Buongiorno Peccatrici,
Eva Milani con il suo primo romanzo MM, ambientato nella Corea del sud: “I Fiori Che Calpesti” edito dalla Hope Edizioni LGBT+, ci porta in una storia molto complicata.
Parliamo di un paese diviso e per quanto i nostri protagonisti sono nella parte più “libera”, in realtà sono soggetti a doveri, opinioni, decisioni del capofamiglia, dovute anche all’estrazione sociale.
Ed è incredibile come questa storia si muova danzando: si perché la danza sarà la protagonista principale di questo racconto, colei che unisce, divide, ma mai inganna , come le fotografie fatte in bianco e nero che catturano i reali istanti ai nostri occhi, molte volte ciechi.
Abbiamo 3 giovani vite che si scopriranno e nel tempo della adolescenza, si plasmeranno.
Dae-jung e Ye- rin sono amici da sempre, appartengono allo stesso ceto sociale, complici e per le loro famiglie pre-destinati al matrimonio una volta adulti.
Dae-jung sogna di diventare un primo ballerino dell’American Ballet Theater.
Ye-rin nel suo futuro vede la macchina fotografica, catturare il momento, la verità che solo attraverso l’obiettivo si può vedere.
Entrambi sanno che le loro famiglie gli stanno concedendo del tempo prima che entrino ufficialmente in ciò che i loro doveri implicano.
Cheol-moo è un ragazzo malnutrito, in fuga dal passato, che nella solitudine trova pace: ha paura del buio e non fa avvicinare nessuno fino al giorno in cui, per combinazione, entra Dae-jung nella sua vita, portando la curiosità nel suo animo e così man mano scopre cosa sia la danza.
Istintivamente ne copia i movimenti e si scopre un talento naturale: a Cheol-moo non interessa essere famoso, vuole solo sentire la pace che la danza ha il potere di offrirgli.
Non vi racconterò nulla di più di questa storia, che è carica di poesia ma anche di dolore.
È un percorso che si svolge negli anni, dove le crescite personali hanno portato allontanamenti, ma dove il cuore è più forte della mente.
Nulla può fermare quel legame creato negli anni della formazione.
Nemmeno l’odio, il risentimento possono frenare quel sentimento così profondo.
Ma siamo in un paese asiatico, dove i condizionamenti sono devastanti e spezzano equilibri.
Riusciranno i nostri protagonisti a vincere su preconcetti, obblighi famigliari, sensi di colpa?
Solo leggendo il libro capirete quale percorso l’autrice ha fatto e fino alla fine non ci svela se avranno il coraggio di vivere la loro vita o seguiranno uno spazio sicuro.
Ammetto che nonostante la storia mi sia piaciuta, avrei preferito fosse più “snella” diciamo così.
Troppi “tecnicismi” che avrei alleggerito, ma è una semplice mia opinione: la scrittura di Eva Milani è molto curata e sicuramente si nota l’enorme lavoro svolto per preparare il libro.
Peccatrici, preparate le scarpette da ballo, ma tranquille, come dice il pensiero di Dae-jung “l’importante non è la perfezione ma l’emozione che la danza ti fa provare.”
Buon viaggio ❤️ carissimə
La vostra Fly