RECENSIONE IL PRINCIPE VIRTUOSO IL MATRIMONIO DI LINA GUIDETTI

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Genere: fantasy romance
Pagine 490
Autrice: Giudetti Lina
Titolo: il principe virtuoso- il matrimonio
Secondo volume della trilogia
Uscita il 22 aprile
Prezzo 2.99
piattaforma: amazon e kindle unlimited

Sinossi:
Dopo aver rapito Jamina, Tristan è intenzionato a tenerla con sé e a pianificare la vendetta contro gli Azlemiti e il loro re. Aiden è disposto a tutto pur di poter ritrovare l’amore della sua vita.
Fra complotti, intrighi, insidie e un pizzico di fantasy, la storia d’amore fra Jamina e Aiden continua in questo secondo capitolo della trilogia.
“Mi è bastato un attimo per innamorarmi di te, ma non mi basterà l’eternità per continuare ad amarti”

Biografia autrice: Lina Giudetti è nata a Taranto sotto il segno del leone. È una donna riservata e sognatrice. Adora leggere e scrive per passione e diletto. In particolare, è appassionata di mitologia, di religione e storia, ma anche di horror, fantasy e romance, elemento o genere che inserisce in quasi tutti i suoi libri. Il suo primo libro lo scrisse a mano a quattordici anni, quando gli eBooks ancora non esistevano, ma non lo pubblicò mai. Pubblicò per la prima volta una sua opera, “Anime Eterne”, nel 2003, con una casa editrice della sua città. Era l’epoca preeBooks e quindi, a quei tempi, il romanzo venne distribuito solo in formato cartaceo in tutte le librerie della sua città

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Ciao peccatrici sono qui a parlarvi del secondo capitolo del principe virtuoso.
Abbiamo lasciato la nostra Jamina nelle mani del temuto pirata Tristan e sicuramente il suo viaggio non sarà piacevole.
Questo romanzo mi ha rapita e non vedo l’ora che esca il terzo per sapere finalmente i risvolti finali di questa storia…
Un mondo tutto da scoprire magico e fatato, mi ha fatto proprio capire perché amo i Fantasy, per il trasporto che ti danno, per le emozioni che puoi vivere pagina dopo pagina.
Che dire un mix di colpi di scena che ti fanno trattenere il fiato per tutto il romanzo. Amo e odio i personaggi di questa storia, Aiden e Jamina sono ovviamente i miei preferiti, due anime affini che cercano in tutti i modi di sconfiggere il male. Poi abbiamo il Re Simus, la matrigna Mona, il fratello Ivor personaggi sottostanti, ma di uno spessore unico. Un turbine di emozioni contrastanti ti perseguitano per tutto il romanzo e fino alla fine speri che non finisca, proprio perché speri di aver il seguito subito dopo. Insomma coinvolgente e sconvolgente. Un romanzo da leggere e sicuramente da capire.
Baci, baci la vostra Lisa.

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«Amore mio!» esclamò alla fine Jamina, lasciandosi andare anche lei a un pianto liberatorio. «Oh, Aiden, temevo che non ti avrei rivisto mai più.» Si sostenne a lui con le poche forze che aveva. «Temevo che sarei morta qui, da sola.» Il principe la scostò solo per guardarla di nuovo negli occhi. «Oh no, tesoro, cosa dici? Io non ti avrei mai abbandonata, mai! Pensavi forse che non sarei venuto a cercarti?» «Io…non sapevo in che modo avresti potuto farlo.» Aiden sospirò, chiuse gli occhi per un istante e la tirò ancora verso di sé, facendole appoggiare il viso sul proprio petto. «Jamina, tu sei la mia vita» dichiarò. «E non c’è luogo dove non verrei a cercarti. Attraverserei l’inferno per te.» La fanciulla continuò a piangere incredula di essere di nuovo tra le braccia dell’uomo che amava. «Amore, dobbiamo andare via» annunciò lui, liberandole con premura la fronte dalle ciocche sudate. «Avremo tanto tempo per parlare, ma adesso è importante lasciare questo posto.» Le mise un braccio dietro la schiena e l’altro intorno a un fianco. «Ce la fai a reggerti a me?» chiese con voce dolce e Jamina annuì. Seppur debole e tremante, gli allacciò le braccia al collo e, quando il principe la sollevò, lei si aggrappò a lui con possesso appoggiando di nuovo il viso contro il suo petto. Chiuse gli occhi e, per la prima volta, dopo i terribili giorni che aveva vissuto con i pirati, si sentì al sicuro.

