Recensione 12 giorni per ucciderti di Francesca Forlenza a cura di Francesca

Gabriele Michele Castellano
Rachel Lombardo è una spina nel fianco, una ragazzina testarda, capricciosa, furba e sensuale come il peccato. È un maledetto danno collaterale. La sua vita è nelle mie mani e pagherà il suo debito con la morte. Mi chiamo Gabriele, sono il Padrino della famiglia Castellano. Non mi fermerò davanti a niente e nessuno pur di realizzare la mia vendetta.


Rachel Lombardo
Gabriele Michele Castellano è un pallone gonfiato, un puttaniere della peggior specie. Un uomo arrogante, narcisista, presuntuoso, manipolatore che detta leggi con la sua voce bassa e sensuale, che cammina e si atteggia come se fosse il re della East Coast. Crede che io sia debole, una facile preda, ma si sbaglia, sta per scoprire che non è l’unico a caccia, in questo gioco del gatto col topo. Mi chiamo Rachel, sono il Boss della famiglia Lombardo. Non mi fermerò davanti a niente e nessuno pur di realizzare la mia vendetta.

***

Una promessa sul letto di morte. Un segreto che non può essere svelato. Due casate in lotta. Una famiglia distrutta. Un sicario senza nome. Un’impresa disperata. Un nemico comune. Un’attrazione fatale. Una bugia che uccide. Un’incalzante saga di vendetta. Una travolgente storia d’amore.

Ambientazione: New York. Agosto/Settembre.

Rachel e Gabriele.

Gabriele e Rachel.

Peccatrici, continuo a ripetermi queste due parole in testa da quando l’altra notte, per la precisione domenica alle cinque del mattino ho terminato di leggere “12 giorni per ucciderti” di Francesca Forlenza. 

La loro storia è, senza ombra di dubbio, affascinante e piena di colpi di scena ben spiegati e dettagliati, tanto che il lettore si sente parte della narrazione, la brama, vuole sapere, capire e scoprire. Il tutto condito da momenti di alta carica erotica i cui i protagonisti, capiamoci peccatrici, non si sprecano a perdere tempo.

Rachel è una ragazza giovane, ben inquadrata che ha deciso di perseguire una strada a tutti i costi, senza guardarsi intorno.

Gabriele è invece il maschio alpha a capo di un’organizzazione criminale decisamente importante.

Si parla di matrimoni combinati e di vendette, di feste e falangi che saltano con la velocità con cui io prendo il caffè al mattino. La scrittura è scorrevole e la prima persona ottiene l’effetto di far immedesimare il lettore, una sola cosa mi ha reso meno scorrevole la lettura ma solo perché inizio ad avere una certa età e mi perdo facilmente, Francesca in questo romanzo decide di saltare da un pov a un altro nello stesso capitolo cambiando il “font” della scrittura : corsivo per lui, normale per lei. Ecco io mi perdevo spesso.

Nel complesso è stata una lettura molto piacevole che mi ha spinto alle cinque di mattina a iniziare subito il seguito: 12 giorni per salvarti.

Un abbraccio,

Francy.

VOTO : 4 PIUME

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