
BLACK SAKURA a Yakuza story (American Yakuza stories Vol. 1)
DI MARIA ANTONIETTA CAPASSO
DATA DI PUBBLICAZIONE: 01/05/2021
DISPONIBILE SU KINDLE – COPERTINA FLESSIBILE E RIGIDA (415 PAGINE)
TRAMA:
“Il sakura è un fiore bellissimo, Haru. Però non dura che pochissimi giorni… la bellezza è fugace ed effimera, così come la vita.”
Questo è il mantra che accompagna la vita di Aaron, giovane membro del Kabuto-kai, il più importante e pericoloso sindacato Yakuza a Los Angeles. Un clan mafioso che vuole scalare a ogni costo. Aaron però è un hafu con sangue nipponico e americano nelle vene, e il suo essere “impuro” non è visto di buon occhio nel sindacato. Ma a lui non interessa. Tutto ciò che desidera è distruggere dalle fondamenta proprio quel clan che è stato una famiglia per lui, ma anche ciò che lo ha privato della sua infanzia in una notte di tanti anni fa sotto i rami dei ciliegi in fiore. Petali che si sono tinti di sangue per tutta la sua vita, ma che ritrovano il loro profumo solo grazie alla ventiquattrenne Eva, avvocato probono dagli occhi azzurri, che si insinua nelle crepe del suo cuore. Come nella tecnica del kintsugi, entrambi si troveranno a dover riparare le rispettive cicatrici, ma in un mondo dominato dalla Yakuza non esiste oro che non si colori di rosso.
CONTENT WARNING
Questo libro contiene rappresentazioni realistiche di violenza, abusi, sesso e uso di droghe. Tali contenuti sono da intendersi rivolti a un pubblico adulto e consapevole.

Bentrovate amiche Peccatrici,
oggi vi voglio portare nel paese del Sol Levante…….sotto le luci di Los Angeles: quindi preparatevi perché il libro di cui vi parlo – Black Sakura, a Yakuza Story – è un Romance non Romance e se non vi è chiaro, abbiate pazienza e datemi fiducia 😉
Quanto sono affascinanti i nobili guerrieri samurai votati anima e corpo alle regole del Bushido? Saprebbero attrarvi nel XXI° secolo anche senza indossare l’armatura? Io dico di sì, specialmente se rispondono al nome di Haru Mishima – lui preferisce presentarsi come Aaron essendo per metà americano – hanno iridi ambrate e il corpo coperto di tatuaggi seguendo un’antica e dolorosa tecnica detta “irezumi”….ostentata dagli affiliati alla Yakuza, la mafia giapponese.
Eh sì, questo bel samurai non combatte per difendere l’onore del suo Signore e del casato, ma è un sicario della mafia, pardon, suona meglio il “Sindacato”: e Haru è tra i migliori “yato sokaiya” perché è freddo, letale, insensibile, con un piano ben preciso in testa fin dalla sua entrata nei ranghi della Yakuza e nel mirino ha niente di meno che il capo del suo Kai, suo nonno.
“Ho scelto il serpente” disse “perché è un animale che nella cultura giapponese ha tanti significati, ma rappresenta soprattutto saggezza e protezione” “Mi protegge dalle decisioni sbagliate”
Al di fuori dei tentacoli della Yakuza si muove Eva Mcfarlane, figlia di un tycoon ricchissimo, ma lontana dagli affari di famiglia: ha appena chiuso una storia importante, non cerca un nuovo amore ma ha voglia di distrarsi…E una sera, incrocia quegli occhi d’ambra e ci si perde dentro.
“Mi aveva ricordato i fiori di ciliegio e, non appena mi resi conto della somiglianza, la mente tornò senza che lo volessi all’hanami, la fioritura spettacolare del sakura, i ciliegi, che mi ricordavano l’infanzia. E mia madre” – “Mi ricordi il sakura, il fiore di ciliegio” tradusse. “Un profumo che mi piace”
La storia tra il bel Samurai e la piccola Sakura ha inizio e non hanno idea di quanto le loro vite e i loro destini si incroceranno con i piani del Kabuto – kai che mira a scardinare l’impero del padre di Eva.
Avevo esordito con “Romance non Romance” giusto? Ecco, brave a ricordarmelo perché stavo partendo per la tangente verso labbra che si cercano e corpi che si desiderano in una notte di passione sfrenata….
Questo libro corre esattamente su due binari, paralleli ma distanti: da una parte la storia in crescendo tra i 2 protagonisti e dall’altra le gerarchie, i metodi, le vendette nella Little Tokyo dove le uniche regole sono quelle dettate dai Kai, rivali tra loro ma determinati a conquistare prestigio e potere.
Quindi vi addentrerete nelle dinamiche e nelle tradizioni di questi ambigui e crudeli personaggi, alcuni leali uomini d’onore e veri Sensei, altri subdoli o sadici come demoni, anzi, come degli Oni, ma resterete inchiodate non al pavimento, ma al tatami fino alla conclusione.
Non è un libro per tutti i palati, ci si spinge in un settore “di nicchia” che credo, tuttavia, sia nella precisa volontà dell’autrice: con la “scusa” del Romance, ha voluto dar voce ad un ambiente che ama, che conosce e che vorrebbe far conoscere anche a noi. Con me ci è riuscita perché mi sono immersa nei fili di questo telaio intricato, complesso ma che non ne ha smorzato il fascino, anzi, ne ha aumentato la curiosità e la voglia di saperne di più.
E’ un libro coraggioso che non tiene conto delle leggi del mercato, scritto con cognizione di causa da Maria Antonietta Capasso con competenza e approfondimento della “materia”, senza attuare strategie per attrarre le lettrici con una storia facile e “buttata” lì giusto per far gridare al mafia romance con striature cupe, ma che rendono Black Sakura una piccola perla che a molte – ahimè – potrebbe sfuggire.
La Capasso ha corso i suoi rischi “imbottendomi” di termini e nomi giapponesi da far girare la testa– tranquille, c’è un Glossario alla fine – di storie e sotto storie, di intrighi, salite e cadute, ma ha alimentato una trama quantomai efficace e tagliente. Premio sicuramente la spregiudicatezza dell’autrice di portare un romance non romance e la “missione” ardimentosa di ampliare le vedute delle lettrici che si adagiano su contenuti mafiosi più “blandi”: con me ci è riuscita a colpi di katana e petali di sakura.
“Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero.” (antico proverbio samurai)
5 PIUME
