Ciao Peccatrici Librose del mio cuore, oggi ho deciso di rispolverare questa vecchia recensione, uno dei miei primi amori Dark-mafia per farla diventare doppia, (la mia rimane quella di allora con l’aggiunta della nuova di Moira) con la speranza di portare chi non lo avesse ancora letto ad incuriosirsi.

Le mie mani sono sporche del sangue dei miei nemici.
Ho lottato per essere libero.
Ho combattuto per conquistare il mio posto nel mondo.
L’ambizione e il successo hanno sempre placato il mio desiderio di riscatto.
Ma non i miei incubi.
Ora finalmente sono sul punto di raggiungere tutti i miei obiettivi e dimenticare il passato. Sulla mia strada, però, c’è un ostacolo: Anthony Calabrese.
Il boss della mafia italiana mi ha fatto una proposta che non posso accettare.
La guerra è inevitabile, tuttavia non ho bisogno di un esercito.
Isabella Calabrese sarà la mia arma.
La principessa scoprirà che con i russi non si scherza.
Suo padre dovrà scegliere tra il vivere senza il suo cuore o arrendersi a me.
C’è solo un problema.
Gli occhi di Isabella mi scavano dentro, leggono la mia anima corrotta, si insinuano nella mia mente disturbata.
Riuscirò a piegarla prima che lei distrugga me?
***Attenzione***
Il romanzo contiene scene di sesso esplicite e tratta contenuti delicati. Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
Men of Honor è una serie di romanzi AUTOCONCLUSIVI.

Con questo concludo, spero di avere a vostra opinione.
Ciao mie care Peccatrici Librose alla prossima recensione.

A CURA DI MOIRA.
Ci siete Peccatrici?
Pronte con armi (soprattutto quelle) e bagagli per venire con me ad Atlantic City? Allacciate le cinture, richiudete il tavolino, riportate lo schienale in posizione corretta e preparatevi all’atterraggio che non sarà né dolce né morbido, ma brusco e violento perché vi porto in un Mafia Romance da cardiopalma.
E allora, devochki moy, venite con me e siate pronte per essere colpite al cuore…così come fa Nicolaj Sokolov, Pakhan della Bratva, detto “il Falco di Kurgan” freddo e glaciale come la terra siberiana da cui proviene. Per farsi spazio tra le famiglie mafiose di Atlantic City e trovare il suo posto al sole, rapisce il punto debole di un potentissimo clan rivale: Isabella Calabrese, figlia del capomafia della famiglia italoamericana che domina la città. E mai, mai, mai mettersi contro Anthony Calabrese e, peggio ancora, contro il figlio Vincent, è un avvertimento perché Isabella è il nucleo delle loro vite lì dove non arrivano mitra, pistole e sangue, ma dove puoi mettere in ginocchio la famiglia più influente in circolazione. E Nicolaj lo sa più che bene: è un calcolatore, un fine stratega e non ha alcun tipo di scrupolo. E’ la sua occasione e il russo siberiano ha pianificato ogni cosa.
Isabella è prigioniera, barricata nella sua stanza, ma è uno spirito indomito e coraggioso e, seppur timorosa e inquietata, dà filo da torcere al Falco di Kurgan: dopotutto ha sangue italiano nelle vene, è fedelissima alla sua famiglia e di venir sottomessa non ne ha neanche vagamente l’intenzione. Lo affronta perfino nel gioco perverso della roulette russa e mostra di che pasta è fatta: se Nicolaj crede di vincere questa partita di nervi ha davanti una degna avversaria: una Calabrese non cede e non si piega ma aspetta sia l’altro a farlo. Che la guerra abbia inizio.
Lui è magnetico, attraente all’inverosimile, occhi di ghiaccio privi di luce, ma è pur sempre fatto di carne e ossa e il fascino che esercita Isabella è un richiamo irresistibile: lei, bella e volitiva, femmina e guerriera fino al midollo si scioglie come neve al sole davanti alla magnificenza e alla carica erotica di Nicolaj. Sono potentissimi insieme: preparatevi a vedere la vostra pelle accapponarsi e ad avere languori al basso ventre. Le scene hot sono da brividi e gli ormoni viaggiano come palline dentro al flipper. Garantito.
Ma in questo romanzo c’è una parte ancor più atomica: la storia di Nicolaj, del suo passato, del bambino che non è mai stato, del ragazzo di strada allevato da Mamma Bratva per diventare ciò che è ora: un torturatore sadico e un assassino. E’ toccante ripercorrere i suoi trascorsi e avvertire quanto siano radicati e profondi nel suo presente e li rivive quotidianamente nei suoi incubi. E’ un uomo granitico ma spaventato a morte davanti a sentimenti nuovi che non conosce. Meraviglioso Kolja, vi gettereste nel fuoco per lui.
Isabella è la fusione tra la bella, viziata e combattente figlia adorata della famiglia Calabrese e una donna capace di una dolcezza e comprensione inimmaginabili: lei non lo sfida, lei è proprio così, tira fuori gli artigli quando deve e li ritrae quando non è necessario. Si piega, ma non si spezza questa tigritsa.
“Ya umru za tebya” pronunciò con voce roca. Mi prese il viso tra le mani. La sua espressione era grave e intensa, i suoi occhi lucidi profondi. “Morirei per te” ripeté, sfiorandomi le labbra con un bacio delicato. Era così bello sentirgli pronunciare quelle parole. Il “ti amo” era sopravvalutato. L’uomo possiede una cosa sola: la propria vita.” (tratto dalla novella Izabella)
NICOLAJ è uscito nel 2017 ma lo voglio prepotentemente far conoscere perché non è un libro che si legge con piacere, è un libro da sbranare a morsi e lasciare unghiate tra le sue pagine: definirlo “coinvolgente” non rende affatto l’idea. Le parole volano fuori e prendono vita e sostanza, vi si materializzeranno davanti agli occhi perché hanno suoni, colori, odori; lasciatevi travolgere e alzate le mani.
Bravissima Kristen Kyle ad utilizzare molti vocaboli russi inseriti al posto giusto e nel momento giusto, sembra un vezzo, invece hanno senso quando le usa Nicolaj (vi sembrerà quasi di sentirne la voce e la pronuncia): è ben scritto, preciso, cadenzato, davvero non riesco a trovarci neanche le virgole sbagliate.
L’ho letto credo 3 volte e lo rileggerei per altrettante: non resistere a NICOLAJ, o se volete provarci fatelo, vi verrò comunque a raccogliere ad una ad una col cucchiaino.
Solo 2 postille d’obbligo: a NICOLAJ segue la novella “IZABELLA” e il secondo libro della serie “Men of honor” dedicato al fratello: VINCENT.
Un appello accorato a Kristen Kyle: quando scriverai di Vasilij (il braccio destro, il Brat moy di Nicolaj)?
Ah già, devo votare le piume…ma secondo voi??? Moira
5 PIUME!