Eccomi peccatrici a parlarvi di un altro libro davvero imperdibile!
TRAMA
Ero solo uno stupido ragazzino con un’esistenza agiata e piena d’amore quando la morte di mio padre sgretolò ogni mia certezza, costringendomi a scendere a compromessi solo per sopravvivere.
Credevo di poter cambiare il mondo, ma non sapevo a cosa stessi andando incontro, non lo capivo davvero.
Anni dopo, quando pensavo di aver toccato il fondo e di non essere più in grado di risalire dall’abisso, ho incontrato un angelo.
Il suo nome è Hazel.
***
Qualcuno direbbe che sono una solitaria e altri che ho qualche rotella fuori posto, ma nessuno capisce che devo solo combattere ogni istante contro la mia stupida timidezza.
Sono cresciuta senza i miei genitori e da poco ho perso l’unico affetto sincero che abbia mai avuto.
Almeno fino al primo giorno di Università, quando ho conosciuto lui.
Ci avviciniamo, è inevitabile, ma nasconde qualcosa di terribile e costruisce un muro tra noi.
Vorremmo sfiorarci, conoscerci, viverci, ma non possiamo. Non dobbiamo.
Il suo nome è Levi.
Hazel è una ragazza molto timida e chiusa in sé stessa.
Il primo giorno di di università per lei sarà una sorpresa. Benché è sempre a testa bassa e cerca di evitare chiunque, riuscirà a stabilire un’amicizia con Dotty ragazza esuberante e molto espansiva e Levi, ragazzo sexy e misterioso. I tre diventano quasi inseparabili.
«Che ascolti?» indaga, tirando piano il filo bianco degli auricolari. «Hai sempre questi affari». «Niente, è spento». «Allora, cosa ascoltavi?» «Il solito…» mormoro, scrollando le spalle. «Dai, fammi sentire». Sfila una cuffietta e se la mette, quindi rimane a osservarmi in attesa. Sono costretta a far partire l’app dello smartphone e Hey Ya, di OutKast, si diffonde facendolo sorridere. Inizia subito a battere il tempo col piede e a canticchiare, poi ondeggia piano i fianchi finché, durante il ritornello, tende le braccia dritto davanti a sé agitando le dita. Penso sia impazzito, poi ricordo che questi gesti fanno parte della coreografia del video musicale. «Dai, fallo con me». «Non ci penso proprio». «Da qui non usciamo finché non lo fai, a costo di ascoltarla in loop fino a domani mattina». «Levi…» «Heeeey Yaaaa!» canticchia, agitandomi le dita accanto alle orecchie finché, esasperata, lo imito con fare scocciato. «Di più, più entusiasmo» mi incita, mettendomi le mani sui fianchi e invitandomi ad ancheggiare. «Tu sei pazzo» dichiaro, mentre i miei fianchi prendono a muoversi in maniera scomposta ma a tempo, stupendomi, e scoppio a ridere. «Vedi? Sei capace!» «Sì, ma sembriamo due idioti!» rido. Mi guarda con occhi grandi e raggianti, si morde il labbro per un momento, poi esala: «Davvero te ne frega qualcosa? Siamo solo io e te». Sorride ancora, poi riparte a cantare il ritornello, e questa volta lo seguo senza tentennamenti. No, non me ne frega niente!
Ma si sa che tutto può cambiare nel giro di poco, quando Dotty decide di provare ad avere un approccio con Levi riceve un bel due di picche e ovviamente andrà a chiedere aiuto ad Hazel… I due inizieranno ad avvicinarsi molto e ad avere una bellissima complicità, quasi come una coppia.
Un brivido gelato mi corre lungo la schiena, probabilmente dovrei chiamare la sicurezza. Un altro lamento, questa volta più forte, una risatina e un altro tonfo attutito. Il mio buonsenso dice che dovrei fuggire perché quello che sta succedendo non è affar mio, ma le mie stupide gambe avanzano di qualche passo finché scorgo delle ombre tra le auto in sosta. C’è una persona a terra, alcune vestite di scuro le sono attorno, sembra che la tengano ferma in favore di altre che la stanno picchiando. Non mi rendo conto di quello che sto facendo finché non sento le mie grida spaventate. «Aiuto!» urlo con quanto fiato ho in gola con la speranza di attirare l’attenzione di altri studenti. «Aiuto! Polizia!» Il gruppetto si immobilizza e tutti si voltano verso di me, vedo i loro volti resi pallidi e sinistri dalla luce biancastra della luna e dei lampioni. «Andate via! Ho già chiamato la sicurezza!» strillo ancora con voce tremante. Il branco si allontana in maniera concitata, ma uno dei componenti viene verso di me. Presa dal panico non so che fare, la prima cosa che mi viene in mente è accendere il telefono e puntarlo verso di lui. «Sono al telefono con la polizia!» La figura vestita di nero si ferma e tentenna, poi decide di seguire gli altri e salire su un pick-up che parte sgommando subito dopo.
Una notte Hazel si troverà davanti a una scena sconvolgente che potrebbe cambiare ogni cosa, potrebbe farla ricredere e forse potrebbe essere in grado di salvare un anima davvero bella! Chissà come finirà questo romanzo, lo lascio scoprire a voi, ne vale davvero la pena.
Ed eccoci arrivati alla fine di questa recensione… E vi posso dire che non vi immaginereste mai quello che succede alla fine di tutto. Io sono rimasta a bocca aperta, uno perché a me è piaciuto molto, tanto da comprare il cartaceo, due perché veramente il finale è inaspettato, tre i personaggi sono uno sballo! Hazel ha un caratterino… È simpatica anche quando non vuole esserlo, questo suo essere sempre scostante è solo una grossa forma di difesa e quando abbasserà la guardia, conosceremo una ragazza veramente dolcissima. Levi…. Che dire di Levi, lui è semplicemente fantastico!! Cerca sempre di tirar fuori il lato più bello di Hazel, cosa non facile, ma con il suo fascino e il suo charme riuscirà a fare qualsiasi cosa. Beh, non vi resta che dirmi la vostra opinione una volta letto il romanzo.
Baci baci Lisa.