Recensione COUNT WITH ME di J. J. Lane

Count with me di J.J. Lane

1 Serie With me

“Per me la vita è sempre stata un’equazione di N variabili difficile da risolvere, ma tu mi hai fatto capire che se fossi riuscita a individuare un’altra costante, oltre a me stessa, allora sarei stata più vicina alla soluzione. Il problema è che ho trovato la mia costante nella variabile più imprevedibile di tutte.”
La mente di Electra è da sempre costellata da numeri, formule e statistiche.
Un imperativo assoluto guida ogni sua azione: l’ordine. Tutto nella sua vita segue uno schema, delle regole.
Andare oltre i confini imposti non è contemplato.
Gabriel, sorriso strafottente e due occhi di ghiaccio come via d’accesso al caos, di limiti non ne ha. Per lui non esistono schematismi o norme da seguire. Vive ad alta velocità, lasciandosi andare all’adrenalina e portando scompiglio al suo passaggio.
Due mondi lontani anni luce, i loro, e allo stesso tempo talmente vicini da non rendersene conto. Due rette parallele che, incontrandosi, hanno infranto i principi della geometria. A causa di un equivoco si troveranno a stretto contatto e questo porterà l’uno a contaminare il mondo dell’altra.
Perché le regole vanno rispettate, ma infrangerle è più divertente.
LIBRO AUTOCONCLUSIVO
Il libro può essere letto separatamente dagli altri.

Ben ritrovate Peccatrici Librose,
oggi vi voglio parlare di un romance che mi ha fatto ridere e commuovere. Ed è questo il metro di misura che rende ai miei occhi il libro piacevole e godibile. Inoltre, se introduce anche temi di riflessione la combinazione è perfetta.
Ma partiamo dall’inizio: tre ragazze e tre ragazzi, frequentanti la San Francisco State University, si trovano a dover convivere in un appartamento per studenti.
La loro coabitazione è divertente, amicale e, a volte, vivace con battute al vetriolo: tutto normale se si considera che i sei ragazzi hanno personalità molto diverse tra di loro. Le tre ragazze, Electra, Scarlett e Juliette si sono conosciute al campus universitario e i tre ragazzi, Gabriel, Tristan ed Hector sono invece amici da quando erano piccoli.
La storia raccontata in questo primo volume autoconclusivo si concentra sullo scontro/incontro tra Electra e Gabriel; mentre le altre due coppie saranno protagoniste dei volumi successivi.
Electra, a causa di vicende che vengono dipanate lungo il racconto e che riguardano la sua famiglia, ha sviluppato il disturbo ossessivo compulsivo dell’ordine che, come si può immaginare, ha reso gli ultimi quattordici anni della sua vita una non vita: tutto deve essere rigorosamente svolto secondo la stessa sequenza, perché in caso contrario subentra il panico. Non c’è spazio per l’imprevedibilità e per la spontaneità, la sua vita è legata a numeri e formule che danno ad Electra la sensazione di avere tutto sotto controllo. I momenti di crisi per la sua condizione li affronta contando fino a cinque…
Uno, due, tre, quattro, cinque… fino a quando non incontra Gabriel.
Gabriel, un ragazzo profondamente legato alla sua famiglia, porta il nome di un angelo come i suoi tre fratelli gemelli di sette anni. Ama vivere l’attimo; è istintivo; gli piace sporcarsi la pelle di vita tatuandosi ciò che gli accade e che desidera ricordare. Possiede una Yamaha R1, in sella alla quale riesce a dimenticare le catene invisibili in cui è rimasto intrappolato quattro anni prima, con il solo scopo di aiutare la sua famiglia.
Non potrebbero essere più diversi Gabriel ed Electra. Due rette parallele destinate a non incontrarsi mai. Due mondi però che Gabriel, in primis, si rende conto non essere così distanti.

“… si era creata tra noi una sorta di connessione. Eravamo entrambi imprigionati in una dimensione che non ci apparteneva, con la differenza che il suo carcere era la mente, il mio la realtà. Eravamo corrosi dall’eco di quel tintinnio di chiavi che udivamo di tanto in tanto in lontananza senza la possibilità di poterle afferrare. Ma l’avrei liberata.”

Una promessa che Gabriel cercherà di mantenere ad ogni costo.

“Perché se avessi aiutato Electra a rompere le sue catene, potevo sperare di liberare anche me stesso un giorno.”

Il romanzo è scorrevole, ben scritto: ho apprezzato i dialoghi, le nozioni matematiche e fisiche che sciorina Electra (alcune sono delle vere chicche!!!), ma anche il carattere propositivo di Gabriel nonostante le perdite affettive che ha dovuto affrontare (chi non sogna un ragazzo così!).
Un romanzo che affronta tematiche come l’abbandono genitoriale e l’abbandono filiale; le catene che la mente autoimpone quando si è stati sottoposti a gravi traumi giovanili, che hanno irrimediabilmente cambiato il corso della propria esistenza; il rimorso per ciò che si sarebbe potuto fare e non è stato fatto, ma anche il coraggio di perdonarsi e di cominciare davvero a vivere.
Io rimango in attesa di conoscere la storia delle altre due coppie. Quindi J.J. Lane ti aspetto!
Carmen
5 PIUME

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