce però a tenere testa a Nikolaj, tanto da portarlo a rivivere il suo passato e aprire ferite, per lui mai chiuse.
Tra casinò, litigi e “roulette russe” la loro passione vince ogni cosa.
Arrivati a un compromesso, però, le loro vite arriveranno ad un bivio, dove dovranno fare una scelta.
“Eravamo due anime perse che si incastravano ma non riuscivano a restare unite.”
Questa scelta porterà Kolja soprannome attribuitogli dal suo braccio destro Vasilij, a rinchiudersi in se stesso , non lascerà entrare nessuno, neanche lei, la sua Izabella, tanto da lasciarla andare.
“Il cuore non funziona in questo modo. Fa quello che vuole, incasina la vita di chi lo custodisce, sceglie da se il proprio compagno, la parte mancante.”
Per Isabella la rimpatriata sarà difficile ed estenuante. Si sentirà giudicata e da donna dura che è, si difenderà con gli artigli e con i denti. Il fratello Vincent a sua volta, sarà messo davanti a una scelta, a cui Isabella “non vorrà” rifiutare.
“Volevo accarezzare, saggiare, riscoprire… Per avere la sicurezza che la mente non mi stesse ingannando con fantasie irrealizzabili.”
L’amore riuscirà a vincere l’orgoglio dei due mafiosi spietati?
“Ne pokiday menya”, “Non lasciarmi. Caddi in ginocchio, il capo abbassato, le gambe dolevano per l’impatto con il pavimento. Chiusi gli occhi. Un respiro. Il mio.
Questo libro mi ha proprio rapito. Scritto benissimo, scorrevole, i colpi di scena sono tanti e ti rapiscono sempre. In alcune parti ti verrebbe voglia di urlare, rivivi le emozioni dei personaggi come se stessi guardando un film. Io lo consiglio, perchè la scrittrice merita, veramente brava!

Con questo concludo, spero di avere a vostra opinione.

Ciao mie care Peccatrici Librose alla prossima recensione.

Voto:
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A CURA DI MOIRA.

Ci siete Peccatrici?
Pronte con armi (soprattutto quelle) e bagagli per venire con me ad Atlantic City? Allacciate le cinture, richiudete il tavolino, riportate lo schienale in posizione corretta e preparatevi all’atterraggio che non sarà né dolce né morbido, ma brusco e violento perché vi porto in un Mafia Romance da cardiopalma.
E allora, devochki moy, venite con me e siate pronte per essere colpite al cuore…così come fa Nicolaj Sokolov, Pakhan della Bratva, detto “il Falco di Kurgan” freddo e glaciale come la terra siberiana da cui proviene. Per farsi spazio tra le famiglie mafiose di Atlantic City e trovare il suo posto al sole, rapisce il punto debole di un potentissimo clan rivale: Isabella Calabrese, figlia del capomafia della famiglia italoamericana che domina la città. E mai, mai, mai mettersi contro Anthony Calabrese e, peggio ancora, contro il figlio Vincent, è un avvertimento perché Isabella è il nucleo delle loro vite lì dove non arrivano mitra, pistole e sangue, ma dove puoi mettere in ginocchio la famiglia più influente in circolazione. E Nicolaj lo sa più che bene: è un calcolatore, un fine stratega e non ha alcun tipo di scrupolo. E’ la sua occasione e il russo siberiano ha pianificato ogni cosa.
Isabella è prigioniera, barricata nella sua stanza, ma è uno spirito indomito e coraggioso e, seppur timorosa e inquietata, dà filo da torcere al Falco di Kurgan: dopotutto ha sangue italiano nelle vene, è fedelissima alla sua famiglia e di venir sottomessa non ne ha neanche vagamente l’intenzione. Lo affronta perfino nel gioco perverso della roulette russa e mostra di che pasta è fatta: se Nicolaj crede di vincere questa partita di nervi ha davanti una degna avversaria: una Calabrese non cede e non si piega ma aspetta sia l’altro a farlo. Che la guerra abbia inizio.
Lui è magnetico, attraente all’inverosimile, occhi di ghiaccio privi di luce, ma è pur sempre fatto di carne e ossa e il fascino che esercita Isabella è un richiamo irresistibile: lei, bella e volitiva, femmina e guerriera fino al midollo si scioglie come neve al sole davanti alla magnificenza e alla carica erotica di Nicolaj. Sono potentissimi insieme: preparatevi a vedere la vostra pelle accapponarsi e ad avere languori al basso ventre. Le scene hot sono da brividi e gli ormoni viaggiano come palline dentro al flipper. Garantito.
Ma in questo romanzo c’è una parte ancor più atomica: la storia di Nicolaj, del suo passato, del bambino che non è mai stato, del ragazzo di strada allevato da Mamma Bratva per diventare ciò che è ora: un torturatore sadico e un assassino. E’ toccante ripercorrere i suoi trascorsi e avvertire quanto siano radicati e profondi nel suo presente e li rivive quotidianamente nei suoi incubi. E’ un uomo granitico ma spaventato a morte davanti a sentimenti nuovi che non conosce. Meraviglioso Kolja, vi gettereste nel fuoco per lui.
Isabella è la fusione tra la bella, viziata e combattente figlia adorata della famiglia Calabrese e una donna capace di una dolcezza e comprensione inimmaginabili: lei non lo sfida, lei è proprio così, tira fuori gli artigli quando deve e li ritrae quando non è necessario. Si piega, ma non si spezza questa tigritsa.

Ya umru za tebya” pronunciò con voce roca. Mi prese il viso tra le mani. La sua espressione era grave e intensa, i suoi occhi lucidi profondi. “Morirei per te” ripeté, sfiorandomi le labbra con un bacio delicato. Era così bello sentirgli pronunciare quelle parole. Il “ti amo” era sopravvalutato. L’uomo possiede una cosa sola: la propria vita.” (tratto dalla novella Izabella)

NICOLAJ è uscito nel 2017 ma lo voglio prepotentemente far conoscere perché non è un libro che si legge con piacere, è un libro da sbranare a morsi e lasciare unghiate tra le sue pagine: definirlo “coinvolgente” non rende affatto l’idea. Le parole volano fuori e prendono vita e sostanza, vi si materializzeranno davanti agli occhi perché hanno suoni, colori, odori; lasciatevi travolgere e alzate le mani.
Bravissima Kristen Kyle ad utilizzare molti vocaboli russi inseriti al posto giusto e nel momento giusto, sembra un vezzo, invece hanno senso quando le usa Nicolaj (vi sembrerà quasi di sentirne la voce e la pronuncia): è ben scritto, preciso, cadenzato, davvero non riesco a trovarci neanche le virgole sbagliate.
L’ho letto credo 3 volte e lo rileggerei per altrettante: non resistere a NICOLAJ, o se volete provarci fatelo, vi verrò comunque a raccogliere ad una ad una col cucchiaino.
Solo 2 postille d’obbligo: a NICOLAJ segue la novella “IZABELLA” e il secondo libro della serie “Men of honor” dedicato al fratello: VINCENT.
Un appello accorato a Kristen Kyle: quando scriverai di Vasilij (il braccio destro, il Brat moy di Nicolaj)?
Ah già, devo votare le piume…ma secondo voi??? Moira

5 PIUME!

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