Jamina lo scostò solo per guardarlo negli occhi. «Certo che ti voglio» replicò. «Perché ne dubiti?» Il volto del principe si fece crucciato mentre ripensava a ciò che aveva rinunciato per poter avere una nave. «Perdonami, non so cosa sto dicendo.» Sospirò. «Sono ancora scosso per tutto quello che è accaduto.» La fissò con intensità, poi le accarezzò una guancia. «Ma sono felice di averti ritrovata.» «Ero disperata, non volevo rimanere in quella terra e quando ho cercato di fuggire, non ci sono riuscita. Tristan mi ha ritrovata e, per punirmi, mi ha rinchiusa in quell’edificio orrendo.» Aiden le asciugò le lacrime e continuò ad accarezzarla. «Non piangere, è tutto finito» la tranquillizzò mentre il suo viso si rabbuiava. «Jamina» la fissò a lungo perplesso ed esitante, «che cosa ti ha fatto quel pirata?» Quella domanda così diretta la intimidì. Non se la sentiva di parlare delle molestie subite. «Ti ha fatto del male?» Il principe studiò a lungo il suo volto. «Ti ha violentata?» chiese con voce più bassa. Jamina ansimò boccheggiando piano. Fu quasi sul punto di rivelargli la verità, ma non ci riuscì. Il guizzo di tristezza e frustrazione che attraversò gli occhi di lui, la bloccò e inibì. «Ti prego, rispondimi» insistette il giovane, prendendole il volto tra le mani. «Io…»

«Aiden, attento!» esclamò lei. «Stai bene?» «Mi gira la testa.» «Non avresti dovuto mandare via la mia serva.» «Non dire sciocchezze! Credi sul serio che abbia bisogno di aiuto per spogliare mia moglie?» La fanciulla chiuse per alcuni istanti gli occhi, assaporando la dolcezza dell’ultima parola riferita al nuovo ruolo che ora rivestiva nella vita dell’uomo che amava. Moglie…stentava ancora a credere di averlo sposato. Le sembrava un sogno. «Non essere orgoglioso!» scherzò dopo. «Sei stanco e un po’brillo stasera e lei sarebbe stata utile.» «Non è orgoglio il mio. Una volta mi hai detto che ti piace sentire le mie mani sul tuo corpo mentre ti spogliano…» la fissò sensuale e impudente, «perciò ora mettiti a sedere sul letto» le ordinò. «Voglio toglierti ogni indumento di dosso e tenerti nuda accanto a me per tutta la notte.» Jamina avvampò eccitandosi. Fece come le aveva chiesto, ma quando lui iniziò a liberarle i capelli dai fermargli e i nastri di seta, avvertì di colpo una forte nausea. «Oh cielo, Aiden fermati!» lo sollecitò. «Che cosa c’è?» «Mi sento male…devo vomitare» Il principe increspò le sopracciglia e le labbra. «Devi aver mangiato troppo stasera» commentò, ma la fanciulla neanche lo ascoltò, raggiungendo di corsa la finestra. Senza riuscire più a contenersi, cominciò a vomitare lì sotto. Aiden saltò giù dal letto e si avvicinò. La sostenne per evitare che perdesse l’equilibrio e quando ebbe finito, le asciugò il viso e le labbra con un panno pulito, poi la sollevò di nuovo in braccio e la riportò sul letto. «Tesoro, come ti senti?» le chiese accorgendosi che aveva il respiro accelerato e gli occhi chiusi. «Male, ho freddo.» Tremava e lui la avvolse tra le sue braccia per riscaldarla. La strinse forte a sé, sperando che si sentisse meglio presto.

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