Recensione a 4mani di “Dire Amnesia, L’oracolo mezzosangue” di Raffaella Grandi

14 Giu, 2018

Salve a tutti dalla vostra Thammy. Eccomi finalmente a parlarvi dell’ultimo capitolo della trilogia “DIRE”. A seguire l’opinione di Cristina Rotoloni.
Ho atteso questa lettura con trepidazione e oggi ho l’onore di parlarvene in anteprima.

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PROLOGO:

…”I sensi in allerta, percorsi l’ ultimo scampolo di boscaglia al buio ambrato, prestando attenzione al terreno sconnesso. Misi a fuoco gli odori, i lievi sciabordii del fiume nelle vicinanze e i fruscii furtivi della fauna locale in fuga. Mi rilassai un poco. Essere percepiti come il Predatore per eccellenza aveva dei risvolti positivi, dopotutto. Un lampo
squarciò il cielo, inducendomi a sollevare di scatto il muso.
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Accolsi il tuono come una bimba accoglie un buffetto sulla guancia: con gratitudine e rinnovata aspettativa. La prima goccia di pioggia mi sfiorò il naso; chiusi gli occhi. Complice una folata di vento, il mio mondo perse il già precario equilibrio, capovolgendosi. Non avrei saputo descrivere altrimenti la sensazione che provai. Qualcosa mi scosse nel profondo, aprendo una breccia sul vecchio, impolverato portale della memoria

La seconda goccia cadde su una palpebra, la terza sul delicato strato protettivo dell’anima. Fu in quell’inesplicabile stato di vulnerabilità che la avvertii. Fiutai nell’aria un’essenza familiare. Mi ritrovai a sorridere, mio malgrado. Nonostante fossero passati tanti anni, evidentemente se ne ricordava ancora, e vegliava su di me in quel suo modo discreto e protettivo che mi commuoveva nel profondo. Che enorme spreco non essermi innamorata di lui. Sarebbe stato tutto infinitamente più semplice, e mi sarei
risparmiata quel buco nero al centro del petto che si nutriva di quel poco rimasto di me.
Lasciare i bambini alle amorevoli cure di mia madre anche solo per pochi giorni all’anno non mi dispensava certo dai sensi di colpa,
tuttavia per un istante provai a metterli a tacere.
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Lo dovevo a te, ma soprattutto a noi. A ciò che sarebbe potuto essere,
ma non si era realizzato esclusivamente a causa mia. La consapevolezza di averti perso

per sempre per avere permesso al dubbio di insinuarsi fra di noi mi avrebbe accompagnata per il resto dei miei giorni, nonostante il tuo immediato perdono senza riserve. Sei sempre stato così maturo, così comprensivo… così dannatamente indulgente nei miei confronti, ed io come ti ho ripagato? Con il tradimento. La pioggia prese a cadere copiosamente quando arrivai nel campo di soffioni. Mi frustava il viso, il corpo, l’animo in subbuglio. Rabbrividii. Nonostante il folto manto protettivo del pelo stavo
gelando, ma doveva trattarsi di un freddo che veniva da dentro,
più che da fuori. Quando arrivai nel punto esatto in cui tutto aveva avuto inizio e si
era concluso, chinai la testa e rimasi così, immobile,per un
tempo che non seppi definire. Secondi, minuti, ore… Il tempo mi scivolava addosso come i mesi e gli anni passati senza di te. Senza poterti toccare. Senza il conforto del tuo odore sulla mia pelle. Senza poterti dire: ‘So che mi ami, perdonami, nostro figlio ha
bisogno di te. Io ho bisogno di te’.
Curiosa scelta di parole, non è vero? Non ‘Io ti amo’, ma ‘So che mi ami’. Già. Non ti è neppure stato concesso il tempo di dirmelo un’ultima volta, e so che ci tenevi a farlo. Il mio cuore aveva cessato di battere il 30 settembre del 1993 in questo punto esatto. Ero morta da dieci anni, eppure provavo freddo. Strano come il corpo si adatti a vivere senza un cuore…
Recensione
Questo è solo un pezzo del prologo, parto col dire che questo ultimo capitolo di questa meravigliosa storia mi ha rapita ancora di piu dei precedenti, se possibile. Non intendo addentrarmi troppo nella trama perché veramente bisogna leggerlo!
Abbiamo lasciato in Francia, una Elisa in pieno panico, la “nuova rinascita”… cosa sarà? Come diventerà? E uno Steph, che la ama piu della sua vita, disposto a sacrificare se stesso pur di proteggerla, con il suo solito modo di fare la guida da lontano…
La storia si articolerà tra salti temporali, visioni presenti, passate e future.
Può l’ amore quello vero, quello viscerale, quello PURO… vincere su tutto? E il nemico, quel DIRE che minaccia Ely e le persone a lei care, riuscirà ad avere la meglio?
…” Se anche in questo momento non trovi la forza necessaria per darmi una mano, bhe vorrà dire che ti trascinerò di peso alla soglia del nostro futuro insieme. Quindi, se devi crollare, fallo pure senza timore di non sapere come rialzarti, perchè ci sarò io a farlo. Se hai dubbi, pensieri o ansie, tu non reprimerle, ma permettimi di condividerle con te. Se hai paura, lascia che quel brivido risalga su per la spina dorsale, e allunga una mano per afferrarlo tra le dita. Quando stringi la paura fra le mani, la esorcizzi e prendi a chiamarla coraggio… Io sono pronto a combattere fino alla morte per te, per noi. Perchè per quello che abbiamo ne vale la pena”…

La Grandi riesce a trascinarti nella trama intrecciatissima, piena di incognite. Vivi ogni emozione: passi dalla passione piu cocente, quella che ti rapisce, che ti fa spegnere la razionalità…
…”“Quel bacio fu molto più di un semplice bacio. Se la passione avesse voluto trovare la sua forma, l’avrebbe trovata in quel bacio. Se l’amore avesse chiesto conferma della propria esistenza, avrebbe avuto risposta da labbra silenziose che si cercavano freneticamente.”…
Al dolore, lo strazio, la disperazione, il vuoto nello stomaco, lo senti…
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…” Erano gli addii silenziosi, quelli più definitivi. Gli addii detti a parole spesso venivano ritrattati, ma gli addii silenziosi mai. Rimanevano in sospeso nel limbo dell’anima e in un secondo momento archiviati alla periferia del cuore.”…
E che dire della sua maestria nel raccontarti le scene piu cruente, le lotte, le corse contro il tempo…
La Francia e quei boschi, ne percepisci gli odori… E il campo dei soffioni… lo vedi, sei lì con loro. Tutto girerà attorno ad una leggenda: sull’oracolo mezzosangue… E su un’altra leggenda legata a questa che però non voglio dirvi, altrimenti rischierei di anticiparvi delle parti fondamentali.
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Ritroviamo tutti i nostri ormai amati personaggi insieme a delle facce nuove: da CRIS, amico leale e fedele per la vita, al nostro caro SAM, distrutto disperato per la perdita di memoria di Ely, dell’amore perduto, della sua fuga. Riuscirà a ritrovarla, a riconquistare il suo cuore? O dovrà arrendersi ad una realtà che non vuole accettare?
Ma come al solito la nostra Raffaella non si smentisce e non ci delude mai… niente è come sembra!
Il finale è strepitoso! Anche se, una parte mi stava lasciando un pò l’amaro in bocca… Ma leggendo il suo commento finale ed i saluti, ho capito che ha lasciato uno spiraglio per uno ( spinoff) penso si dica così. Io l’ho divorato, pagina dopo pagina , emozione dopo emozione… In attesa di poter leggere la sua quarta opera vi dico: appena esce LEGGETELO!!! E vi lascio questo ultimo estratto:
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Spero che questa mia recensione vi sia servita a incuriosirvi.
Alla prossima lettura, baci, baci dalla vostra Thammy
.

Lascio il mio voto alla fine essendo concorde con Cristina.

Ecco cosa ne pensa Cristina.

Il terzo volume si apre per il lettore con uno schiaffo in pieno viso, un colpo così forte che fa sanguinare il cuore. L’ho letto in punta di piedi e con il fiato corto, con una sensazione così particolare da impedirmi di procedere oltre la lettura dei primi capitoli. Mi sono fermata, avevo i sensi in allerta, finché un sospetto si è accesso in me. Ho riniziato a leggere, ho pianto, ma ne è valsa la pena. Era come se la strada da percorrere si fosse delineata davanti a me dopo che mi ero persa nel bosco. Ero un lupo libero di correre oltre gli alberi ed è stato così che in poche ore ho divorato pagina dopo pagina, come il sentiero immaginario che si prospettava davanti a me senza essere certa che mi stesse portando a casa. Ho versato molte lacrime persa nel buio della notte, infreddolita dalla realtà, dal dubbio del tradimento, nell’impotenza delle azioni di Elisa. Sono stata con lei quando si è aggrappata disperatamente a ogni appiglio di speranza, o quando ha combattuto per non lasciare che le sue emozioni affogassero nell’acqua scura del tormento. Ero con lei quando nel freddo della neve vedeva la meraviglia dell’amore mutare davanti ai suoi occhi, quando apriva il canale della sua mente per mostrarti quello che serbava il suo cuore innamorato. Mi sentivo snervata dalle tenebre, mentre l’autrice tracciava una linea che intuivo, continuandomi a chiedere se avessi ragione e come lei avesse trovato il modo di continuare a tracciarla senza deludermi. Non lo ha fatto. Non mi ha delusa, tutt’altro. Ha confermato in me la convinzione che lei sia un’eccellenza nel mondo dei self. Se le sue prossime opere si muovono sulla linea di questa trilogia, sarà una delle mie autrici preferite che seguirò volentieri nel suo percorso.
Non mi meraviglia la possibilità palesata nelle righe dei ringraziamenti e posso sin da ora confermare all’autrice che trova il mio pieno interesse e il mio appoggio nella sua scelta.
Invito i lettori a non farsi sfuggire questa bellissima storia d’amore unita al fantasy. Sono certa che conquisterà anche le persone che non amano questo genere poiché la scrittura ricca e intensa dell’autrice lascia un’impronta indelebile nel cuore del lettore.
Vi saluto con una frase tratta dal libro, sono certa che vi darà un’idea della bellezza del romanzo.
“Orrore e amore sono figli della stessa madre. Hanno la stessa intensità, le stesse labbra malvagie che reclamano le tue e lo stesso, devastante effetto sui sensi.”
L’ultimo volume è una degna conclusione della trilogia e penso che 5 piume non bastino più. Qui per me ci vuole una diavoletta.

Scheda Tecnica

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Trama

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