“BRAINWASHED” Alabaster Penitentiary #3 di Nyla K.

7 Mag, 2025

Recensione di

Ben ritrovate Peccatrici,

finalmente – è proprio il caso di dirlo – ho letto il III° volume della “Alabaster Penitentiary Series” di Nyla K., edito in Italia da Virgibooks e uscito ad agosto 2024: detenute, vi presento “BRAINWASHED” e faticherò non poco a restare lucida e sana di mente, io vi avverto. Qui andremo ben oltre un dark romance con i dovuti crismi e scavalcheremo i confini della fantasia autoriale per finire direttamente in prima pagina nella cronaca nera.

La mia follia matura e consapevole viaggia di pari passo con quella della scrittrice e dei suoi protagonisti che agognavo fin da “Distorted”: detenuto n. 89 di alto profilo, pluriomicida con 37 vittime nel carnet, Felix Darcey è uno dei più efferati serial killers degli Stati Uniti, capace di far concorrenza a un Ted Bundy, Ed Gein, Jeffrey Dahmer, Richard Ramirez e via discorrendo.

E per la sua giovane età, ha un “curriculum” di tutto rispetto. Ciò che lo ha reso insospettabile, invisibile, inafferrabile è il suo aspetto e la sua meticolosità, ma anche Bundy nascondeva la sua vera faccia dietro un bel viso e i modi garbati, rivelando poi un grado di depravazione e violenza inimmaginabili. Bè, l’Incisore non è stato da meno.

Tracciarne una profilazione non ha dato grandi frutti, tentare ogni forma di sperimentazione si è rivelata inutile e allora il Direttore dell’Alabaster gioca un’ultima carta: convocare sull’isola uno dei massimi esperti in materia di psichiatria comportamentale di questi soggetti deviati e malati, uno dai metodi poco ortodossi, ma a quanto pare efficaci.

Il dottor Lemuel Love (si, avete capito bene, “Love”) e i suoi dreadlocks si misureranno con l’indecifrabilità di una mente macabra ma arguta, e non è certo alla ricerca di tare genealogiche, di traumi infantili tali da giustificarne i gesti; lui non mira a scovare attenuanti, barlumi di redenzione o pentimenti, quelle non vanno neanche prese in considerazione perché il Mostro è incapace di provarne. Ciò di cui il Dottore ha bisogno in maniera ossessiva, è trovare le molle giuste per spogliarlo fino alle viscere: ne è in grado e lo può fare, anche se il menticidio può portare alla dissoluzione della volontà e può rivelarsi una lama a doppio taglio.

“BRAINWASHED” in 542 pagine, racchiude un mondo che mi è “familiare” e di cui ne subisco la fascinazione oscura – proprio come Lemuel – ma non sono qui per fare ammenda o vergognarmene, tutt’altro: è un libro esplorativo che va accettato in tutte le sue contorsioni mentali, in tutte quelle deviazioni psicotiche e immorali da risultare inconcepibili e alienanti. Ma tant’è.

Questo non è solo un Romance male to male che scandaglia la relazione scorretta e degenere tra medico e paziente con un world building solidissimo e superbo alle spalle, non si tratta solo di plasmare un dark disturbante o impressionabile o di votarsi a contenuti sporchi sotto il profilo sessuale; l’autrice prende una rotta talmente centrata e direzionale da far paura per come imposta due personalità così intricate, iconoclastiche e incuranti di ogni forma etica e morale. Lascia che i loro corpi, le pulsioni fisiche e cerebrali parlino per loro e dà libero sfogo anche all’espansione di sentimenti che si nutrono voracemente senza chiederne il permesso.

La trama stessa si permea e si abbevera di riferimenti idonei, azzeccati che si agganciano perfettamente alla narrazione e danno ancora più spinta all’intera struttura: poche volte ho trovato in un libro delle citazioni così calzanti e ispirative da accendermi in questo modo. Vi ricordo che non a tutte potranno piacere e non a tutte “BRAINWASHED” darà le fibrillazioni che ho provato io, ma purtroppo – o per fortuna – ero immersa in un mood a me congeniale. Che ci volete fare.

“Il mondo ha bisogno di persone come noi. Del male per bilanciare il bene. Dei mostri sotto i letti, della paura. La paura è importante, dopotutto. Ci ricorda che siamo vivi.”

Peccatrici, non sprecate questa lettura per dimostrarvi impavide o mettere alla prova la vostra sensibilità: “BRAINWASHED” è un lavaggio del cervello complesso, lasciate in pace il vostro se non lo ritenete adatto a voi.

Io vi aspetto la prossima volta. Buona lettura.

Moira

Recensione di

Scheda Tecnica

Titolo: BRAINWASHED
Autrice/Autore: NYLA K.
Data di Uscita: 30/08/2024
Autoconclusivo
Serie/Collana: ALABASTER PENITENTIARY
Numero/Volume: 3
Genere: Dark Romance, MM
Formato: cartaceo, ebook
Numero di pagine: 542

Trama

Mostro.

E così che mi chiamano.

Chiudete le porte, tenetevi stretti i vostri cari. L’Incisore è a piede libero.

A parte che non lo sono. Sono stato arrestato.

I giorni in cui lasciavo la mia depravazione interiore a briglia sciolta sono finiti. Sono stato spedito in prigione per sempre, una specie di celebrità in quest’inferno oscuro e malsano che chiamano Alabaster Penitentiary.

L’unica cosa che mi resta da offrire al mondo è la mia storia e, sfortunatamente per me, il Direttore ha tutto il resto della mia vita per cavarmela fuori.

Non sono particolarmente entusiasta di essere punzecchiato e infastidito, sottoposto a continui test ed esami. Finché non mandano lui…

Il nuovo dottore è qui per studiare me e i miei crimini. E sto cominciando a pensare che potremmo non essere poi così diversi come sembra. Brama la conoscenza proprio come io bramo il sangue delle mie vittime. Nonostante la sua indole robotica, c'è qualcosa in lui… Qualcosa che voglio.

Ma dovrò stare attento a non soffocarlo a morte.

Dopotutto… è un po’ la mia peculiarità.

** Brainwashed è il terzo volume della serie “Alabaster Penitentiary” di Nyla K. Si tratta di un
dark MM doctor-patient romance che contiene elementi potenzialmente molto disturbanti. Si
invita a leggere le avvertenze a inizio libro prima di addentrarsi nella lettura, riservata comunque
a un pubblico adulto, maturo e consapevole. Sebbene segua le vicende di una coppia a sé
stante, si consiglia caldamente di cominciare dai primi volumi della serie – Distorted e Joyless –
per evitare significativi spoiler.**