Recensione doppia SECRET WISHES di Leila Award

SECRET WISHES
di Leila Award
DATA DI USCITA: 23/02/2023
SELF PUBLISHING
DISPONIBILE IN FORMATO KINDLE E FORMAT CARTACEO (326 pagine)


TRAMA: Libro AUTOCONCLUSIVO
Rivisitazione in chiave moderna di Aladino e la Lampada meravigliosa
Quanto può essere pericoloso un desiderio?
Lord Alistair Lennox, secondogenito del Duca di Highfield, è la quintessenza della nobiltà: eleganza senza tempo, lineamenti cesellati, occhi azzurri che affascinano e incutono soggezione con la stessa facilità e un cognome che apre ogni porta. Apparentemente, non c’è nulla che gli manchi.
Eppure, un progetto sull’orlo del fallimento e un desiderio che non ha il coraggio di inseguire lo fanno sentire in prigione.
Un lavoro da assistente, una famiglia unita alle spalle e il sorriso sempre pronto sulle labbra: Jasmine Al Tajir sembrerebbe vivere la vita dei sogni.
Nel cassetto, però, ha un manoscritto che teme non vedrà mai la luce e, come se questo non fosse già abbastanza frustrante, si è presa una cotta per la persona più sbagliata, quel capo che, come sua madre non manca di ricordarle, è un principe fuori dalla sua portata.

Quando si ritroveranno a convivere al castello di Blackwood, l’attrazione, tacitata fino a quel momento, diventerà impossibile da ignorare. Ma se i sogni impossibili sembrano poterli unire, i desideri nascosti rischiano di dividerli per sempre.

A CURA DI MOIRA.

Bentornate in Scozia Peccatrici,
ad aprirci nuovamente le porte del Castello di Blackwood è il terzo volume della serie – “SECRET WISHES” – in cui Leila Award si è calata nel ruolo di Shahrazad e mi ha tenuta sveglia tra la notte n. 310 e la n. 342 narrandomi la favola di Aladino per poi ha lasciato a me l’ingrato compito di raccontarvela.

Dopo Wolf, l’erede del casato, dopo Snow l’eterea sorellina, è giunto il momento che i riflettori cadano sul gemello del conte di Blackwood: Alistair Lennox, la parte complementare del primogenito, quello che non fa rumore, il mare calmo, il vento sottile.
Lui è lontano dal Castello, vive ad Edimburgo dove gestisce la casa editrice Flying Carpet, la sua creatura, il suo progetto, la sua dimostrazione d’indipendenza per trovare un ruolo fuori dal titolo nobiliare. Alistair è l’immagine pulita, elegante, politically correct diremmo: mai fuori posto, mai sopra le righe, un gentleman nei modi e nel portamento. Pacato, educato, prende il tè con il latte, è cordiale sia coi membri della sua famiglia sia con i suoi dipendenti: l’uomo perfetto insomma e uno dei partiti più ambiti in circolazione.
Ma sotto sotto cova un fuoco di insoddisfazione, è inappagato, quasi frustrato, alla ricerca di “qualcosa” cui non riesce a dare un nome o un senso, un motivo per il quale impiegare le sue forze, liberare il suo estro e che sia realmente suo.

Jasmine Al Tajir – per tutti solo Jaz – di chiare origini giordane ma scozzese di nascita, con un padre sarto di bottega e un fratello aspirante stilista, è la sua assistente alla casa editrice: “figlia di borgata” ma efficiente, preparata, conoscitrice di libri gialli, affabile e solare con tutti ma distaccata con il suo Capo al punto da far insorgere in lui la prospettiva di essere odiato.
Ma è solo una facciata: Jaz è una sognatrice, ama i colori, i profumi della sua terra d’origine, il tè nero, i bracciali e scrive. Scrive una storia bellissima che cresce man mano tra le sue dita, una storia che probabilmente non vedrà mai la luce. E palpita per quel principe, figlio di un re che non potrà mai avere: manca anche a lei qualcosa che non riesce ad afferrare o per cui non ha il coraggio di rischiare fino in fondo.

