QUESTA È UNA NOVITA’!
MOIRA E ANNALISA DEL BLOG “ALCHIMIA DELLE PAROLE” IN UNA DOPPIA RECENSIONE
*** MOIRA ***
Buongiorno Peccatrici,
piaciuta la sorpresa? Per l’uscita di “STELLE SOLITARIE” che segna il ritorno di Lorella Diamante, non potevo avere una complice diversa da Annalisa, la mia “partner in Diamond” e creare un ponte tra i nostri blog. Entrambe condividiamo la passione per quest’autrice e le sue scelte narrative, quindi la combo ci è sembrata l’idea perfetta. Come questo romanzo.
Quando ho pensato a come poter costruire la mia recensione per farla arrivare in maniera netta e inconfutabile, ho avuto un flash che non ha riflessi logici appartenenti alla storia, ma che mi auguro possiate riuscire a interpretare.
Avete mai sentito parlare di Secretariat? Fu probabilmente il galoppatore più forte del XX secolo (passato alla storia dell’ippica per aver vinto la difficilissima Triple Crown all’età di tre anni) e al di là dei premi e le vittorie, “Big Red” aveva una caratteristica genetica rara: il suo cuore pesava circa 10 kg, due volte e mezzo il peso medio del cuore di un cavallo. Ah, e sul suo manto sauro spiccava una stella bianca sul muso. Così, per dire.
“Durante il Kentucky Derby del 1973, Secretariat partì all’ultimo posto, come al solito. Alla prima curva, si era fatto strada fino al centro del gruppo. Dalla metà della gara al traguardo, è passato dal 7° posto al 1°, vincendo con un margine di 2 lunghezze. Secretariat ha stabilito il record della pista, che resiste ancora oggi. Inoltre, ha corso ogni quarto di miglio più velocemente del precedente, il che significa che stava accelerando durante l’intera gara.”
Cosa c’entra con “STELLE SOLITARIE”? Forse poco o niente, ma è stato un paragone costante mentre ero in lettura: il romanzo ha la stessa cavalcata poderosa, indomita e sbaragliante del purosangue leggendario.
Create una connessione con i protagonisti – così come “Big Red” e Ron Turcotte, il suo fantino o con Eddie “Shorty” Sweat, il suo groom – e permettete che irrompano con le loro identità, fate in modo che vi parlino, tacciano, urlino e scappino. Fateli spogliare e rivestire, nascondersi e rivelarsi, dilaniarsi e smarrirsi, ammantarsi di pece nera come la notte o brillanti d’argento come un mattino di luce. Viveteveli.
Non è ciò che troverete all’interno delle pagine o lo spirito con cui affronterete l’intera storia che mi preme. Se vi scivolerà addosso come un abito da sera, se lo indosserete come un cappotto logoro o se vi si marchierà sulla pelle e nella testa come un legame incancellabile, questo saranno i vostri recettori a deciderlo. Ma alzate quel livello care lettrici, lo potete fare e ne avete diritto: chiedete di più al libro che avete in mano, fategliele sudare e meritare le vostre vere emozioni. Chiedetegli di darvi tutto. Ma siate anche all’altezza di ricambiare con la stessa moneta.
Ogni miglio macinato, ogni zolla di terra sollevata con queste falcate, non sono una sorpresa: Lorella Diamante è abituata ad accelerare quando gli altri vanno al rallentatore. Sulla pista polverosa, non ci va per gareggiare o rivaleggiare, ma per portare tutta la preparazione, la denuncia, la cultura e l’amore per la scrittura. E un amore così grande, è manifestato egregiamente in un romance di altissimo profilo, strutturato in maniera granitica che si allarga in tanti frammenti per poi collassare in una fusione, fino a diventare un nucleo visibile ad occhio nudo. Sollevate lo sguardo e lo vedrete.
Chick Lang, general manager dell’ippodromo di Pimlico (Maryland), disse: “Questo cavallo sembra una Rolls-Royce in mezzo a delle Volkswagen”.
