
Titolo: ALL IN – Segreti e Inganni
Serie: ALL IN – 2° volume
Autrice: Rossella Gallotti
Pubblicazione: 15 Aprile 2020
Genere: Romantic Suspense – Contemporaneo
Editore: Self-Publishing
Distribuzione: Amazon e Kindle Unlimited
Formato: Ebook e cartaceo
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SINOSSI
«…Guardo un tramonto come questo, e quelle che forse per alcuni
sono macchie di colore che sporcano l’azzurro del cielo e il blu dell’oceano,
per me sono pennellate, sfumature di colori mischiati insieme
fino a trovare la tonalità desiderata, per nascondere il bianco
di un foglio immacolato con uno sfogo di creatività…»
La vita è una continua sfida per Jackson Hale, a cui il destino non ha smesso di distribuire carte impreviste, e anche ora che tutto sembra scorrere per il meglio, l’impensato è dietro l’angolo.
Tamara, giovane e ingenua ragazza di San Francisco, ferita dalla perdita della madre e dalla distanza emotiva creata dal padre dopo quella tragedia, non è preparata a gestire rivelazioni inaspettate che la travolgono all’improvviso.
Non bastano i buoni sentimenti provati per Ian, a salvarla dal baratro, perché anche il suo comportamento ambiguo alimenta la sofferenza di sentirsi privata delle verità che riguardano la sua famiglia.
Toccherà a Jackson provare ad aiutarla a rialzarsi da quel fondo, che lui stesso ha toccato, a causa delle sue debolezze.
Ma, cosa lega Jackson a Tamara?
Quali altri segreti sono celati in un passato che nessuno sembra voler raccontare loro? E cosa nasconde il suo amico Nicholas, ogni giorno sempre più distante e chiuso in se stesso?
Vecchi e nuovi personaggi saranno i protagonisti di questo secondo capitolo della serie All In, dove segreti e inganni verranno svelati, incrinando legami indissolubili, perché il destino non ha smesso di giocare con Jackson e altre insidie lo aspettano.

Ciao peccatrici, oggi sono qua per parlare del secondo volume di All In… Inutile dirvi che questo romanzo mi ha rapita e rivoltato come un calzino. Posso fare i complimenti a Rossella, questo romanzo ha superato nettamente il primo, non che non sia stato bello, ma questo mi ha proprio fatta soffrire. Jackson che nel primo libro era vittima della sua dipendenza in questo volume scopriremo un personaggio del tutto diverso, sempre lui, ma più grintoso, con la voglia di combattere e lasciarsi il passato alle spalle. Tamara una ragazza spezzata, rotta dalle bugie della sua famiglia, da una madre che credeva un idolo. Si butta un un circolo vizioso fatto di pericoli, ma non si renderà conto di essersi cacciata nei guai, finché non troverà nessuna via d’uscita. Nicholas… Oddio che devo dire di lui?!? Io amooo questo personaggio, sono persa di lui fin dal primo romanzo. La sua sofferenza è quella del lettore, il suo passato è una vera tortura che lo porterà a una decisione davvero estrema! Amo il rapporto che ha con Jax, due amici davvero con la A maiuscola, la loro complicità sarà compromessa, ma da cosa? E Tamara riuscirà ad uscire illesa dai guai in qui si è cacciata? Dovete leggerlo per scoprirlo! Non ve ne pentirete.
Baci, baci la vostra Lisa.

