Titolo: Gioco sporco
Autore: Chiara Casalini
Editore: Self-publishing
Genere: Criminal psicologico
Data pubblicazione: 13/12/2020
Pagine: 50
Serie: Racconto prequel di “La casa di incubi e stelle” e “Nika. La schiavitù del silenzio”.
Formato: Ebook e cartaceo
Prezzo ebook: € 0,89
Prezzo cartaceo: € 6,90
Link Amazon: https://www.amazon.it/dp/B08PSKV9KL
Trama:
Nika e il Ronin, una cantante e un criminale. La musica li porta a incontrarsi e il sesso occasionale diventa un gioco.
Nika è stata spezzata dalla vita e in lui vede l’occasione per imparare qualcosa e liberarsi dai demoni del passato, nonostante il pericolo. Il Ronin trova in lei la preda perfetta, un’anima che non vuole piegarsi. È una sfida che rompe la noia e gli permette di fare ciò che più lo diverte: entrare nella mente altrui per manipolarla e soggiogarla.
Quanto sapranno giocare sporco per i propri scopi?
Disclaimer: Il racconto è un prequel di “La casa di incubi e stelle” e “Nika. La schiavitù del silenzio”. Contiene scene e linguaggio espliciti, per cui la lettura è consigliata a un pubblico adulto e consapevole.
Biografia
Chiara Casalini lavora come grafica e writing mentor. In passato, ha fondato una band metal di cui è stata voce e songwriter, i Wild Angel (1998-2013). Nel 2012, ha pubblicato con Loquendo Editrice “Scarlet – Morire per vivere” e l’anno successivo “Scacco al re”, presentato a Lucca Comics & Games. Nel 2017 ha pubblicato in self-publishing “L’Ultima sfida”, capitolo conclusivo della trilogia di Scarlet.
Parallelamente all’attività di scrittrice, condivide pensieri, poesie, riflessioni e stati d’animo attraverso il proprio blog, assieme alla recensione di libri, anime, ecc., dove sono presenti anche dei racconti improvvisati nati per gioco.
Cresciuta nell’ambito della stregheria locale contadina, a sedici anni ha iniziato un percorso nello studio dell’esoterismo. Nel 2005, è stata introdotta all’arte marziale tradizionale giapponese; nel 2011 ha ripreso gli studi sulla tradizione norrena-vichinga, delle rune e dello sciamanesimo-guerriero, di cui scrive su un sito dedicato (http://ulfhildr.altervista.org).
Pubblicazioni:
2012 – Scarlet – Morire per vivere, ℗ Loquendo Editrice;
2013 – Scacco al re (Scarlet vol. 2), ℗ Loquendo Editrice;
2015 – Parole nella Notte (poesie), ℗ Self-publishing;
2017 – Respiro Energetico, ℗ Self-publishing;
2017 – La favola (flash story), ℗ Self-publishing;
2017 – L’Ultima sfida (Scarlet vol. 3), ℗ Self-publishing;
2018 – Passione: Sangue e Cuore (poesie), ℗ Self-publishing;
2018 – Polvere di Stelle, racconto incluso nell’antologia a scopo benefico “Cuori fra le righe”;
2018 – Cuore di Lupo, ℗ Astro Edizioni;
2019 – Scarlet’ Saga – Trilogia completa, ℗ Self-publishing;
2019 – Nika – La schiavitù del silenzio, ℗ DZ Edizioni;
2020 – La casa di incubi e stelle, ℗ Self-publishing.
Contatti:
Sito: www.chiaracasalini.it
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/chiaracasalini.sig
Instagram: https://www.instagram.com/chiarasigridhr
In questo racconto di poco più di quaranta pagine, Chiara ha voluto raccontare di un incontro particolare tra il Ronin, già incontrato in “La casa di incubi e stelle”, e Nika, la voce dei Midcrime, conosciuta nel romanzo “Nika, la schiavitù del silenzio”.
Il loro rapporto non è facile da digerire. Da una parte il Ron, personaggio difficile, dalla mente contorta e pazzoide, che vince sempre in ogni cosa che fa. Dall’altra Nika, all’apparenza dura, senza peli sulla lingua, ma la cui corazza racchiude una fragilità dovuta a un particolare episodio avvenuto nella sua vita.
Che ci fa una come lei con uno come il Ron? Fin dove è disposta a spingersi per migliorare la sua situazione, per non essere più schiacciata dalla paura?
Chiara alterna i POV dei due protagonisti, e lo fa in modo eccellente. Ho trovato quelli di Nika molto fluidi, pieni di pathos e di emozioni. Quelli di Ron sono più complicati, scorrono in modo diverso ma qui si evince la personalità sociopatica e anafettiva del personaggio. Il Ron pensa in modo essenziale, niente che vada oltre le righe, e Chiara è riuscita perfettamente nella sua missione. Non di farti odiare il personaggio – perché diciamocelo chiaramente: il Ronin non si può odiare – quanto di provare un fortissimo formicolio alla mano, la stessa che vorreste si abbattesse con prepotenza sulla sua faccia.
Voto 4. E attendo il cartaceo!