
Titolo : LEZIONI DI ITALIANO
Serie O’Connor Family Vol.2
Autore : A.S.KELLY
Data di Uscita : 5 Marzo 2021
Lunghezza : 484 pagine
Trama :
Daniel Marino è l’amico ideale. Sincero, gentile, disponibile. Un bravo ragazzo. Una persona su cui puoi sempre contare.
Peccato che a lui questo ruolo inizi a stare stretto, soprattutto ora che ha conosciuto lei, la ragazza che gli ha rubato notti e respiri.
Jamie O’Connor non ne vuole sapere dei ragazzi, soprattutto se giocano a rugby. E più di ogni altra cosa, non ne vuole sapere dell’amore. Non ha tempo per queste cose e non ha nessuna voglia di farsi spezzare il cuore.
Jamie ha subito messo in chiaro le cose con quello strano ragazzo che sembra sbucare ovunque e che sembra avere sempre la soluzione per tutti i suoi problemi. Ha accettato il suo aiuto e il fatto che voglia esserle amico, ma per lei non ci sarà mai nulla di più.
E non tornerà sulla sua decisione.
Peccato che Daniel nella friend-zone non ci voglia proprio stare. Non questa volta. Non quando sembra aver trovato la sfida della sua vita.
Daniel è un giocatore, non è abituato a mollare. È pronto a battersi per la vittoria e ha intenzione di continuare a farlo, contro ogni pronostico, fino all’ultimo secondo di gioco.
Daniel ha deciso: non vuole più essere il personaggio secondario delle storie altrui.
Vuole la sua occasione.
Vuole essere il protagonista nel cuore di Jamie e per farlo è disposto a tutto, anche a sporcarsi un po’ le mani e a dare un piccolo aiuto al fato.

Bentrovate Peccatrici..oggi vi ri-porto in quella che per me è “casa”..già..torniamo dalla mia famiglia preferita, gli O’Connor 🥰
Ne è passato di tempo da quando li ho conosciuti, i fratelli O’Connor erano poco più che ragazzi, ora invece sono uomini e padri di famiglia..avevamo già fatto un salto temporale nel primo volume di questa nuova serie, Half Time.
In questo nuovo libro A.S.Kelly ci parla di Jamie, primogenita di Ian e Riley ve la ricordate?!? Si, esatto quella che ha lo stesso nome dello zio 🥰
Jamie è un’adolescente schiva, senza interessi e senza più obbiettivi: se non quello di nascondersi.
Ma Jamie un obbiettivo ce l’aveva, fin da piccola, ma le è stato strappato dalla cattiveria della gente..e da allora è cambiato tutto, incluso il rapporto con la sua famiglia; una famiglia che sappiamo essere “molto presente e molto impegnativa” ma anche di quelle che ne ha viste tante e nonostante tutto dopo tanti anni sono ancora uniti e pronti a sostenersi l’uno con l’altro.
Per uno strano scherzo del destino incontra Daniel, e se per lui sarà una gran bella “botta al cuore” per lei sarà solo una gran bella botta..in testa 😆
Daniel è italiano, è un giocatore di rugby (strano il destino non trovate?!?🙃) ed è arrivato a Dublino..perché non aveva altra scelta. Non si può dire che abbia una vita facile nemmeno lui, in un paese straniero, uno zio acquisito è tutto ciò che può definire famiglia, e questo “accento straniero” che lo accompagna e lo fa sentire ancora un pesce fuor d’acqua.
Jamie cercherà di tenere a distanza Daniel fin da subito, ma lui troverà il modo per passare un pò di tempo con lei aiutandola in qualcosa di cui ha veramente bisogno 😏
E tra una lezione di italiano, un giro in moto e un tiramisù..che dite?!? Riuscirà la piccola di casa O’Connor a non cedere al fascino italiano?!? 😏
Il Boss è tornato peccatrici, con un’altra storia che vi farà soffrire, ma che amerete se come amate la sua penna e le vicende di questa famiglia.
La storia di Jamie è tosta, lo si capisce fin da subito, ma non potete immaginare quanto fino a quando non arriverete alle ultime pagine del libro; come vi dicevo prima Jamie aveva un sogno al quale ha dovuto rinunciare non a causa sua, e non c’è niente di peggio che lasciar decidere gli altri al posto nostro. La vedremo crescere attraverso queste pagine, troveremo il sostegno della famiglia che ancora una volta avrà un ruolo fondamentale e vedremo nascere un amore, che Jamie proverà a combattere con tutta se stessa..ma volete mettere la testardaggine di un italiano… 🤭
Quando vi dicevo che ritroveremo tutta la famiglia al gran completo non scherzavo, zii, zie, cugini e la dolcissima nonna, ma ritroveremo soprattutto Ian nella versione papà ex giocatore “pronto a rompere ossa” 😁 ma anche in quella dolcissima che solo chi ha una storia come lui alle spalle può essere ❤️ non che mamma Riley sia da meno eh, per non parlare dello zio Jamie pronto a coprire le scappatelle della nipote 😊 si ok lo sapete già, li adoro tutti dal primo all’ultimo 🤷 ma vi dico che il discorso di Ian quando ha capito di non aver protetto abbastanza la sua bambina mi ha sciolto ❤️
Ho sempre paura di dirvi troppo con i suoi libri, perché adoro leggerli e poi raccontarveli perché vorrei veramente che Vi arrivassero come arrivano a me.
