Bentrovate mie adorate Peccatrici,
oggi torno a Pearl dove avevo lasciato Killian e Jewel freschi novelli sposi, protagonisti di “Our fake wedding”, per conoscere più da vicino un personaggio che mi aveva intrigato parecchio e del quale non vedevo l’ora di scoprirne di più: Rude, migliore amico di Killian. Con “OUR SECRET KISS” Carmen Bruni ci racconta la sua storia e quella di Angel, che secondo voi chi può essere? Ma la sorellina di Killian ovviamente .
Ed eccoci pronte al “vorrei ma non posso”!
Lui è un meccanico geniale ma che non usa il suo dono come dovrebbe, è fermo lì in quel paese e non ha intenzione di spostarsi, se solo lo facesse avrebbe grandi occasioni lavorative da poter sfruttare, ma ha qualcosa che lo frena e lo blocca in una situazione di stallo.
Ha visto crescere Angel e quel senso di tenerezza e protezione che sentiva nei suoi confronti, piano piano è diventato altro, ma cerca di tenersene alla larga il più possibile.
Lei invece è innamorata da sempre di lui, presenza fissa con suo fratello, unica famiglia che ha.
È cresciuta con quel senso di abbandono e una paura tremenda della solitudine che non la lasciano tranquilla, è insicura persino della sua passione che vive come un segreto, nessuno conosce davvero Angel e il suo animo tormentato.
Ma basta che Killian si allontani per un periodo più lungo che loro cominciano a passare più tempo insieme, ciò che provano entrambi, nonostante cerchino di nasconderlo, alla fine esplode prepotente.
Filerà tutto liscio o ci saranno delle conseguenze? E saranno disposti ad affrontarle?
Una lettura piacevole che si legge velocemente, la scrittura della Bruni è fluida e diretta tanto da non accorgerti del numero di pagine lette.
Purtroppo ho trovato il finale troppo sbrigativo, lo avrei preferito un po’ più corposo e il personaggio di Rude mi è sembrato un po’ spento rispetto a come mi appariva nel primo capitolo di questa serie.
Angel, invece, mi ha conquistata con le sue fragilità, con quel suo bisogno di essere vista e capita, la sua dipendenza dall’amore degli altri, col suo modo di fare allegro e falso per la necessità di nascondere.
Tutto sommato è una bella storia anche se non mi ha pienamente convinta. Ma, come ci tengo sempre a precisare, è una mia opinione personale che sicuramente discosta da tante altre che la pensano diversamente.
Non mi resta che correre verso un’altra avventura a caccia di emozioni.
Alla prossima lettura
Debby
Ringrazio l’autrice per la collaborazione