RECENSIONE STIGMA ERIN DOOM

 

STIGMA DI ERIN DOOM

Editore Magazzini Salani

Pubblicato 16/05/2023

Pagine 528

Lingua Italiano

TRAMA

Certi amori ci restano addosso. Come una cicatrice. La protagonista di questa storia non crede più nei miracoli. Troppe volte la vita l’ha masticata e risputata, illudendola che un futuro scintillante fosse in serbo per lei. Da sola e senza mezzi, Mireya decide di trasferirsi a Philadelphia in cerca di fortuna. Con sé ha soltanto una vecchia valigia, intorno l’inverno gelido di una città sconosciuta. Il suo personale miracolo sembra compiersi quando si imbatte in un’insegna al neon che si staglia nel buio della notte. Eccentrico e sfarzoso, il club Milagro’s è un luogo capace di affascinare chiunque ne varchi la soglia, Mireya compresa. Con l’ostinazione di chi non ha niente da perdere, la ragazza riesce a farsi assumere come barista. Il Milagro’s, però, è più di un locale esclusivo. Dietro le sue porte chiuse, oltre i lustrini e le luci di scena, si intrecciano destini e sussurrano segreti. I più oscuri si condensano tutti nel viso aspro e incantevole di Andras, il capo della sicurezza. Fra Mireya e Andras è odio a prima vista. Entrambi portano sulla pelle gli stessi segni, hanno addosso il marchio di chi ha dovuto imparare a lottare per sopravvivere. Eppure i due continuano a imbattersi l’uno nell’altra, come attirati da una forza misteriosa che non sanno né possono contrastare, stretti da un filo dorato più forte di un destino.

Eccoci qua, in piena notte, davanti al pc, cercando di scrivere qualcosa che riguarda Stigma.

Erin pseudonimo di Matilde, ragazza non ancora trentenne che scrive i suoi capolavori dall’Emilia Romagna, mostrando il suo volto una domenica al programma Che tempo che fa.

Il 16 maggio ritorna il libreria l’autrice da 700 mila copie vendute con “Il fabbricante di lacrime” e “Nel modo in cui cade la neve”, torna Erin Doom, in veste diversa da quella che conoscevo, sono in fibrillazione: è “Stigma“, il nuovo romanzo  edito da Magazzini Salani che racconta la storia di Mireya, una ragazza che, svuotata di tutti i sogni e le speranze a causa delle vicende della vita, decide di lasciare tutto e crearsi un mondo nuovo in un posto, che sceglie in base ad una breve vacanza dove si ricorda di essere, forse, stata felice, lei si muove in attesa di un miracolo, sebbene non vi creda neanche più, ma lei non puo’ fallire, lei non deve fallire nonostante il suo carattere e la sua bocca la porti sempre in situazioni complicate.

Ritrovo un autrice che racconta una storia molto diversa dalle precedenti, quindi cerco di raccontare un romanzo che ho appena messo nella pila dei libri letti.

La protagonista di “Stigma” non crede più nei miracoli. Troppe volte la vita l’ha masticata e risputata, illudendola che un futuro diverso per lei fosse possibile, solo e senza nessun aiuto, Mireya decide di trasferirsi a Philadelphia in cerca di fortuna. Con sé ha soltanto una vecchia valigia, intorno l’inverno gelido di una città sconosciuta ed un peso nel cuore immenso

Il suo personale miracolo sembra compiersi quando si imbatte in un’insegna al neon che si staglia nel buio della notte:

Ai miei occhi apparve un’insegna luminosa che si rifletteva come argento liquido sull’asfalto scivoloso del marciapiede. Fu istantaneo. Inaspettato. Fu come sentire qualcosa dentro agganciarsi con forza improvvisa a quell’unica, brillante parola: ‘Milagro’s’… miracolo

Con la determinazione e l’insegnamento della vita Mireya, nonostante il NO secco di Zora, proprietaria del Milagros riesce a farsi assumere nel club come barista, innescando una serie di eventi che la porteranno a parlare con la parte piu’ segreta e paurosa di se stessa, tra i corridoi stretti del locale nato dal proibizionismo, nascosto, un tempo, dalle luci della citta’ nascono rapporti, si interfacciano persone, e dietro le luci ed i sorrisi delle ballerine si nascondono due occhi azzurri, spietati e angelici di nome Andras, capo della sicurezza e non solo……

Aveva lo sguardo di quel vizio che non riesci a toglierti mai. Di quelli che sai che ti fottono completamente, che ti rovinano qualcosa dentro, che ti fanno sentire il sapore del fiele e te lo fanno odiare sempre meno di quanto ne avresti bisogno.

Erin, è riuscita, di nuovo, a farmi leggere 528 pagine in tre notti, ha imbastito una storia che non parla solo di un amore ma è prevalentemente incentrata sul difficile rapporto genitoriale e sull’evoluzione interiore dei protagonisti. il punto di forza della scrittrice è la narrazione incalzante che ti tiene incollata alle pagine, a volte è troppo “pesante” su come racconta le cose, troppo lunga forse, potrebbe fare uno sconto del 10% sulle parole, ma preferisco molto piu’ lei di molte sue colleghe che lasciano buchi di trama assurdi, bene se devo trovare un punto debole di Erin, se cosi’ possiamo chiamarlo è questo, si sofferma molto ed è molto precisa nel raccontare la sua storia, a noi lettori non ci resta che immaginare nitidamente ogni fotogramma dei personaggi.

con Stigma siamo catapultati nella mente e nel corpo della protagonista femminile, carattere forte, ostinata ad odiare Andras con tutte le sue forze, parla con se stessa e cerca di risalire e scrollarsi di dosso un peso che non è suo, ma cosi’ vicino che inevitabilmente condiziona tutta la sua vita.

L’autrice ha buttato le carte in tavola, ha innescato emozioni e curiosità, ha lasciato sospese domande è riuscita a lasciare quello spazio che deve colmarsi…. perche’ purtroppo…

………………………………………………….STIGMA CONTINUA………………………………….

Una saga che si preannuncia vincente ed una sola richiesta Erin non farmi aspettare troppo!!!!

Ho troppa voglia di sapere, di conoscere!!

non posso lasciare piume perchè quello posso solo farlo quando la saga sara’ conclusa, posso solo dirvi che STIGMA merita assolutamente di essere letto!!!

Mony🤙

Smettila di dirti cazzate. Sono i tuoi occhi. Lo supplicano a ogni sguardo, a ogni battito di quelle ciglia da bestia seduttrice. Cerchi solo qualcuno che non si faccia distruggere da quell’anatema che hai al posto del cuore, che sappia essere per te l’unica paura che non vuoi più levarti dalla testa.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...