La sfera lavorativa, come spesso accade, inizia a perdere il rigore professionale e a sfociare in una complicità perché sia Alistair che Jaz sono alla ricerca del “bottone d’oro” in grado di rilanciare la Flying Carpet e farla uscire dalla stasi in cui si è impantanata.
Alistair non ha stimoli, è demotivato, qualcuno trama anche alle sue spalle, ma Jaz lo sostiene sempre e lo incita (complice l’atmosfera al castello in cui si muove a suo agio) anche se inizia ad accarezzare un’idea, un’ambizione, spronata in questo dal suo fidato genio della Lampada. Di fatto, sta facendo un ambiguo doppio gioco e trasforma l’ignaro Lord Lennox nel re persiano Shahriyar de Le Mille e una notte.

La Lampada magica, come sapete, permette di esprimere desideri e vederli materializzarsi: può quindi trasformare una figlia d’immigrati in una principessa con più sogni realizzati e può mostrare al figlio di un Duca che il blasone non è tutto, che i palazzi, i diamanti non sono niente se si brama, si anela e si ama visceralmente quello che è sempre stato sotto agli occhi.

SECRET WISHES è stata una sorpresa per me che ancora non conoscevo la Penna di Leila: andavo sul sicuro con le autrici che l’hanno preceduta e quando scommetti sui cavalli vincenti sai già di incassare il premio ancor prima che taglino il traguardo… ma quando è quello che ritieni l’outsider ad arrivare al traguardo sbandierando il vessillo arabo, vinci l’intera posta in palio.

Conquistata da ogni lato lo si voglia vedere: bel taglio di scrittura, delicata ma performante, trama consistente, protagonisti centrati e lineari, con i dubbi e le incertezze di noi comuni mortali che spesso ci sentiamo inadatti e irrealizzati. E spesso è la normalità a renderci straordinari e rari.
Molto brava a scegliersi Aladino – uno dei racconti de Le Mille e una notte – invertendone i ruoli e riuscendo a incastrare più chiavi di lettura al significato della famosa Lampada: una persona? Un luogo? Un libro? Chi lo sa….
D’un tratto la Award mi ha riportata in Scozia, immersa nei meandri nascosti del Castello a scoprire come, fra tutti i tesori, il più prezioso era quello più insospettabile, poi ho accarezzato il deserto arabo con i suoi misteri affascinanti che raccontano di tradizioni lontane; non paga, è andata a disturbare anche il più grande conquistatore della storia e poi in carrozza sul più famoso e suggestivo treno del mondo strizzando l’occhio anche ad Agatha Christie (che adoro) inserendo tutti questi elementi nel riuscitissimo terzo capitolo della saga dei Lennox. Un viaggio imperdibile.

Non ha perso tempo: ha proseguito riproponendoci e aggiornandoci su Wolf e Rose, Snow e Kay, ma dato che le era impossibile fermarsi ne ha approfittato per darci nuove informazioni sui prossimi interpreti e su chi verrà dopo il Capo e Jasmine (solo per lui). Una storia magica.
Leila Award si è rivelata il vero genio della lampada lasciando uscire un libro in cui non trovo imperfezioni.

Chiudo questo romanzo restando impaziente di conoscere il quarto della Blackwood Castle Series: a questo punto tento di reinvestire ciò che ho vinto oggi con SECRET WISHES e riapriamo le scommesse! Moira

5 PIUME

A CURA DI CARMEN.

