Oggi la vostra Cosmy dovrà raggiungere la Lapponia per aiutare una wedding planner ad organizzare l’ evento dell’ anno …
Carissime Peccatrici,
vi aspetto al “Tupa Joulu” per offrirvi una cioccolata calda o un ” Lapponia Oblivion”.
Cinzia Mologni anche quest’ anno ci dona un romanzo natalizio dalla trama originale, un ritmo scoppiettante e personaggi fuori dal comune.
Lo spirito natalizio della nostra protagonista è sicuramente fuori servizio o ha avuto un blackout totale e non le interessa minimamente porre rimedio a quest’ allergia per l’atmosfera più magica che ci sia.
No, no … Ellery sono tre anni che rifugge e ripudia lucine colorate, decorazioni di ogni tipo, biscotti alla cannella e file interminabili per acquistare i regali. È una wedding planner dedita al lavoro ed è tra le migliori nel suo campo. Complici un senso spiccato di ironia e una resilienza da fare invidia è diventata una donna più forte, determinata e a tratti cinica. Ha imparato ad apprezzare le piccole cose: a ridere delle sue contraddizioni, a destreggiarsi nel caos dei suoi pensieri, a rilassarsi sul divano della sua casa con un pigiama extralarge, tutto sformato, a coccolare la sua fedele coniglietta. Dopo quella maledetta Vigilia di Natale ha bandito tutte le relazioni amorose, gli appuntamenti e i sentimenti li ha chiusi a chiave, custodendoli gelosamente.
E cosa potrebbe mai succedere di peggio che incontrare la futura sposa del tuo ex?
Provate a immaginare la faccia di Ellery quando si presenta una gioiosa insegnante di yoga per reclutarla per organizzarle un matrimonio in Lapponia e sorpresa sorpresa lo sposo è il suo ex, che tra l’altro l’ha abbandonata all’altare.
Rivedere Calder è qualcosa che aveva sognato, immaginato in varie versioni nella sua mente ma niente la preparerà al devastante senso di appartenenza che proverà nel far scivolare il suo sguardo in quegli occhi verdi che un tempo la rassicuravano.
E mentre i ricordi si affollano, rincorrendosi, saranno le cose non dette e i silenzi a destabilizzare gli animi e a rafforzare la delusione. Calder è ancora una ferita aperta, che sanguina, che scava
nell’ anima. Ed è rivedendolo che Ellery comprende di non essere riuscita ancora a lasciare andare il passato e quella parte di sé legata a quell’ uomo che aveva scelto come suo compagno di vita. D’altra parte, Calder si troverà di fronte ad una donna diversa, indipendente e che di certo non ha bisogno di lui per sentirsi intera.
Cinzia è stata molto brava a delineare i personaggi non solo dal punto di vista comportamentale ma anche psicologico, sapendoci spiegare la confusione che alberga nelle loro menti, il caos emotivo, le loro paure e i dubbi. Ellery si mostrerà da subito determinata nel voler affrontare i fantasmi del passato, non sfugge dai chiarimenti, anzi li richiede, vuole sapere quella verità che ha impedito le loro nozze. Calder invece sarà l’ eterno indeciso e, questa cosa, credetemi mi ha fatto veramente innervosire alla grande. Perché dai Calder, ma davvero?
In certe scene sarei voluta essere lì con loro solo per dirne quattro a quel giovanotto che si ostinava a seguire il suo manuale da codardo Deluxe.
Lo slow burn sarà uno degli elementi centrali della narrazione, unito alla continua e crescente tensione che sembra vibrare tra i due protagonisti che si sfidano a suon di battute sarcastiche e parole taglienti. La tenacia di Ellery nell’ essere ancora in piedi nonostante tutto è ciò che mi ha colpito maggiormente, perché come le fa notare la sorella:
” Sei più forte di tutto quello che hai passato”.
E invece, seppur si comprendano le paure di Calder, il fatto che continui a tirarsi indietro non ammettendo i suoi sentimenti per non compromettere la sua sicurezza e stabilità, mi dà sui nervi.
Riusciranno a fare chiarezza e a dirsi finalmente la verità?
” Certe verità non liberano. Bruciano. È il tipo di verità che ti spezza”. Tra la nostalgia riportata a galla dai ricordi, le continue frecciatine emotive che sfociano in classiche scenate di gelosia, verità che stentano ad essere verbalizzate, i silenzi si fanno sempre più cupi, più pesanti, più devastanti.
Perché le parole non dette lottano per venire fuori, per eliminare il gelo che si è creato tra loro (e non parlo solo di quello artico della Lapponia, questi due finiranno per diventare due ghiaccioli). Riusciranno a trovare pezzi di ciò che erano un tempo?
I personaggi secondari sono pochi e rimangono sullo sfondo ma c’è una renna dispettosa, con un fiocco lilla a combinare guai o forse a salvare la situazione?
Vi auguro un bellissimo viaggio introspettivo all’ insegna del ritrovarsi nelle piccole cose e nei sentimenti più puri.
A presto, la vostra Cosmy 😘
Ringrazio infinitamente l’ autrice per aver fornito la copia digitale.