Quindi, se posso darvi un ultimo consiglio, fate come me.. preparatevi un bel tiramisù e godetevi questa lettura che “parla anche un pò di noi” 🥰
La sabi_peccatrice


È normale che il fatto che lei non si fidi per niente di me mi intrighi così tanto? Come se non bastassero le sue labbra che si piegano appena all’insù ma che non vanno oltre per non darmi soddisfazioni, o il modo in cui il suo sguardo si concentra sul mio per capire se mento o se sono sincero, per non parlare del modo in cui qualcosa accelera innaturalmente nel mio petto quando si sofferma per più di pochi secondi con i suoi occhi nei miei.
Fa un passo verso di me e si solleva sulle punte, le vado subito incontro, mentre le sue mani si posano sul mio petto e le sue labbra sfiorano la mia guancia. Dura un solo istante, troppo poco davvero, ma meglio di niente. Sono uno che si accontenta. Si allontana lentamente camminando all’indietro, poi si volta e si avvicina alla porta. Io attendo, con il respiro in gola e con il cuore che non ce la fa a rallentare non so neanche io cosa, ma poi Jamie si volta, appena, solo di profilo, per controllare che io sia ancora lì dove mi ha lasciato, e io capisco subito cosa stavo aspettando e capisco, anche, che forse, stavolta, non dovrei limitarmi a guardare mentre qualcuno segna la sua meta, forse stavolta dovrei provare anche io a correre per tutto il campo, da solo, palla stretta tra le mani e occhi fissi sul mio unico obiettivo.
I momenti che trascorro avvinghiata a lui sulla moto, sono quelli che preferisco. Non avrei mai immaginato che potesse piacermi e non avrei mai pensato che stringermi a lui potesse farmi sentire così elettrizzata e sottosopra, ma mi piace, è innegabile, come lo è il fatto che mi piaccia lui. Daniel mi aiuta a scendere e poi a sfilare il casco, i miei capelli come al solito in disordine e le sue dita che delicate li sistemano dietro le orecchie. Mi piace il suo gesto, mi piace che si preoccupi per me, che mi sfiori, piano, mentre sono dietro di lui, che si accerti che vada tutto bene ogni volta che si ferma a un semaforo per strada. Mi piace tutto quello che fa, tutto quello che è e inizia a piacermi anche cosa sono io quando sono con lui.
Sorrido alla sua richiesta e sorrido al bene che fa adesso la sua dolcezza, prima di sfiorare con le mie labbra le sue. Jamie le schiude appena, in attesa, e io le prendo tra le mie, una alla volta, delicato, lento, terrorizzato dalla tenerezza con cui mi sciolgo sulla sua bocca e da quella con cui lei mi accarezza i capelli. Le mordo con le mie, assaggiando con una lentezza sfinente il loro sapore, poi premo sulla sua bocca per qualche secondo, prima che lei mi lasci andare avanti, che mi lasci approfondire questo incontro folle di paure e di vita, prima che lei mi lasci entrare e che mi chieda di non mollare. Non mollo, Jamie. Non dopo questo.
“E lui…” “Lui mi ha aiutato a sistemare i pezzi. Non lo ha fatto al posto mio, non lo avrei mai voluto e lui non lo avrebbe mai fatto, perché sapeva che non era quello di cui avevo bisogno.” “E di cosa avevi bisogno?” “Nessuno ha bisogno di quel tipo di aiuto, di qualcuno che faccia le cose al posto nostro, che ci sproni o che ci inviti a fare qualcosa che ci fa paura. Quello di cui abbiamo bisogno, Jamie, è di qualcuno che resti, nonostante tutto. Di qualcuno che sia in grado di riconoscere la bellezza di ogni pezzo e che sia in grado di amarlo, così com’è, anche se sa che non tornerà mai al proprio posto.”
“Cosa devo fare con te, Jamie O’Connor?” “Non dovresti mollare.” Sorrido tra i suoi capelli. “Per favore, non farlo.” Si stacca da me, i suoi occhi sono lucidi e immensi. “Sono un disastro, Daniel.” “Non lo sei.” “Prima o poi te ne accorgerai e…” “E… Cosa?” Non lo dice, posso leggere le sue paure nei suoi occhi. “Io non vado da nessuna parte. Dovresti averlo capito, ormai, che sono uno che non molla, anche quando è sotto di venti punti e gli sono rimasti solo pochi minuti prima della fine. Io sono uno che lotta, Jamie, oltre il fischio, oltre la linea, oltre qualsiasi cosa.” “Metafore sul rugby?” Alzo le spalle. “Mi piacciono.” “A me piaci tu.” Ride scuotendo la testa. “Cosa ne dici, allora, Jamie O’Connor. Ci vieni via con me?” “Ci vengo, Daniel. Vengo ovunque con te.”