Bentrovate Peccatrici amanti dei romance,
eccoci al terzo volume della “The Blackwood Castle Series”, Secret Wishes, dedicato alla rivisitazione in chiave moderna della fiaba “Aladino e la Lampada meravigliosa” scritto con grande eleganza da Leila Awad, di cui conoscevo la bravura, ma di cui non avevo ancora letto nulla.
Aladino e la Lampada Meravigliosa, è uno dei più celebri racconti de Le mille e una notte, ed io mi sono divertita a cogliere come i personaggi e anche gli oggetti, elementi imprescindibili della fiaba stessa, hanno preso vita in questo retelling.
Elementi che ho ritrovato tutti. Leila è stata abile a muoversi all’interno delle singolarità tipiche della storia originale, riuscendo a mantenere alto l’interesse e il fascino di un racconto senza tempo.
I due protagonisti sono, in un momento delle loro rispettive vite, sospesi. In attesa di un segno, una ispirazione che possa far loro prendere la giusta direzione sia professionale sia affettiva.
Lord Alistair, gemello di Wolf, è un personaggio eclettico. Abbiamo già avuto modo di conoscerlo nei due volumi precedenti. È un buon amico per Rose, ha aperto gli occhi a Wolf ed è un mentore per Snow. Ha una eleganza innata, incarna perfettamente la quintessenza della nobiltà, ma tratta con garbo tutti indistintamente, senza preoccuparsi se l’interlocutore che ha di fronte ha o meno un titolo nobiliare. Nonostante il suo carattere mite è però inquieto, tormentato.
Desidera trovare la sua strada, il suo ruolo all’interno della famiglia Lennox, come l’hanno già fatto i suoi fratelli, senza snaturare quelle che sono le sue passioni: la direzione della casa editrice Flying Carpet insieme ad un socio, che rivelerà avere subdoli secondi fini, e, soprattutto, il sogno di riportare il Castello di Blackwood agli antichi splendori, ristrutturandolo e aprendolo al pubblico, essendo ben consapevole che i Lennox sono detentori e custodi di antiche vestigia testimonianti secoli di storia.
Jasmine Al Tajir è l’assistente personale di Lord Alistair presso la casa editrice. Figlia di profughi giordani che hanno trovato a Edimburgo una vita stabile e un completo inserimento nella vita scozzese, senza dimenticare quelli che sono gli usi, i costumi, i profumi e le tradizioni proprie della loro terra di origine araba. Persone squisite, ospitali e di ampie vedute desiderano per i loro figli, Jaz e Kereem, un futuro nella gestione del loro negozio di stoffe pregiate, pur lasciando la possibilità di cercare di realizzare i loro sogni lontano da quest’ultimo.
Jaz è un aspirante scrittrice sempre con la testa in mezzo alle pagine di un libro. Ha due segreti inconfessabili: il primo, un amore platonico nei confronti del suo capo, e il secondo, il desiderio più grande, quello di pubblicare il suo libro dal titolo La Lampada, che rappresenta la parte più intima di sé.

I due, complice la ristrutturazione del Castello, hanno modo di conoscersi meglio fuori dal contesto lavorativo. Jaz ha la capacità di far uscire Alistair fuori dai limiti che si è autoimposto, è una ventata di aria fresca, dopo anni a soddisfare i desideri del Duca di Highfield. Tra datore di lavoro e assistente scoppierà una passione travolgente, che avrà una battuta d’arresto quando Alistair scoprirà una verità taciuta da Jaz.
L’unione tra i fratelli Lennox sarà determinante per provare a salvare un amore che merita una seconda possibilità e senza il quale si può provare a vivere sì…ma solo a metà!

«Bisogna allenarsi a credere nelle cose impossibili, Jaz: di cosa vivremmo altrimenti?»

E quando si riescono a realizzare quei sogni impossibili la felicità è sublimata, illimitata e totalizzante… come noi, lettrici dei romance, tanto adoriamo.
Le atmosfere in cui Leila ci conduce sono incantevoli. In questo volume si viaggia in lungo e in largo nei luoghi della Gran Bretagna, toccando la selvaggia costa scozzese, passando per la Old Town Edimburgo e approdando tra i monumenti simbolo di Londra. Si prosegue attraversando la Manica, per salire sull’Oriente Express e giungere nella romantica Venezia. Ma non ci fermiamo qui: raggiungiamo luoghi lontanissimi come l’antica e scintillante Giordania.
Questo libro mi ha affascinato per le descrizioni pregevoli dei luoghi, per le dinamiche che non hanno nulla di frettoloso. Anzi fluttuano in un tempo rallentato, dove ogni gesto, ogni parola prende il suo spazio e lo amplifica all’infinito.
Se vi piace immergervi in ambientazioni romantiche intramontabili, questo retelling fa al caso vostro.
Alla data della stesura di questa recensione è stato reso noto il titolo e l’autrice del quarto volume della serie: The Hunter dalla penna di Laura Pellegrini, retelling in chiave moderna di una delle fiabe più celebri, Biancaneve.
Alla prossima lettura,
Carmen
5 PIUME

Si ringrazia l’autrice per la copia digitale

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