
Titolo: (Non) è sempre l’uomo sbagliato
Autore: Sofia Mancini
Casa editrice: Self Publishing
Genere: Commedia romantica
Pov: Doppio pov alternato
Data di uscita: 2 giugno 2022
Costo ebook: 1.99
TRAMA:
Stella ha 30 anni e vive in un monolocale a Torino con il suo gatto, Mr Grey. Lavora per una casa editrice e odia due cose: i bugiardi e le mezze verità.
Andrea, 33 anni, abita a Torino, ha una passione segreta e lavora per un giornale locale. Soprattutto, non sa che la sua vita presto verrà stravolta.
Complice un ristorante per single e degli amici insistenti, Stella e Andrea si ritroveranno a uscire insieme.
Si può non credere più nell’amore ma il destino non fa sconti neanche a due cuori disillusi.
La sincerità è alla base di tutto, ma i segreti di Andrea sono destinati a incrinare tutto.
Un rapporto d’amore può davvero affrontare ogni difficoltà?
Riuscire a riconquistare la fiducia di Stella dopo averla delusa e ferita non sarà facile.
Andrea capirà che la sincerità è il primo passo per non perdere chi si ama davvero.

Nuova pubblicazione per Sofia Mancini e come la stessa autrice scrive nei ringraziamenti, “(Non) è sempre l’uomo sbagliato” è un romanzo che segna un cambiamento, poiché risulta molto diverso rispetto ai suoi precedenti libri. In verità non sono ancora riuscita a leggerli tutti, ma se confrontato “A Dangerous Love”, la lettura attraverso la quale ho avuto il piacere di conoscere Sofia, posso confermare che esiste un’effettiva differenza.
In questo romanzo lo stile adottato dall’autrice, costituisce sicuramente una nota di merito a suo favore. Sofia ha saputo reinventarsi mettendosi in gioco in una veste completamente nuova. Attraverso le pagine è riuscita ad imprimere, soprattutto alla partenza, un ritmo incalzante e una scrittura ricca di quella nota fresca e gioiosa che in sinergia alla trama accattivante, sapientemente intervallata da diversi elementi dal retrogusto dolce- amaro, sa incuriosire ed incatenare il lettore fino alla fine del racconto.
La vena ironica di Sofia emergere nel raccontare in maniera simpatica e quasi comica, la vita caotica e piena di insidie che accomuna i due protagonisti, Andrea e Stella. Ad un primo esame appaiono molto simili ed in preda alle medesime frustrazioni, specialmente in ambito lavorativo. Le loro vite non sono per nulla semplici. Sono dei trentenni alla ricerca della felicità ma che si ritrovano a vivere stritolati in una quotidianità che lascia ben poco spazio alla soddisfazione e alla gratificazione, sia a livello personale sia materiale.
Sono entrambi amanti della lettura e della scrittura e questo loro amore per le parole e per il profumo della carta, è ciò che all’inizio li unisce. Andrea è un giornalista (ma non solo), che scrive articoli sottopagati e sottostimati, per un giornale della sua zona, mentre Stella lavora per una piccola casa editrice. Pur amando moltissimo il loro lavoro non riescono a svolgerlo nel migliore dei modi, in serenità e con la giusta predisposizione d’animo, a causa dei loro titolari o superiori che nei loro confronti, sanno compiere delle pessime azioni e tenere dei comportamenti assurdi, incomprensibili e totalmente privi di logica.
Ad Andrea vengono imposti articoli su ex vip quasi completamente sconosciti, per i quali è impossibile trovare fonti attendibili attraverso le quali documentarsi, per poter scrivere un pezzo interessante. Stella invece, è letteralmente vessata e schiavizzata dalla proprietaria della piccola casa editrice che, approfittando delle sue capacità ed abilità extra contratto, la sfrutta e la ricatta, tramite intimidazioni di fronte alle quali Stella, decide inizialmente di piegarsi, per non rischiare di perdere il lavoro in un settore che adora e che rappresenta da sempre, quel sogno intimamente accarezzato.
Entrambi sembrano all’inizio, quasi inconsapevoli delle loro reali capacità. Per sbarcare il lunario e forse per evitare di aggiungere altri problemi a quelli già esistenti, (soprattutto nel caso di Andrea), preferiscono abbassare la testa e tirare avanti, accettando le angherie di superiori che anziché apprezzare e gratificare le loro indubbie e comprovate capacità, si divertono a massacrarli, per farli soccombere sotto il peso del giudizio e della cattiveria. E’ come se, nel tentativo di brillare maggiormente, volessero spegnere la luce di chi veramente spicca e possiede l’effettiva capacità di metterli in ombra.
