Ed eccomi di nuovo qui, mie splendide Peccatrici, nel “Rinaverse” da cui non riesco più ad uscire, badate non sono qui contro la mia volontà e sotto nessuna costrizione, io qui ci voglio proprio rimanere!
Ci troviamo ancora in questo studio di avvocati contorti, e lo sappiamo tutti che quanto più contorti sono più ci piacciono , la Weaver & Shaw, con il terzo volume della serie Empire, per la precisione “EMPIRE OF HATE” di Rina Kent, un libro in cui si respira odio, come già annunciato dal titolo.
Un odio intriso di qualcos’altro, non è totalmente nero ma ha delle venature rosse che lo attraversano, pronte a gonfiarsi e ad esplodere, provocando un’emorragia che inevitabilmente coprirà tutto del suo colore cremisi.
Odio che Nicole ha provato sin da bambina per Daniel, la sua ossessione malsana, perché questo è per lei: un’ossessione. Si spiano e si osservano a vicenda, senza mai superare il confine dell’intolleranza reciproca.
Nicole è un’ape regina abituata a guardare tutti dall’alto in basso che dell’odio e della malvagità ha fatto il suo scudo e la sua maschera, tanto da non capire quando fermarsi e perdendo sé stessa in questi giochi d’arroganza. La regina cade, malamente, ma invece di disperare ritrova la sua libertà e vola lontano per cercare nuovi prati e nuovi fiori dove adagiarsi.
Daniel, invece, è abituato ad essere solare e amichevole con tutti, tranne che con lei, l’unica a vederlo davvero, l’unica alla quale riserva il peggio di sé, l’unica ad essergli rimasta marchiata nel cuore, l’unica con la quale è finito tutto prima ancora di cominciare.
Dopo 10 anni le loro strade si incrociano nuovamente e non sarà per niente idilliaco né tantomeno facile per entrambi, perché loro sono masochisti e più la presenza dell’altro fa male più la cercano, in una battaglia all’ultimo respiro e all’ultima lacrima.
Tutto quest’odio che covano uno per l’altra è davvero odio?
Anche in questo capitolo Rina è riuscita ad ammaliarmi con questi controversi personaggi, che agiscono sempre al contrario di quello che vorrebbero in una sfida a chi soffre di più senza darlo a vedere.
Daniel è il più ca@@one del gruppo, ma con lei si trasforma o forse è proprio con lei che riesce ad essere sé stesso e quella che indossa in pubblico è una maschera. Come Nicole che è una leonessa ma con lui diventa debole e bisognosa di protezione.
Come sempre la penna della Kent ha quel potere di trascinarmi nella storia e di coinvolgermi fino alla fine ed ora non vedo l’ora di affrontare l’ultimo dei 4: Kingsley, sicuramente il più str@nz@ di tutti.
Mettetevi comode e nell’attesa mangiatevi un bel lecca lecca alla pesca, una nuova avventura ricca di emozioni ci aspetta
Alla prossima lettura
Debby
Ringrazio la CE per la copia gentilmente concessa