Buonasera peccatrici dalla vostra Federica Sapienza. Pochi giorni fa mi è stato commissionato un fantastico compito, il mio primo rewiew party e chi è stata la mia prima autrice? Semplicemente Eileen Rose
Ho sempre pensato che lei scrivesse con un tocco erotico elevatissimo, ma stavolta con il suo ultimo romanzo “The Bodyguard” (di cui adesso vi parlerò) ha voluto stupirci, lasciando l’erotico un po in disparte, raccontandoci una storia, anzi due storie particolari fra loro.
TRAMA
Jian Sparks è il seducente tormento di ogni donna. Lui possiede corpi statuari, ne anela il dominio: lui non ama le sue prede, ma le venera, in un modo tutto suo, che lo rende diverso da tutti gli altri uomini.
Lui è uno dei peggiori bastardi in assoluto, sia quando si tratta di scoprire nuovi reperti archeologici, sia quando si occupa di bellissime donne.
C’è in lui un certo senso di venerazione in entrambi i casi. Nel primo, il suo lavoro, è solenne, nel secondo dura il tempo di un paio di amplessi sudati. Ci mette anima e corpo in quello che crede e non si fa mai scrupoli, in nessun caso.
Il ritrovamento di una antica tomba in Egitto metterà la sua vita in serio pericolo: due bellissime storie d’amore, quella odierna, parallela a quella dell’antichità. Perché l’amore, qualunque esso sia, durerà oltre la morte…
Il romanzo The Bodyguard narra la storia di Jian Sparks, archeologo in fissa con il lavoro e pure con le donne
La storia si ambienta in Egitto.
Un giorno Jian, insieme agli scavatori e al curatore inviato dal museo del Cairo, scende nella tomba del faraone Netjer-Hor-ra o meglio, Re Falco.
La storia parallela che racconterà Jian attraverso i geroglifici è quella appunto del faraone.
Egli alla morte del padre si ritrova a capo del Basso e dell’Alto Egitto e quindi in disaccordo con il conclave dei sacerdoti.
Anche per lui motivo di grande sconforto dovette fare un enorme sacrificio d’amore che non vi svelo
‹‹Tu sei il mio re, sei il mio dio.›› Netjer trattenne le lacrime che gli riempivano gli occhi contornati dal nero della tintura. ‹‹Soltanto questo rappresento per te.›› Kera barcollò indietro andando a sbattere contro una delle colonne. ‹‹Gli dei mi sono testimoni di quanto io ti ami, ma tu sei il re e il nostro amore è ben poca cosa rispetto al grande disegno che è stato scritto per te, tu sei il pastore celeste dell’Egitto. Tua è la responsabilità di ogni singolo tuo suddito.››
Jian all’apertura del sarcofago è messo subito a dura prova, non tutto va come dovrebbe andare e va a cercare informazioni da Nathalie, sua ex e responsabile che si occupa di studiare il DNA del re.
E qui sto zitta
Irruenta alla porta arriva V.K. la bellissima guardia del corpo di Jian.
V.K è fredda,spietata, una vera arma da guerra, l’ombra della morte e il perché sia diventata così lo scoprirete soltanto leggendo. Le viene affidata a Jian perché lui non può mai e poi mai immaginare del pericolo in cui si è ficcato andando ad esplorare la tomba, soprattutto quando insieme a V.K trovano delle pergamene che soltanto lui sa tradurre.
Essi fuggiranno attraverso il deserto, un patto fatto in precedenza e un debito da saldare salveranno la vita ad entrambi, saranno sottoposti a dure prove: quella del loro amore.
Altri personaggi si mischieranno a loro tra cui Nadir e Liala. Quando tutto sembra perduto, la “bontà” di questa tribù, il loro modo di pensare, accomunare il dolore e far pure soffrire ad entrambi lo stesso dolore rendendolo così più leggero.
‹‹Ma ti darò qualcosa in cambio, così tutti e due proveremo lo stesso tormento.›› La mano di Jian tremò impercettibilmente. ‹‹Non capisco››, sussurrò perplesso. Per un attimo gli parve di scorgere rassegnazione negli occhi di Nadir, ma poi ridivennero glaciali. ‹‹Ti darò il mio bene più prezioso››, mormorò. Jian sbatté il bicchiere sul tappeto. ‹‹Non c’è niente di più prezioso di V!›› gridò.
Era questo l’amore? Era questo!? Quello che ti uccide, quello che ti lascia agonizzante con il solo desiderio di stringere tra le braccia una donna, questa donna che gli stava di fronte e lo stava respingendo… Eppure sapeva che anche lei provava gli stessi sentimenti strazianti per lui! Ci si poteva innamorare di una donna che era tutto quello che lui in passato non avrebbe mai voluto? E adesso gli era più necessaria dello stesso respirare? Quando si era innamorato di lei? E in così poco tempo! La conosceva da una manciata di giorni, eppure era come se lui l’avesse aspettata da sempre.
Per il vero amore, l’unica cosa più preziosa che c’è, si è disposti a sacrificare tutto, anche Nadir e la sua tribù arriveranno a compiere una scelta difficile per proteggere la sua amata Liala.
Tra spari, coltelli, violenze, ansia, fughe, consiglio questo romanzo a tutte voi
Il mio voto è quattro piume e mezzo.
Saluti. Federica.
0 commenti