Salve miei peccatori, è con piacere che vi lascio questa recensione perchè da oggi la nostra squadra si allarga ancora e si, finalmente un ” peccatore” fra noi! Ferdinando Salamino ha letto “I colori dell’Aurora” di Mya Mckenie e vediamo cosa ne pensa.
Titolo I colori dell’Aurora
Autore Mya McKenzie
Genere Narrativa rosa
Serie Volume unico autoconclusivo
Numero di pg 225
Formati cartaceo / ebook
Prezzo 9,99€ / 2,99€ (in offerta a 0,99€ fino al 18 gennaio)
Pubblicazione Self publisher
Data di pubblicazione 16 gennaio 2019
Link d’acquisto https://amzn.to/2UEKSZK
Booktrailer https://www.youtube.com/watch?v=rf6sttfz7s8
SINOSSI
Tutto ciò che volevo era un’occasione di riscatto, ma il mio sogno si è infranto tra rocce e mare. Ora sono bloccato qui. Incastrato tra passato e futuro, in sospeso tra ragione e desiderio. Intrappolato tra il ricordo di coloro che ho amato e il sorriso di chi mi ha rubato il cuore. So che dovrei andare, qui non c’è futuro per me, eppure quando stiamo insieme i frammenti della mia vita sembrano ricomporsi. Ogni volta che la guardo vedo calore, luce, voglia di vivere. Ogni volta che la sfioro sembra che tutto possa azzerarsi. Ogni volta che la respiro ho la sensazione che sia proprio questo il posto a cui ero destinato. Ed è un vero peccato, perché io sono un gran casino e lei invece… beh, lei è semplicemente Aurora.
… “La mente si ostina a ripropormi immagini di un ragazzo piegato dalla sofferenza che per la prima volta dopo molto tempo si sta di nuovo aprendo alla vita. Trattengo a stento un conato e mi volto verso il bancone. Ho lasciato Ismael senza dire una parola, l’ho scaricato come un oggetto, non mi sono preoccupata di fargli sapere che quel bacio avrei voluto darglielo davvero. Mi sento male al pensiero di quello che sta vivendo a causa mia. Per lui sono una continua fonte di problemi, una specie di girandola impazzita che a volte lo rincorre, a volte lo allontana. Immagino la confusione che sta provando, equamente diviso tra ragione e sentimento. Vorrei fare qualcosa per lui, ma ormai è troppo tardi. Sento le lacrime affiorare agli occhi e il nulla attanagliarmi l’anima. La mia non è più una semplice attrazione. Sono molto più coinvolta di quanto avrei mai voluto ammettere ed è inutile che tenti di sopprimere le emozioni. Devo solo decidere se sia meglio aspettare immobile che il momento passi o permettere ai sentimenti di attecchire nel mio cuore”…
I colori dell’aurora: si tratta di un romance ambizioso, che mira a coniugare elementi classici del genere con una lettura sociale di grande attualità. Cosa mi è piaciuto? Di sicuro Mya McKenzie sa narrare storie. La vicenda di Aurora e Ismael è ben concepita e raccontata con la giusta tensione. Il contesto di una certa “Italia” diffidente più per ignoranza che per reale convinzione è riflessa nello sguardo di Marco, figura solo in apparenza marginale.
Marco è in realtà lo specchio attraverso il quale l’autrice guarda al delicato intrico di tensioni sociali e culturali che circonda l’esitante, riluttante vicenda amorosa dei due ragazzi. L’incedere della storia conserva un buon equilibrio tra gli aspetti più etici e la giusta dose di romanticismo, immancabile nel genere. Alla fine, arrivi a parteggiare per loro, per questi due ragazzi nati sotto cieli differenti che il destino ha preteso di far incontrare, e questo è forse il pregio più grande del romanzo: averci dato una storia credibile, non svenduta, non patinata.