La loro vita lavorativa offre uno spaccato di realismo che forse troppo spesso somiglia a ciò che succede nella società attuale. Non è una novità certo, ma è oramai una consuetudine constatare che chi ha talento non riesce a risalire la china, vittima di una meritocrazia inesistente che troppo spesso soccombe di fronte al clientelismo, il favoritismo, il nepotismo, parametri sui quali ahimè, ogni cosa che ci circonda sembra affondare le radici.
L’atteggiamento iniziale dei due protagonisti, è quello tipico di chi si è dato per vinto già in partenza. Di quelle persone talmente sfiduciate da non riuscire più a credere in se stesse e nella possibilità di poter avere un futuro diverso. E’ il comportamento di chi, schiacciato e stritolato tra le spire di una quotidianità troppo piena di insoddisfatte ore di lavoro e vuota, al contrario di quelle appaganti e spensierate di svago, ha perso quella lucidità mentale indispensabile per riuscire a fare chiarezza e focalizzarsi per vedere in che direzione sta andando la propria vita. Giorno dopo giorno, uno uguale all’altro, sempre di corsa nel rincorrere “ciò che deve essere fatto”, si finisce con il trascurare il “ciò che si desidera fare”. Ecco che Stella ed Andrea, un po’ come molti di noi, finiscono con il diventare le vittime in questa spirale che li accalappia e li rinchiude in quel gorgo senza via d’uscita, che li obbliga ad adattarsi di fronte agli eventi, fino ad accettare anche l’inaccettabile.
La scelta tra il dovere e il piacere, in tutte le sue declinazioni, (sogno o realtà, desiderio o ragione, ecc.) è il conflitto davanti al quale ogni persona si trova a dover fare i conti. E’ un interrogativo che si fa spazio in ognuno di noi ma, per forza di cose, per tutta una serie di ragioni, è sempre il piacere a defilarsi di fronte al peso del dovere. Soffocati ed imprigionati in una quotidianità che appare davanti ai loro occhi, sempre più brutta, Andrea e Stella con stoica sopportazione tirano avanti per la loro strada….ma tranquille, non sarà sempre così! La loro porzione di cielo senza stelle, inizierà a rischiararsi e a brillare. Il loro incontro, così inconsueto, divertente ed originale, saprà rosicchiare poco per volta l’oscurità che sembra inizialmente averli inghiottiti, fino a quando una provvidenziale flashata di luce, colpendoli dritti al cuore, saprà regalare nuova linfa, entusiasmante brillantezza e folgorante colore alla loro intera esistenza.
Da quando si conoscono la loro vita inizia a cambiare. Nulla di più vero… anche a loro succede! Quando si incontra l’amore, il mondo viene filtrato attraverso degli occhiali dalle incredibili lenti di colore rosa. Tutto sembra più bello, più luminoso e facile! L’uno per l’altra diventa quell’oasi di pace nella quale ritrovarsi per allontanare dalla mente e dal cuore i tormenti del rispettivo tran-tran quotidiano, pieno di situazioni difficili e persone malvage che non perdono occasione per infastidirli. Andrea con la sua presenza sostiene Stella infondendole la forza che a volte sembra mancarle, mentre Stella contraccambia aiutando Andrea a superare i suoi momenti difficili.
Nel caso dei due protagonisti, anche se la loro storia ci mette diverso tempo per sbocciare, si rendono conto da subito che l’essere entrati l’uno nella vita dell’altro, ha migliorato ogni cosa. E’ quasi come se avessero acquisito una nuova sicurezza, una forza interiore e una visione d’insieme del tutto inedita, capace di regalare ad entrambi maggiore serenità. Tra loro inizia tutto con una bella amicizia, un’affinità di intenti che però lentamente si trasforma in un qualcosa di molto più profondo. Questo romanzo è “slow burn” (a combustione lenta), quindi tra Stella ed Andrea tutto avviene per gradi e, abituatevi all’idea. Non leggerete subito di ingestibili esplosioni di passione e brucianti momenti di estasi. Ci vuole tempo perché il loro rapporto si evolva in quelle tinte audaci dai risvolti carnali. Abbiate fede.
