Torna WHITE PAPER, una delle nostre GUEST con una nuova recensione, oggi ci parla di …
Ho scelto questa storia basandomi sulla trama e leggendo alcune recensioni che riportavano l’entusiasmo con cui le lettrici hanno accolto questo libro.
Devo dire che mai come quest’anno ho scelto così tante letture che alla fine non mi hanno lasciato niente, se non l’amaro in bocca.
Questo libro rientra, ahimè, proprio tra queste.
Ho avuto per tutto il tempo la sensazione di non riuscire a legare minimamente con i personaggi, mi aspettavo una storia forte, mi avrebbe dovuta trattenere tra le sue pagine, intrappolare nel dolore della protagonista e invece, evidentemente mi ero fatta troppi film mentali, che poi non hanno trovato il minimo riscontro tra le parole che leggevo. L’ho finito con una certa difficoltà, infastidita soprattutto dal fatto che non riuscissi a provare nemmeno un minimo di empatia verso chi stava soffrendo. Ma la cosa che mi ha lasciata ancora più basita è il fatto di non aver provato proprio niente, nemmeno l’odio verso chi bullizzava.
Sto vivendo in casa il bullismo sulla pelle di mio figlio, vivo perennemente arrabbiata, mi sento impotente perché non so come agire senza peggiorare la situazione, tra queste pagine non ho trovato niente.
Altra cosa non meno importante, ho acquistato questo libro perché sarebbe dovuto essere uno sport romance, peccato che di sport a malapena l’odore ho percepito. Non gradisco quelli che sono particolarmente incentrati su questo argomento dimenticandosi il contorno, ma qui il contorno prevale e il risultato è che ha preso il sopravvento. So bene che è difficile trovare il giusto equilibrio, ma qui l’ho trovato davvero sbilanciato.
Infine sono rimasta perplessa dal fatto che un giocatore di football universitario dovesse aver bisogno di una segretaria, ho letto diversi sport romance ambientati all’università e mai mi è capitato di trovare una cosa del genere.
La protagonista l’ho trovata estremamente infantile in alcuni momenti, lui davvero esagerato al contrario e la possessività che mostra stona spesso.
Edith è una ragazza centrata sullo studio e sogna di diventare una pediatra, ma per sostenersi ha bisogno di lavorare e qui interviene il preside della NYU che le “propone” di diventare la segretaria della star del football proprio dell’università, nonché suo figlio. Diciamo che più che una proposta ha più l’aspetto di un ricatto, un’offerta che non poteva rifiutare, come veniva detto in un film cult che tutti conosciamo. Si distacca da tutti gli altri compagni di università per il suo mancato interessamento alla moda.
Noah è un campione sul capo, ma quello che potrei definire un perdente nella vita, visto gli atteggiamenti da bullo che riserva a chi era al di fuori della cerchia degli eletti.
E devo ammettere che spesso mi sono ritrovata a pensare che stonasse per l’eccessiva cattiveria e la mancanza di risposta (di qualsiasi genere) della malcapitata che assorbe, incassa le prese in giro, in relazione all’età che hanno i vari personaggi. All’inizio pensavo che fossero delle superiori e mi ha lasciato qualche perplessità. All’università, soprattutto con la vita nei campus e delle varie confraternite, esiste il bullismo che sfocia in nonnismo, mentre il far cadere le persone per terra, deriderla per il vestiario… non so, non mi ha convinto e non è la prima volta che leggo libri ambientati nel mondo università/college, non è la prima volta che leggo di situazioni di bullismo e non mi era mai capitato di vedere scene del genere.
Due personaggi che si trasformano nell’arco della storia, si innamorano non senza conseguenze, non senza problemi, due personaggi che nascondono sotto strati di roba superflua ciò che sono realmente.
Dopo aver letto recensioni che tessevano lodi di questo libro, devo dire che mi sono sentita un po’ fuori dal coro, sono andata rileggermele una volta averlo finito. Indubbiamente è un punto di vista personale.
Detto questo…
Lo sentite anche voi il richiamo delle mille storie che mi stanno aspettando? Sono come sirene che mi ammaliano. Non mi rimane che salutarvi e rimandarvi alla prossima avventura librosa.
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