Benvenute Ladies Peccatrici,
quanto vi piacciono le avventure indietro nel tempo? A me tantissimo, specie se sono scritte bene e ancor di più se sono originali.
Quindi ringrazio la Mondadori per avermi dato l’onore e l’opportunità di leggere questo libro in anteprima.
In “EREDITARE GUAI” di Suzanne Enoch che fa parte della collana “Classic”, la trama è davvero tanto originale e adatta alle dinamiche del tempo, per me è stata una piacevolissima compagnia che mi ha tenuta per tutto il tempo con un sorriso stampato sulle labbra.
Emmeline è cresciuta a Winnover Hall, una tenuta che appartiene al nonno, il duca di Ramsey, ma che si tramanda da generazioni al primo nipote che si sposa e lei non intende abbandonarla, vi è troppo affezionata; decide quindi di sposare quanto prima il suo amico William e di battere tutti sul tempo. Lui accetta più che volentieri questa unione, sicuro che con lei al suo fianco riuscirà ad arrivare in cima ai suoi obiettivi, non c’entra il fatto che ne sia innamorato da sempre.
Dopo otto anni di matrimonio, però, ricevono l’invito da parte del nonno per festeggiare i suoi 70 anni insieme a tutta l’innumerevole prole di figli, nipoti e pronipoti sparsi per tutta l’Inghilterra, compresi i suoi di figli.
Peccato che Emmie di figli non ne abbia, nonostante i numerosi tentativi non andati a buon fine, e che una delle clausole per mantenere la tenuta sia proprio il possesso di discendenti.
Così all’improvviso, William scopre di essere padre di due bimbi di 7 e 5 anni. Eh sì, perché la furba Emmie nella sua corrispondenza con gli altri membri della famiglia nel corso degli anni, ha largamente parlato dei suoi figli immaginari. Ma si sa, prima o poi le bugie ti si ritorcono contro e ora ha bisogno di due bambini in carne ed ossa da presentare al nonno per non perdere la tanto amata casa.
Comincia così per loro la ricerca di questi fantomatici bambini che somiglino alle sue accurate descrizioni e nel momento in cui li trovano, vanno educati e preparati all’evento che si terrà fra solo 8 settimane.
Riusciranno nell’impresa e a rimanere a Winnover Hall?
Devo dire che quando leggo di quest’epoca sono abituata ad immergermi in balli, pizzi e merletti, la stagione, il ton e quant’altro: questa è stata una lettura inaspettata che mi ha piacevolmente colpita sia per la vicenda che per i personaggi. L’autrice ha creato una trama originale con situazioni a volte esilaranti, ma tanto veritiere. I protagonisti sono entrambi attaccati alla loro posizione e ai loro averi, ma basta un niente per aprire gli occhi e notare quello che gli è mancato per essere davvero felici: la spontaneità, la complicità e soprattutto l’amore.
D’altro canto, i due piccoli coprotagonisti hanno la complicità, il loro amore reciproco, il senso di protezione che li accompagna, ma sono carichi di diffidenza verso il prossimo. Due mondi opposti che andranno a collidere creando un’armonia perfetta, starà solo a loro capirlo.
E poi abbiamo la servitù che rappresenta una sorta di famiglia coesa per il raggiungimento di un obiettivo comune, ognuno di loro ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo della trama.
Ho amato tutti i personaggi, principali e secondari, ognuno con le proprie caratteristiche, ma con i più piccoli l’autrice è stata eccelsa, dando loro connotazioni adatte alla loro età, ma anche alla loro precaria condizione originale.
La terza persona usata in questo tipo di racconti serve proprio a dare una visuale più ampia per capire tutte le dinamiche e rendere tutti partecipi allo sviluppo della storia.
Se siete amanti o meno degli historical romance, vi consiglio vivamente questo libro che saprà coinvolgervi, vi divertirà e perché no vi commuoverà pure.
Vi lascio alla ricerca dei tesori nascosti in questa enorme tenuta, io salgo a bordo di questa carrozza che è pronta a portarmi verso un’altra avventura a caccia di emozioni.
Alla prossima lettura
Debby
Ringrazio la CE per la copia gentilmente concessa