Eccovi un’altra recensione a cura della nostra Cristina Rotoloni:
SINOSSI: Cloe è una donna indipendente, realizzata, intelligente e anche un po’ maniaca del controllo. La sua vita è dedicata alla carriera e all’associazione di volontariato da lei fondata, che si occupa di progetti innovativi per il supporto delle popolazioni africane. Prima del rientro in patria del suo socio Alex, un amico di vecchia data ritrovato di recente che vive da qualche anno nella Repubblica Democratica del Congo, decide di partire per vedere di persona i risultati dei loro sforzi e per conoscere meglio la realtà locale. Da qui parte la narrazione delle quattro settimane più intense e significative della sua vita. Attraverso piccoli episodi, sensazioni, imprevisti, paure, difficoltà ma anche gioie, amicizie vecchie e nuove, incontri e un po’ di romanticismo il lettore imparerà a conoscere meglio la protagonista e avrà modo di accompagnarla nel suo processo di crescita e trasformazione personale. Al suo ritorno infatti, Cloe sarà molto cambiata…
Siamo a Milano e Cloe sta partendo per l’Africa. Un viaggio organizzato per verificare il suo progetto che ha attivato in Congo, ma anche un percorso motivato dalla segreta speranza di rivedere il uso collega e compagno di scuola dell’infanzia: Alex. La storia inizia con l’incontro di una persona che Cloe non vedeva da anni, la sua amica Cristina. Adesso non è più la bambina che conosceva, ma il loro legame sembra non essere mutato nell’arco degli anni e la parte interessante è che questa figura accompagnerà Cloe nel suo viaggio. Il libro è impregnato dei valori dell’amore e della amicizia. E’ una storia dolce e romantica. A tratti utopica e favolistica, con una visione idealizzata della realtà. Il messaggio che emana è di fiducia, coraggio, grandi progetti per il bene comune e soprattutto tanta infinita tenerezza tra i due protagonisti; il vero fulcro di questo romanzo. E sì, perché la storia di questo libro, non è l’Africa, che fa da contorno, è l’amore vissuto a distanza tra Cloe e Alex. Un amore che esiste solo nei loro pensieri perché non se lo sono mai confessato. Con questo viaggio, che durerà un mese, i due protagonisti potranno realmente viversi e conoscersi e chi sa se troveranno il coraggio di dirsi quello che provano. La forza di questa storia è proprio il romanticismo che permea ogni parola. Il rapporto tra i due protagonisti è ricco di un’intensità che diventa a tratti poetica e che non sfocia mai nella volgarità. Non solo l’amore esce bene, anche l’amicizia emerge dal romanzo e lo fa soprattutto nei ricordi di Cloe. Tramite di essi l’autrice ci regala dei veri cammei. Ho apprezzato molto la scena di Cristina e Cloe che parlano alla finestra di notte, intirizzite dal freddo e avvolte nelle coperte. Quello che purtroppo però non mi è arrivata è l’Africa. Un mondo che è stato raccontato con distanza, senza realmente, pur sfiorando temi forti, mettere a nudo la vera drammaticità di questi posti e l’intensità della loro bellezza che fa venire il mal d’Africa a chi tocca o vive in quelle terre e poi le lascia. E’ stato come ritrovarsi in una vacanza in qualche bel posto tropicale, una specie di villeggiatura, dove si snodava un racconto dolce, sensibile, veramente romantico. Dal mio punto di vista “L’Africa nel cuore” è una storia carina e leggera, adatta per passare momenti spensierati scoprendo una tenera storia d’amore. Le imperfezioni presenti nel testo sono comprensibili essendo questa, da quel che mi risulta, la prima opera di Lella Dellea. Nella lettura risalta la penna delicata dell’autrice, armonica e calda che credo la rispecchi come individuo. Le faccio i miei auguri per le sue future opere. Mi sento di darle 3 piume e mezzo per questo suo romanzo.
UN SALUTO DALLA VOSTRA CRYS
VOTO: