RECENSIONE INK – UNA STORIA D’AMORE TRA LA SETTIMA E LA MAIN DI ELIZABETH HUNTER

9 Mag, 2020

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Titolo: Ink – Una storia d’amore tra la Settima e la Main
Autore: Elizabeth Hunter
Serie: Amori tra la Settima e la Main #1
Genere: Contemporary Romance
Data di uscita: 28 aprile 2020
Traduzione: Alice Arcoleo
Cover: Angelice
TRAMA
Emmie Elliot non aveva in programma di rimettere piede a Metlin, in California, e di sicuro non pensava di restarci. Era tornata nella sua città natale con una missione: vendere l’edificio che ospitava la libreria di sua nonna, prima di andare avanti con la sua vita.
Tuttavia, le cose non vanno sempre secondo i piani e, quando Emmie cambia idea, decidendo di riaprire il negozio, serve qualcosa che attiri l’attenzione. Lei ha bisogno di una strategia e di… Ox?
Miles Oxford non è il tipo a cui piacciono le proprietarie di librerie dal carattere riservato. È un tatuatore senza un negozio in cui lavorare e l’ultima cosa che desidera, dopo la fine di una relazione disastrosa, è frequentare qualcuna. Per Ox non bisogna mai mischiare lavoro e piacere, ma, dato che non prova alcun interesse per quella ragazza carina che gli ha fatto una proposta d’affari audace, è sicuro che non si ritroverà in situazioni imbarazzanti e complicate… giusto?
Lei “vende inchiostro”. Lui lo usa per tatuare. Insolito? Sì. Tuttavia, una libreria/negozio di tatuaggi potrebbe essere il biglietto vincente per arrivare a ottenere quel successo che entrambi desiderano. A condizione che ci si concentri sugli affari.
Soltanto sugli affari.

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Eccomi peccatrici, vi parlerò della mia ultima lettura. Premessa: non ho mai letto i libri della Hope Edizioni, oggi me ne pento amaramente di non averlo fatto prima! Questo libro mi ha tolto il fiato! Emmie mi sembra una ragazza che ha bisogno di avere il controllo di tutto, non si può permettere distrazioni, ora che ha deciso di investire sulla libreria di sua nonna. Il problema è come e da dove iniziare, qua parte la sua crociata, perché incontra Miles, ovvero Ox. Il loro primo incontro sarà esilerante e tra i due si instaura un legame… Ma non è assolutamente il rapporto che loro speravano. Diventeranno soci dell’Ink. Ci sarà una sola condizione, non si deve mischiare lavoro e piacere. Questa regola la imporrà proprio Ox che se ne pentirà amaramente, perché non può sapere che dietro l’animo solitario di Emmie, si nasconde una ragazza semplice, genuina e sexy. Il problema sarà proprio tenere a bada questa loro passione sfrenata. Si mangiano con gli occhi, i loro sguardi sono magnetici, ma nessuno dei due ammette che sono due bombe pronte ad esplodere. La tenacia si Emmie è invidiabile, diciamoci la verità chi avrebbe resistito al fascino di Ox? Ho adorato il personaggio femminile una donna sempre pronta a buttarsi in nuove esperienze, ma fragile e delicata come una rosa, sempre pronta a “dare di matto”. Miles è Miles, Un tatuatore con i contro cazzi, dolce e sexy da far male… come si fa a non cedere a un uomo così?!? Un personaggio carico di testosterone, con tatuaggi tutti da ammirare, toccare.
Come dice la trama, devono concentrarsi solo sugli affari… Sarà possibile?! Cosa succederà quando la loro attività prenderà vita?! Ahhh peccatrici, dovete leggerlo per scoprirlo.
Baci, baci la vostra Lisa.
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Emmie si sforzò di non scoppiare a ridere. «Suppongo che non ci sarà un’altra riappacificazione, eh?» «No.» Si lasciò sfuggire una risata amara e lanciò una felpa nella scatola. «Non sono adatto per certi drammi… scusa, come ti chiami?» «Emmie.»«Io sono Ox. Miles Oxford, ma tutti mi chiamano Ox. Sei un’amica di Daisy, giusto?»
«Sei un artista. Intendo un artista originale.» «Faccio parecchi lavori personalizzati. Che…» «La gente adora i tatuaggi.» Emmie sollevò le braccia. «Sto dicendo che le persone che conosco –le persone che amano la lettura –amano anche i tatuaggi.» Ox fissò le sue braccia nude. «Tatuaggi sui libri?» «Ogni genere di tatuaggio.» Assottigliò lo sguardo. «Fai sul serio?» Emmie annuì. «Libri e tatuaggi. Pensaci.» «Ci sto pensando. È…insolito.» «Ma perché no? Gli appassionati di lettura adorano i tatuaggi. Chi dice che gli amanti dei tatuaggi non apprezzino i libri?» L’espressione accigliata di Ox sembrò non mutare. «Non credo che tu abbia le idee chiare.» «Perché no?» Alzò una mano e poi sollevò l’indice. «Il primo motivo? Il rumore. I negozi di tatuaggi sono rumorosi.» «Ma soprattutto la sera, quando le librerie sono chiuse. Sempre che non ci sia un evento come un firmacopie o un club del libro, però possiamo trovare una soluzione. Diamine, potremmo anche organizzare una festa per un club del libro con tanto di tatuaggi.» Ox chiuse gli occhi e serrò le labbra. «Teniamo da parte quest’idea, per il momento. Secondo, gli studi di tatuaggi hanno una montagna di norme sanitarie da seguire. Sei pronta per tutto questo? Ho bisogno di un ambiente asettico, e non vedo lavabi o banconi…» «Li metteremo perché serviremo del caffè e, a volte, anche del cibo. Non lo venderemo, ma solamente per eventi e roba simile, quindi volevo dei banconi perché è più pratico. Inoltre, i pavimenti sono in parquet. Possiamo aggiungere dei banconi adatti per la tua attività. In effetti…» Emmie andò verso il bancone e indicò con un braccio. «Questa sarà la zona per il caffè e per rilassarsi. La bacheca. Una zona perfetta per i firmacopie e roba simile.» Si diresse verso sinistra. «La libreria è chiaramente da questa parte.» Si spostò al centro del negozio e allargò le braccia. «Possiamo condividere il salottino. Divano. Sedie, tavolino. Un posto per aspettare in relax.» Si avvicinò alla zona vuota. «Negozio di tatuaggi. Qui ci saranno degli scaffali bassi che delimiteranno i due spazi. Magari con delle graphic novel, libri polizieschi, dell’orrore o fantascientifici. Qualunque cosa tu riterrai indicata per attirare la clientela. Potrebbero acquistare un libro da leggere in attesa del loro appuntamento con te.»
«Devo parlarne con mia madre e mia sorella» rispose Ox. «La nostra famiglia ha un ranch, e lavorare in proprio mi porterebbe via più tempo che lavorare per qualcun altro.» Emmie annuì. «Mi sembra giusto e lo capisco.» «E, Emmie, ho una condizione» le disse. «Cioè?» Si alzò e camminò verso di lei, appoggiandole entrambe le mani sulle spalle. «Devi capire che –dato che in passato ho avuto troppi problemi per questo motivo –se lo faremo, se avvieremo quest’attività insieme…» Posò le mani sopra le sue. «Che cosa?» «Devi promettermi che non avremo mai una storia.»
Si trovava su una scala bassa, mentre spolverava a tempo di musica, quando sentì una folata d’aria sfiorarle la schiena. Non appena si voltò, per poco non cadde per lo shock, ma le braccia di Ox le circondarono i fianchi. «Scusa! Ho notato il tuo tatuaggio e…» «Hai pensato che non fosse un problema sollevarmi la maglietta per dare un’occhiata?» Lo guardò in cagnesco. «Merda.» Restò a bocca aperta e indietreggiò. «No. Scusa. Ti ho chiamato un paio di volte, ma non mi hai sentito, così mi sono avvicinato e…ho soltanto visto…non avrei dovuto. L’ha fatto Spider?» «Non va bene» rispose, il viso paonazzo. «Per niente.» «Hai ragione.» Si passò una mano sulla faccia. «Ero curioso, ma avrei dovuto chiedertelo.» «È personale» rispose. «E non è finito.» Ox serrò le labbra. «Hai ragione, e mi dispiace. Sono rimasto sorpreso e colpito dal disegno, ma non è una scusa. Mi perdonerai?» Emmie notò un’espressione davvero dispiaciuta nei suoi occhi. «D’accordo. Sì. Ti perdono. Non farlo mai più.» «Te lo giuro. Avrei dovuto immaginarlo. Le persone toccano sempre il mio e non mi piace.» «Esatto.» Gli fissò il petto. «Ti toglierai la maglietta, allora? Anch’io sono curiosa di vedere i tuoi tatuaggi» Ox sollevò la maglietta. «Certo, che cosa vuoi vedere?» Emmie si coprì gli occhi, anche se riuscì a sbirciare una montagna di muscoli e un tatuaggio molto articolato. «Stavo scherzando!» «Lo hai chiesto tu.» Allargò le dita, sicura che il suo viso fosse rosso come un peperone. «Non dicevo sul serio.»

Scheda Tecnica

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