Buona lettura Peccatrici, io ringrazio Annalisa per la partnership e vi do appuntamento alla prossima volta. Moira
*** ANNALISA – ALCHIMIA DELLE PAROLE BLOG ***
Fiducia. Quanti significati e sfaccettature può avere questa parola? Quante diverse declinazioni? Quanto può sembrare semplice fidarsi di un amico, di un familiare, anche di sé stessi quando va tutto bene? Semplice e naturale. Quando, invece, la vita gira nel verso sbagliato, tu ti senti sbagliato, tutto sembra fuori posto o forse sei semplicemente tu a sentirti sbagliato, come puoi credere nella fiducia?
Quando il destino ti pone in situazione di svantaggio, subentra uno scoramento che ti annienta. Nessuna fiducia nasce spontanea perché tu per primo non puoi averla in te stesso e nel tuo futuro. Sembra impossibile trovare nuovi amici che ti tendano una mano, che ti offrano un’occasione di salvezza, che vedano in te qualcosa di più oltre al derelitto che ti senti, che colgano il tuo potenziale e ti spronino a usarlo, ma senza metterti con le spalle al muro, trovare esseri umani che in situazioni in cui l’umanità sembra essere persa, ti trattino da persona.
Etienne è su quel ponte nella notte del quattordici gennaio in balia di ricordi che vorrebbe dimenticare. È nel guardare le acque della Senna così attraenti, e al tempo stesso spaventose, che nota lei. Non ha nome, non ha identità né ricordi. Ha solo un disperato bisogno di qualcuno a cui affidarsi, che abbia fiducia in lei, anche se tutto sembra sbagliato. Etienne non ha fiducia in se stesso, fugge da chi gli tende una mano, non vuole la fiducia di nessuno e ora è a lui che due occhi bisognosi chiedo in silenzio aiuto.
Sono due anime nel momento più basso della loro vita, due persone che stanno attraversando un inferno imposto da un destino vendicativo e bastardo. Hanno vissuto troppo per sperare di trovarsi in un incubo da cui sia possibile svegliarsi. Sanno cosa stanno affrontando, cosa hanno lasciato e cosa hanno perso. Dove la memoria non arriva, sono le sensazioni profonde che guidano le scelte e le decisioni di queste due anime tormentate, diverse, con esperienze e trascorsi differenti, che si rincorrono nel dolore, ma con un presente che sembra così uguale, caratterizzato da solitudine verso tutto il mondo e un legame inspiegabile che li unisce.
Etienne aveva ragione: ero una Stella solitaria… come lo era lui. Dovevamo solo trovare il firmamento in cui risplendere insieme.
Il ritorno di Lorella è arrivato con un romanzo profondo, intimo e mai banale. Ha toccato temi importanti, ha stigmatizzato, senza se e senza ma, comportamenti sbagliati, ha difeso i deboli. Non voglio entrare nel dettaglio perché dovete scoprire pagina dopo pagina il passato dei protagonisti e i perché del loro presente. Trovarvi indecisi su quale sia il vero lieto fine, capire che erano davvero inevitabili. L’autrice non pecca di protagonismo e resta una penna matura e discreta che riesce a tratteggiare i fatti, a entrare nella profondità dei sentimenti e delle loro paure. Li rende veri nelle sue pagine, con tutto il loro bagaglio di problemi e il piccolo lumicino di speranza.
Non smettere mai di sperare, perché puoi trovare la luce anche nella notte più buia della tua vita.
Grazie alla mia “partner in Diamond” per questo gemellaggio tra blog.
L’idea è nata spontanea, come spontaneamente ci siamo ritrovate a essere le vallette Jessica & Jessica (in onore che nostro fiuto infallibile – ma quando mai – nello scovare indizi e soluzioni, proprio come Jessica Fletcher) di Lorella, oramai qualche anno fa.
Buona lettura!
Annalisa