SINOSSI: Esteban e Abygale vivono nella stessa città, respirano la stessa aria e calpestano la stessa strada. Eppure le loro vite sono così diverse che i loro mondi non sembrerebbero destinati a incontrarsi. Ma il destino ha in serbo per loro un colpo di coda e sulle spiagge roventi della California, cullati dal profumo dell’oceano Esteban e Abygale conoscono l’amore. Come una ballerina rapita da una danza di strada, selvaggia e passionale, Abygale troverà il suo amore tra le braccia criminali del capo di una gang latina.
Salve miei peccatori, stasera vi voglio raccontare di queste due piccole anime bambine che vivono ai due lati opposti della stessa città’, due mondi così opposti che sembra una pazzia anche solo pensare di poterli far incontrare. Invece si trovano, si scontrano, si miscelano, si completano in maniera cosi sbagliata e assurda l’uno per l’altra da essere perfetta.
…” lo strinse a sé con una forza che lui non credeva potesse avere. «Mi sei mancato tanto», mormorò la piccola Abygale. «Ho pensato che non ti avrei mai più rivisto.» Esteban sospirò rassegnato, non avrebbe mai fatto a meno di quelle braccia, del profumo di miele e vaniglia dei suoi capelli, della sua voce dolce e gentile. «Scusami», sussurrò. «Non accadrà mai più.» Abygale lo guardò dritto negli occhi. «Giuralo», disse con tono solenne. «Sulla mia vita», rispose lui. Quella promessa li avrebbe legati per sempre, anche quando la vita avrebbe voltato loro le spalle”…
Abygale: ragazza di “buona famiglia” con la passione per le punte, promettente ballerina.
Esteban: la sua vita è la GANG, i Blood Niños , la strada e la malavita…
Un amore cosi sbagliato ma allo stesso tempo cosi perfetto. due cuori che battono al ritmo di baciata e reggaeton. E si, perché qui tutto gira e si muove su note portoricane .
… ” Le loro anime sembravano seguire gli stessi passi, e in quella notte di stelle le loro labbra divennero fuoco e arsero. Esteban la baciò con tutta la passione che aveva in corpo suggellandone l’unione. Abygale era sua, lo era da sempre in un modo difficile da spiegare. Abygale ed Esteban conobbero l’amore quella sera, permettendo alle loro labbra di divenire fonte di vita l’uno per l’altra. La ragazza si lasciò trasportare da quel momento perfetto, tanto intenso da annientarla. Era sua e lo sarebbe stata a qualunque costo”…
… «Sono stato all’altezza?» chiese Esteban pieno di speranze. Abygale aveva boccheggiato, quel bacio non poteva essere legale. «Aby», insistette lui. «Se ho sbagliato me lo devi dire, posso migliorare.» «Mi hai baciata», disse lei. «Sì, ma ho anche ballato.» «Mi hai baciata», ribadì la ragazza. Lui le prese il viso tra le mani. «Posso farlo di nuovo, se vuoi.» Non attese la risposta e catturò le sue labbra trascinandola nell’oblio”…
… Erano passione e respiro. Fuoco e anima. Esteban e Abygale si concedevano alla vita succhiandone il nettare…
… Lui era la sua danza, il suo passo migliore. Esteban era la libertà di cui lei aveva bisogno per respirare. Era il suo arabesque perfetto e sembrava non rendersene conto…
Ho avuto il piacere di leggere la versione in anteprima, quella ancora da editare quindi non mi sentirete parlare di “forma” ma di emozioni.
Daniela Ruggero ha saputo rapirmi il cuore con questa storia, chi mi conosce sa quanto io ami e quanto faccia parte di me la musica latina e qui mamma mia! “mucho calor”!
Quanti ostacoli e tormenti si troveranno a dover affrontare i due piccioncini e tu lettrice ti ritroverai invischiata pagina dopo pagina nel turbine degli eventi.
Lettura scorrevole, veloce mai noiosa.
Bello!
Leggetelo ne vale la pena.
… “Era una follia riunire due mondi che avrebbero dovuto restare separati, ma l’amore non ammette regole, ragione o limiti. L’amore ti consuma, scioglie i ghiacci e causa maree. L’amore ti ferisce, ti uccide facendoti poi rinascere, ti assorbe imbrigliandoti in una maglia sconosciuta e quando ti lega lo fa per sempre, e nulla, nemmeno il destino, ha potere di separare due anime nate per completarsi”…
Non mi resta che darvi appuntamento alla prossima lettura.
Un baciotto dalla vostra Thammy.