*** FRANCY ***
Buongiorno, desertiche peccatrici!
Oggi la Shakespeare, The Broken Throne series ci porta tra le strade assolate di Alessandria con Antony di Niky Scarlett.
Due protagonisti simili nel carattere, che combattono un’intera vita per emergere e affermarsi. Uno agli occhi della società, l’altro agli occhi della propria famiglia che invece lo ritiene un mero mezzo per ottenere di più.
Un uomo e una donna che si detestano, chiusi nel pregiudizio, e che gioco forza si ritrovano a dover lavorare alla stessa causa e scoprendo, appunto, la loro somiglianza giorno per giorno.
Ho letto e apprezzato la penna di Niky Scarlett, che non conoscevo, e che ha tirato fuori dall’intreccio di una tragedia, una storia molto bella, piena di spunti di riflessione. Ha donato al lettore lo spaccato di un mondo vicino a noi, ma allo stesso tempo distante, dove i problemi delle donne vanno oltre il ruolo che ricoprono, e si fondono con la società stessa.
Una realtà in cui Antony non sa muoversi, ma si riconosce. Nonostante sia nato e cresciuto a Londra, ha dovuto accettare eventi arcaici, relegati al passato, per il bene della famiglia.
E allora come si impara a non essere tenuti in gabbia da noi stessi?
Con coraggio. Quello che non manca a Cleopatra che ci viene presentata, sì come una bellezza esotica, ma anche come una donna piena di valore e conoscenza. Capace di ribaltare le sorti della propria vita con il solo lavoro duro.
Torniamo alla Scarlett. Grazie a lei ho percepito i profumi e l’afa di una città sempre in movimento, che brulica di vita e si mescola all’antico con naturalezza, leggendo pagina dopo pagina senza rendermene conto e senza mai sentirne il peso. La storia scivola come l’acqua, senza intoppi o incongruenze. Un romance di quelli che si leggono bene, piacevoli.
Forza, peccatrici, salite tra le gobbe del cammello (o era il dromedario ad averne più di una?
) e insieme a me e Debby venite ad Alessandria.

Vi resterà sicuramente un bel ricordo…
Un bacio,
Francy
*** DEBBY ***
Mie Peccatrici,
eccomi nuovamente con Francy ad affrontare un lungo e arduo viaggio verso l’Egitto, attraverso “ANTONY” di Niky Scarlett dove rivivremo la tragedia di Antonio e Cleopatra di Shakespeare.
Un retelling in chiave moderna dove le guerre per il potere ed il dominio non hanno tempo, sono sempre di moda e sempre lo saranno.
Qui incontreremo l’immane bellezza di Cleopatra e il suo potere ammaliante che tanto l’ha resa famosa, e Antony che, come altri prima di lui, ne rimane vittima.
Ma Cleopatra non è solo questo: lei è forza, coraggio, determinazione e intelligenza. Peccato che nessuno se ne accorga, offuscati tutti dal suo fascino. Per lei la bellezza è una condanna che la fa lavorare e sgomitare il doppio per essere presa in considerazione, che la fa diventare facilmente vittima delle malelingue.
Solo Antony riesce ad andare oltre e a innamorarsi della sua essenza, un amore che prende entrambi all’improvviso e che li rende facilmente manipolabili da chi vuole manovrare a suo piacimento le pedine sulla scacchiera: Sir Lear.
Una trama avvincente e dalla scrittura talmente scorrevole che non mi accorgevo delle pagine lette. Mi sono lasciata trasportare fra le vie di Alessandria e mi sono lasciata ammaliare dai profumi che impermeavano l’aria e i sensi.
Ma più di tutto, quello che mi è piaciuto è il messaggio, perché questo non è solo un retelling, è un inno a Cleopatra, famosa per la sua bellezza ma anche come grande stratega; è la celebrazione della donna che in quanto tale, è abituata a subire e a lavorare sodo per avere un minimo di riconoscimento, è una denuncia agli abusi che subiscono dai quali non è facile riemergere, è un non fermarsi alle apparenze, un’ode all’amore che ha la forza di sconfiggere ogni sopruso e di ergersi al di sopra di tutto e tutti.
L’unica pecca che ho trovato sono i nomi impronunciabili, le autrici hanno voluto mantenere quelli originali dell’opera, e io non ce l’ho con loro, per carità, ma con quei genitori che all’epoca li hanno dati ai propri figli
E poi quanto è malvagio Sir Lear? Quale delle 4 è la mente contorta che gli ha dato vita?
Ogni volta non vedo l’ora di arrivare alla fine per assaporare la sua disfatta: arriverà prima o poi la sua caduta?
Vi lascio con questo dubbio amletico intanto che vi riempite gli occhi dei colori dell’Egitto, io ho una Jeep che mi aspetta per portarmi verso una nuova avventura, Francy salta su che ti dò un passaggio.
Alla prossima lettura
DebbyRingraziamo l’autrice per le copie gentilmente concesse
eccomi nuovamente con Francy ad affrontare un lungo e arduo viaggio verso l’Egitto, attraverso “ANTONY” di Niky Scarlett dove rivivremo la tragedia di Antonio e Cleopatra di Shakespeare.
Un retelling in chiave moderna dove le guerre per il potere ed il dominio non hanno tempo, sono sempre di moda e sempre lo saranno.
Qui incontreremo l’immane bellezza di Cleopatra e il suo potere ammaliante che tanto l’ha resa famosa, e Antony che, come altri prima di lui, ne rimane vittima.
Ma Cleopatra non è solo questo: lei è forza, coraggio, determinazione e intelligenza. Peccato che nessuno se ne accorga, offuscati tutti dal suo fascino. Per lei la bellezza è una condanna che la fa lavorare e sgomitare il doppio per essere presa in considerazione, che la fa diventare facilmente vittima delle malelingue.
Solo Antony riesce ad andare oltre e a innamorarsi della sua essenza, un amore che prende entrambi all’improvviso e che li rende facilmente manipolabili da chi vuole manovrare a suo piacimento le pedine sulla scacchiera: Sir Lear.
Una trama avvincente e dalla scrittura talmente scorrevole che non mi accorgevo delle pagine lette. Mi sono lasciata trasportare fra le vie di Alessandria e mi sono lasciata ammaliare dai profumi che impermeavano l’aria e i sensi.
Ma più di tutto, quello che mi è piaciuto è il messaggio, perché questo non è solo un retelling, è un inno a Cleopatra, famosa per la sua bellezza ma anche come grande stratega; è la celebrazione della donna che in quanto tale, è abituata a subire e a lavorare sodo per avere un minimo di riconoscimento, è una denuncia agli abusi che subiscono dai quali non è facile riemergere, è un non fermarsi alle apparenze, un’ode all’amore che ha la forza di sconfiggere ogni sopruso e di ergersi al di sopra di tutto e tutti.
L’unica pecca che ho trovato sono i nomi impronunciabili, le autrici hanno voluto mantenere quelli originali dell’opera, e io non ce l’ho con loro, per carità, ma con quei genitori che all’epoca li hanno dati ai propri figli

E poi quanto è malvagio Sir Lear? Quale delle 4 è la mente contorta che gli ha dato vita?
Ogni volta non vedo l’ora di arrivare alla fine per assaporare la sua disfatta: arriverà prima o poi la sua caduta?
Vi lascio con questo dubbio amletico intanto che vi riempite gli occhi dei colori dell’Egitto, io ho una Jeep che mi aspetta per portarmi verso una nuova avventura, Francy salta su che ti dò un passaggio.
Alla prossima lettura

DebbyRingraziamo l’autrice per le copie gentilmente concesse
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