Ian ordina per entrambi, non so bene cosa, so solo che è un bicchiere a stelo, che si allarga verso l’alto, ed è riempito da un liquido blu intenso, dal profumo divino, che ricorda il mare o un cielo estivo, e decorato con una fragola. Il suo sapore però non è affatto delicato come l’immagine che ne dà. È molto forte e il sorso che mi bagna il palato mi fa rabbrividire in una smorfia di disgusto. Mi costringo a ingoiarlo, percependo la sua discesa infuocata attraverso l’esofago. Ian ride divertito dalla mia espressione per poi imitarmi, ma deglutendolo come se bevesse acqua. Il retrogusto che lascia in bocca, appena il fuoco si estingue, non è affatto male. Questo mi spinge a prenderne un altro sorso e un altro ancora. Il bicchiere si svuota, molto prima di quanto mi aspettassi. Con la testa leggera seguo Ian in pista, dove ci scateniamo al ritmo della musica tecno. Mi aggrappo a lui, la testa mi gira, di certo per il forte cocktail appena bevuto, ma pian piano la sensazione sgradevole di poter finire a terra da un momento all’altro passa e riesco a divertirmi con la testa sgombra di pensieri. Mi bacia, trattenendomi a sé. Il mio stato di ebrezza amplifica le sensazioni che mi sta donando. Apro gli occhi e mi scontro con due iridi che mi fissano in un modo che mi fa infiammare il sangue nelle vene. Il suo braccio mi aggancia in vita attirandomi a lui e le sue labbra sono di nuovo sulle mie. È così bello baciarlo. Non smetterei mai. Il cuore pompa nel petto, la pelle diventa sensibile e mi ritrovo a tremare quando il suo alito caldo mi sfiora l’orecchio e il suo ordine, «voltati», cancella ogni pensiero razionale.
«Ti accompagno, se vuoi, ma non parlerò con nessuno, Jax. Tantomeno con Katia.» Sospiro deluso. «Beh, in effetti, non mi aspettavo niente di diverso. Anche se continuo a sperare che un giorno ti fiderai abbastanza di me da dirmi cosa ti fa soffrire.» Mi mordo la lingua, mi ero ripromesso di trattenermi, ma è così indisponente e…lontano che, la paura di perderlo, di veder scomparire ciò che ci unisce, è sempre più viscerale. È come osservare la scena finale di un film, in cui l’ultima immagine inizia a sfocarsi e scomparire dallo schermo fino a che questo rimane nero e poi scorrono i titoli di coda. È questa la sensazione che ho ogni volta che parlo con lui e mi sento soffocare. Non voglio nemmeno pensare che siamo arrivati ai titoli di coda. Apre la bocca per ribattere, ma poi non lo fa. Il suo sguardo si perde sull’oceano e quando lo riporta verso di me, la sua espressione è di nuovo distante. «Ci vediamo domani. Da buon amico ti salverò dalla tortura dello shopping» sorride, ma il suo congedo fa male. È solo un modo gentile di dirmi di levarmi dalle palle e non rompere. È solo un modo educato di dirmi che io non sono all’altezza dei suoi segreti. È solo un modo cortese con cui pugnalarmi al cuore, mentre mi sorride. «Grazie» sospiro, e me ne vado.
Mi accascio a terra, stanca per lo sforzo fisico e con l’animo macchiato dalla scoperta dei peccati di mia madre. Parole, frasi, interi paragrafi di ciò che ho letto nel suo fascicolo, mi riempiono la testa e fanno un male impossibile da spiegare. Mi sento andare in pezzi, esattamente come lo è la mia camera, allo stesso modo in cui sembra che stia accadendo alla mia vita. Con la schiena appoggiata al letto, seduta tra i frammenti della mia esistenza, mi stringo le ginocchia al petto e lascio che le lacrime fluiscano, che la disperazione mi avvolga in un abbraccio soffocante che mi fa contrarre i polmoni. La rabbia è diventata angoscia e il desiderio di quel gesto affettuoso è talmente feroce da darmi la sensazione che il cuore mi si stia spaccando a metà.
«Davvero questo ti aiuta?» «Sì, mi aggrappo alle persone a cui voglio bene. Mi appoggio anche a Katia, la chiamo e le dico tutto quello che in quel momento mi passa per la testa. Ho passato l’adolescenza a ferire mio padre, quando lui cercava solo di essere il miglior genitore possibile. Non mi perdonerò mai per questo, sono arrivato a fare del male alle persone che amo e porterò sempre dentro di me questo senso di colpa. Quindi, mi impegno al massimo per non deluderle più. Anche tu troverai il modo di combattere la voglia quando cercherà di dominarti, loro ti aiuteranno a farlo.»