
Torna con una nuova recensione FLY….

Buongiorno Peccatrici,
l’autrice Adriana Romanò ci porta nella vita di Mafalda Floreani nel libro “DISTURBATI ANONIMI” la quale vive con il disturbo ossessivo compulsivo, detto in breve DOC. Ammetto che non mi ero mai soffermata troppo a pensare a come realmente potesse essere vivere sopraffatti ogni giorno da ansie, paure, capendo che sono nella propria testa ma non riuscendo a combatterle. Ogni passo è scandito da rituali che hanno un’importanza spaventosa, uso questo termine proprio perché fa paura sia per chi vive in prima persona questo disturbo, sia per chi vi è accanto, mentre per chi è all’esterno è facile giudicare e fare battute sarcastiche ed offensive.
Mafy è una ragazza con grandi qualità ma che la sua assoluta bassa autostima denigra costantemente, nel suo lavoro è precisa, determinata, leale e questo ha fatto sì che avesse un posto di rilievo nell’azienda per cui lavora.
Il suo aspetto non è da modella con i suoi capelli rossi, gli occhi gialli e completamente coperta di lentiggini, ma ha un ragazzo, Fabrizio, che l’ha scelta e questo è un enorme vanto, anche se crede sempre di essere stata la sua seconda scelta. Nello stesso team c’è Nicola, un ragazzo bellissimo, sicuro di sé, che odia Mafalda con tutto sé stesso, si sente defraudato, il ruolo che ricopre lo ‘sgorbio’ spettava a lui. Cosa ci avrà visto la boss in questa creatura inutile e goffa, tanto carina con tutti ma che a lui riserva frecciatine acide al vetriolo?
Un viaggio a Roma cambierà gli equilibri e i segreti celati verranno alla luce, ma sarà sufficiente per spingere Mafalda a scelte estreme, facendole rivalutare sé stessa e spingerla a confrontarsi con le sue paure?
E Nicola sarà in grado di guardare oltre le apparenze e fare quel passo in più per affidare il proprio cuore? Lui dovrà imparare cosa significhi volere il bene dell’altro anche a costo di lasciarlo andare.
Mafalda mi ha conquistato: una ragazza con una forza pazzesca, che proverà a cambiare la sua vita nonostante gli altri, perché decide che lei è più importante delle sue paure.
Peccatrici, questo percorso a ostacoli perché non vi è nulla di semplice <Questo romanzo vuole abbracciare anche quelle anime che convivono con il mio stesso fardello quotidiano, che ne siano consapevoli o meno. Troppe volte il disturbo che non si vede viene giudicato un non-disturbo. Eppure è come una corazza che ogni giorno ci appesantisce, impedendoci di vivere serenamente la nostra vita.
Un ostacolo silenzioso, un sassolino nella scarpa, che a volte vince, e ci sovrasta.>, questo scrive Adriana e credo che solo per questo il libro valga ogni momento speso nel leggerlo, perché arricchisce ed insegna in maniera leggera e ironica proprio come piace a me.
Quindi Peccatrici vi auguro buon viaggio ❤️
La vostra Fly

Trama
Ciò che impedisce a Mafalda di essere felice non è la mancanza di un uomo, né il desiderio di ricchezza o di bellezza. Il tarlo più grande della ragazza è il suo disturbo ossessivo compulsivo, che la rende incredibilmente fragile e paurosa del mondo. Una sera, quando esce dall’incontro mensile degli Ossessivi Anonimi – l’unico posto dove può parlare del suo DOC a cuore aperto – si ritrova di fronte il “perfido Nicola”, un bellissimo quanto odioso collega di lavoro che non fa che metterle i bastoni tra le ruote, tentando di sminuirla costantemente in ufficio. Nick l’ha seguita e, quando Mafalda ne scopre il motivo, capisce che la guerra con il perfido Nicola è appena cominciata.
Dal libro
«Buon Natale, sgorbio lentigginoso!»
«Va’ al diavolo, Nick.»
Nicola la osservò uscire, sollevando un sopracciglio. Una gnoma dai capelli rossi e gli occhi gialli, completamente coperta di lentiggini. Uno scorfano ipocondriaco e insopportabile. Mafalda, come si poteva evincere, gli era caldamente antipatica, e per delle ottime ragioni.