… “Il viaggio è stato lungo, ma vicino ad Aurora il tempo è volato. La vitalità, l’entusiasmo, la sua straordinaria esuberanza mi hanno tenuto compagnia e hanno riempito la mia vita. Da quando mi ha raggiunto sul treno non ho pensato nemmeno per un secondo a ciò che mi aspetta stanotte. Quando c’è lei, il mondo non è più un posto buio e pericoloso, è solo un luogo in cui c’è sempre luce. Aurora è come una giornata primaverile piena di sole: calda, non afosa; luminosa, non abbagliante; spensierata, non eccessiva”…
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… “È stupefacente quanto sia facile starle accanto, orribile sarà doverle dire addio
«Hai freddo?» chiedo, guardandola negli occhi.
«Un pochino…»
«Non sei mai stata brava a mentire» la rimprovero, stringendo le mani tra le mie. «Perché non mi chiedi ciò che vuoi sapere?»
«Perché quando l’avrò fatto non ci sarà più nient’altro da aggiungere e non mi va di tornarmene a casa con la consapevolezza di essere più sola di stamattina, quando eri lontano eppure sempre accanto a me.»
«Mi dispiace.»
«Non sai dire nient’altro?»
«Ti amo.»
«Ma questo non basta, giusto?»
«L’ultimo incontro è stato un disastro» confermo. «Abbiamo scoperto di essere su posizioni così opposte che era impossibile trovare un punto d’incontro.»
«Ismael, smettila per favore…» supplica con le lacrime agli occhi.
«È così, ne siamo consapevoli entrambi.»
«No…»
La voce strozzata dall’emozione le impedisce di continuare la protesta.
«Io e te siamo diversi, Aurora, come il giorno e la notte. Tu sei bella e candida come un angelo, io sono irrimediabilmente macchiato. Tu sei solare e allegra come una giornata primaverile, io burbero e freddo quanto il vento d’autunno. Tu sei fresca e piena di colori intensi come l’aurora, io vuoto e oscuro come la notte più lunga.
Io e te siamo agli antipodi e lo saremo sempre.»…
Cosa mi ha convinto un po’ meno? A volte la scrittura è meno fluida, quasi che la tensione fra il potente messaggio sociale e la profondità del sentimento amoroso fosse difficile da maneggiare per l’autrice. Talora il messaggio è troppo allo scoperto, troppo esplicito, come se in taluni momenti la tentazione di spiegare avesse il sopravvento. Si tratta tuttavia di un bel prodotto per il genere, capace di far emozionare e, talvolta, anche di far riflettere. Non è poco. Credo che, con un editing un po’ più robusto, la McKenzie possa dire ancora ottime cose nel panorama del romance emergente.
Un saluto, Ferdinando Salamino
Due parole da parte di Mya
I colori dell’Aurora è per me un romanzo speciale. Non solo è l’unico ad avere un titolo in italiano, è anche uno di quei romanzi che mi toccano da vicino, ambientati in una location a me molto cara, nei luoghi in cui sono cresciuta e vivo tuttora.
Se ciò non bastasse a rendermelo caro, oggi ho anche un motivo in più: I colori dell’Aurora è il decimo romanzo pubblicato in poco più di quattro anni di attività. In quattro anni sono cambiate molte cose. È maturato il mio modo di scrivere, l’attenzione ai dettagli, la consapevolezza che da soli non si può e non si deve fare tutto. Molte sono state le persone che mi hanno dato una mano, che hanno percorso insieme a me un pezzo di cammino, che mi hanno fatta sentire a casa. E se sono ancora qui a scrivere per me e per voi, il merito è tutto vostro: dei lettori, che mi fanno sentire la propria vicinanza, ma anche delle preziosissime beta reader, degli editor, dei graphics designer e delle onnipresenti blogger, che con la loro professionalità e dedizione riescono a far arrivare i miei romanzi a un pubblico vastissimo. Perciò vi ringrazio per essermi state vicino, per gli abbracci e le pacche sulle spalle quando gli ostacoli sembravano insuperabili, per le ore piccole a cui vi ho praticamente costretto, per le parole che avete speso per me e i miei romanzi.
GRAZIE di cuore a ognuna di voi.
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