
TITOLO: Nearly Gone
AUTORE: Elle Cosimano
CASA EDITRICE: Hope Edizioni
GENERE: Thriller Paranormal YA
SERIE: Nearly Boswell #1 autoconclusivo
TRAMA:
Nearly Boswell sa come tenere un segreto. Vivendo in un campo di case mobili alla periferia di Washington DC, sa che è meglio non condividere niente che possa renderla un facile bersaglio dei compagni di scuola, come, per esempio, la sua ossessione per gli annunci personali, il lavoro di spogliarellista della madre e, più di ogni altra cosa, la sua capacità di percepire le emozioni della gente, se sfiora la pelle di qualcuno. Quando però un serial killer comincia a fare strage di studenti, lasciando sul giornale criptici annunci che solo lei riesce a decifrare, a Nearly non resta che rivolgersi all’unica persona di cui non dovrebbe fidarsi: quel nuovo studente che la sta tenendo d’occhio. Nearly potrebbe essere l’unica in grado di mettere insieme tutti gli indizi e, se non dovesse risolvere presto l’enigma, rischierebbe di diventare la prossima vittima.

Bentornati miei peccatori e peccatrici.
Uuhh… come sono contenta oggi di parlavi della mia ultima lettura!
Mi sono gustata pagina dopo pagina questa storia.
Nearly: una liceale all’ultimo anno, la gara per una borsa di studio, un giornalee le sue “occasioni perse”, numeri, formule, messaggi in codice e un susseguirsi di omicidi che sembrano riportare sempre a lei.
Ho amato vivere ogni situazione, ogni passaggio insieme alla protagonista. Questa dolcissima, testarda, intraprendente, a volte incosciente ragazza, che cerca lottando con le unghie e con i denti di trovare una via d’uscita: dalla sua vita, dal suo presente, da quello che le sta succedendo.
La ricerca di un padre che l’ha abbandonata da bambina, sarà la miccia che darà inizio ad un susseguirsi di guai e morti inspiegabili che sembrano volerla incarstrare. È stato facilissimo entrare in empatia e ritrovarmi a ragionare con lei su ogni indizio, valutare ogni sospetto, vivere tutte le “sue” emozioni e tutte quelle “altrui” che assorbe e assapora attraverso il contatto. Molto brava l’autrice nel raccontare questo suo dono e renderlo “vivibile” al lettore.
…L’emozione è energia e se l’energia è abbastanza forte può viaggiare tra due punti Magari ero una specie di canale attraverso cui poteva passare l’energia altrui. In qualche modo percepivo alcune verità sulle persone che altri non potevano cogliere. Molte di esse mi lasciavano sulla lingua un gusto aspro che mi faceva desiderare non averle mai colte.”…
L’intreccio di personaggi che le ruotano attorno arricchiscono tutta la parte “thriller” che mi ha tenuta incollata fino alla fine. Cercavo di capire chi fosse il killer e mi ritrovavo a fare le stesse congetture che faceva la protagonista.
Le note romance che fanno da sottofondo alla trama,
Reece, questo ragazzaccio che sembra entrare nella sua vita per motivi diversi, ben presto si intrufolerà nel cuore di Nearly e riuscirà ad abbattere anche la sua paura più grande del contatto fisico e di tutto quello che ne comporta.
…Lo guardai socchiudendo gli occhi. «Ci siamo già visti. Credo la sera in cui il detective Petrenko ha picchiato il mio ragazzo.» Un silenzio imbarazzato calò sulla stanza dopo quelle parole che non avevo mai detto ad alta voce. Qualcosa che non avevo ammesso neanche con me stessa fino a quel momento. Ero innamorata di Reece, anche se la cosa mi terrorizzava. Avevo bisogno di lui in modi dolorosi e complicati che sembravano del tutto assurdi, eppure giusti al cento percento. Lui era la ragione per cui non ero salita su quel treno, l’unica persona che non potevo abbandonare…
Bellissima lettura, me la sono gustata fino alla fine e ora vado a leggermi il secondo.
Voto:

Vi lascio il mio solito baciotto.
La vostra sempre peccatrice Thammy.