Buonasera peccatrici oggi la vostra Federica vi parla di un romanzo che mi ha attesa tanto tempo nella libreria del mio kindle…Sto parlando di “Yes, my lady” di Mia Another.
ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
– Della stessa autrice:
Charming Devil (trilogia)
Bloody Love
Fragile
Rock You
Your Song
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TRAMA
Mi chiamo Daniel Ward, e al momento lavoro come maggiordomo per le donne della famiglia Autumn.
Ma non mi trovo qui perché questo è il lavoro dei miei sogni, non mi piace servire il tè e non trovo divertente andare in giro con un completo nero in piena estate: questo è solo un sacrificio necessario per ottenere ciò che voglio davvero.
Tutto sta andando esattamente come avevo previsto, eccetto una cosa, un unico fattore deviante, la variabile che non ho calcolato: Serena.
È giovane, spiritosa, sexy e cerca continuamente le mie attenzioni. Il mix giusto per distogliermi dal mio obbiettivo e farmi licenziare.
Le relazioni tra un maggiordomo e la propria Lady sono vietate. Lo sanno tutti.
Il romanzo narra la storia di un maggiordomo: Daniel Ward, infiltrato per scoprire i torbidi segreti che si nascondono dietro le sembianze di un politico, figura importante che va in contraddizione con il suo comportamento.
Daniel falsificando i documenti si fa presentare come il miglior maggiordomo mandato dall’accademia alla famiglia Autumn composta da Catherine, Vanessa la vecchia rompiscatole e la bella Serena.
Gli unici attimi di pace di Daniel per sentire i suoi reali colleghi li troverà la notte quando si spoglierà dai guanti (attenzione…..rivelando delle mani da urlo!!) dalla cravatta e dai pantaloni neri
“Finalmente posso togliermi queste maledette scarpe. Posso slacciarmi la cravatta soffocante e liberarmi del gilet che mi comprime il torace, tirare la camicia fuori dai pantaloni e respirare, respirare forte l’aria a cui rinuncio per tutta la giornata. E una volta per tutte, gettare via le lenti a contatto ormai disidratate e indossare gli occhiali da vista.”
Ciò che non aveva calcolato è lei, il suo imprevisto, Serena, figlia di Catherine, una donna gelosa della giovinezza della figlia, che non accetta il tempo che scorre e che va a trovare rifugio in buone dosi di morfina. Tiene Serena sotto una campana di vetro da quando il marito è morto e raramente la porta in eventi mondani infatti ben presto la ragazza si trova in una situazione non abbastanza semplice con il ragazzo che la madre approverebbe per lei. Una situazione che mi ha lasciata basita, triste, mortificata, una dura presa di posizione da parte dell’autrice, sinceramente non mi aspettavo una simile scena, però forse la vita è anche peggio, dalle esperienze si impara.
Qui la ragazza ne uscirà distrutta, con il cuore infranto, con qualcosa che nessuna ragazza dovrebbe mai passare.
Fortunatamente c’è sempre lui, un “rapace” che gli farà provare l’emozione del primo bacio, l’emozione delle carezze di un VERO uomo che ti desidera, che ti vuole.
L’ingenuità di Serena la porteranno a scontrarsi con una serie di situazioni più o meno pericolose, ginocchia sbucciate, vestiti strappati, ma alla fine quando tutto sembra andare per il meglio, la verità viene fuori.
I giorni contati sono finiti, ne bastavano sei ma siamo a malapena riusciti ad arrivare a quattro.
Il senso di vuoto colma il petto di Daniel, non sente niente, soltanto una tristezza infinita per come dovrà uscire di scena, su chi dovrà usare. Però non c’è tempo da perdere e per Serena bisogna decidere da che parte stare, se vuole aiutare Daniel con il suo vero incarico o stare con la sua famiglia.
Un finale inaspettato, forse non ho mai letto romanzi così, forse ho dato tutto troppo per scontato, ma non lo è. Devo ammettere di essere rimasta con il magone, e anch’io come Serena mi ritrovo a rigirare tra le dita quel piccolo pezzo di ricordo.
«Trova qualcuno che prenda il mio posto.» le sussurro. «Ma non fidarti mai più di nessuno come hai fatto con me, d’accordo?» «Ho imparato la lezione.» «So che per i primi tempi sarà dura, ma ti assicuro che andrà meglio, giorno dopo giorno. E ti prego, non uscire con Edward. Non ti merita.» «Mhm.» «Abbi cura di te. Sono certo che diventerai una roccia, buon sangue non mente. Sei una Autumn, e sei già più forte di quanto credi.
Cammina sempre a testa alta.» le dico infine, accennando all’hotel dove il gala è in corso. «Tu sei una persona migliore di tutta quella gente che ti giudica.» accenno un inchino da maggiordomo, per l’ultima volta nella mia vita. «Addio… Miss Autumn.»
Comunque il romanzo scorre bene, è stata una lettura piacevole
Complimenti a Mia!
Il mio voto è 4 piume e mezzo.
Saluti. Federica.
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