Per mesi si frequentano senza mai scambiarsi effusioni e neppure il numero di telefono, ma si contattano tramite i social. Sono consapevoli dell’elettricità che si scatena quando si sfiorano o sono vicini, così come si rendono conto di fare parte, l’uno della vita dell’altra, come se tra loro ci fosse quel legame importante che sa di destino, di incontro tra anime e di predestinazione. Sono degli amici speciali che però si piacciono, anche se nessuno ha ancora avuto il coraggio di fare il primo passo. E’ un approccio inconsueto, considerando che non sono più dei ragazzini, ma dei giovani trentenni, che però si ritrovano a fare i conti con esperienze del passato che ancora esercitano un loro peso.
È una scoperta della reciproca affinità che senza clamori serpeggia come sottofondo spandendosi nei cuori sorpresi, dove l’emozione suggerisce quanto tra loro sia un qualcosa di diverso e di tremendamente giusto! Non è un salto nel vuoto ma è un’abbandonarsi per gradi in un mare calmo ed appagante che ha il sapore della piena consapevolezza. Insieme Andrea e Stella sono quel tutto che andavano cercando. Tra loro avviene ogni cosa in maniera naturale e senza forzature. Andrea e Stella sono più simili di quanto sembrino, non solo per le esperienze lavorative, ma anche nei sentimenti. Scoraggiati dalle esperienze precedenti, quasi non osano sperare che le cose tra loro, possano veramente funzionare. In questo Stella è la più diffidente e tra i due, quella che nutre i maggiori timori che, per uno strano scherzo del destino o per mano della più crudele casualità, sembra trovare la conferma.
Come scritto all’inizio, la prima parte del romanzo risulta molto frizzante ed allegra, la seconda invece rallenta leggermente, perdendo un po’ dello smalto iniziale, per lasciare spazio ad una sfumatura più greve, come una leggera bruma che si spande tra le righe, in concomitanza con il cambiamento che segue la storia. Ad un certo punto infatti, assume una sfumatura più drammatica. E’ un cambio di passo che si accompagna all’evolversi dei fatti, che vede i due protagonisti intenti a superare incomprensioni e lacune che mettono a rischio il loro rapporto, colorandolo di tinte un po’ più cupe e sofferte. I momenti di tristezza e di abbandono, inevitabilmente, si ripercuotono anche sulla dinamicità e sulla leggerezza iniziale.
Secondo queste mie solite cavillose considerazioni, al di là di una superficiale analisi sulla freschezza d’insieme, sulla leggerezza della scrittura e sulla spensieratezza del racconto, il romanzo nasconde al di sotto della superficie, rispetto a quanto potrebbe inizialmente sembrare, intensi spunti di riflessione. La vena realistica, pur non togliendo respiro alla storia, regala maggiore intensità e spessore. Questo non vuol dire che non sia una lettura divertente e spassosa, assolutamente! Significa soltanto che, tra una risata, un sospiro, un’emozione e un moto di stizza, riesce anche ad infondere messaggi chiari riguardo al mondo che ci circonda, con i suoi meccanismi e i suoi innegabili chiari e scuri che, volenti o no, sono parte della vita di ognuno di noi, così come lo sono in quella di Andrea e Stella.
E’ un romanzo intimo ma allo stesso tempo roboante, rimbombante, risonante, tonante. E’ un inno alla speranza, al coraggio e alla fiducia nei confronti della vita. Se siamo pronti a metterci in gioco veramente, essa inaspettatamente può offrire degli sbocchi, delle evoluzioni e delle soluzioni, che forse nei momenti più bui e vuoti, neppure osiamo pensare, sognare e sperare. E’ un appello alle infinite possibilità che ognuno di noi possiede per rigenerarsi, per cambiare, per ribellarsi e buttarsi, sprezzanti ed audaci come non mai, alla ricerca della propria autentica e vera realizzazione. Via tutto ciò che non serve, ovvero la sfiducia, il pessimismo e il vittimismo. Ben venuta vita!
La verità è che gli incontri non sono mai casuali e ognuno interpreta il proprio ruolo in questo enorme palcoscenico chiamato vita. Stella ed Andrea sono una parte di me e anche una parte di voi. Sono i protagonisti di una meravigliosa storia, fatta di momenti difficili, attimi intensi, episodi tristi dai quali hanno saputo uscire per costruirsi il loro attimo infinito di gioiosa felicità. Buona lettura e buon viaggio in questa storia che sa di vita e di verità.
**COPIA DEL LIBRO GENTILMENTE INVIATACI DALL’AUTRICE CHE RINGRAZIAMO**
