Intervista a Denise, protagonista di È solo sesso e Denise- il mondo non mi serve, di Sarah S. Autrice. La nostra paladina si è messa a nudo in due chiacchiere al femminile. Buona lettura.
Di Claudia Brigida Speggiorin
1.Ciao Denise, tu sei la protagonista di due romanzi erotici: È solo sesso e Denise- il mondo non mi serve. Prima di entrare nel vivo dell’ intervista, raccontaci un po’ di te…
Ciao Claudia, non sai che bello poter parlare liberamente! Beh ora sono una donna felice, che sa quel che vuole e consapevole della propria forza, ma non è sempre stato così.
Ero la classica mogliettina felice della propria vuota felicità come una tigre nata in cattività che in apparenza ha a portata di mano tutto ciò che le serve, poi improvvisamente qualcuno apre il recinto e la tigre si accorge che tutto quello che ha conosciuto fino a quel momento non è altro che una placida, vuota e soporifera bugia. Voi che avreste fatto? Avreste varcato il cancello o lo avreste richiuso accontentandovi della vuota ma rassicurante menzogna?
- Eh, la risposta parrebbe scontata, poi ci si scontra con la vita di tutti i giorni e il più delle volte rimaniamo in gabbia per la paura di ritrovarci liberi ma soli. Tu in questo sei stata una paladina… Hai varcato il cancello e…
Ho varcato il cancello e ho dovuto fare i conti con il senso di colpa, con la vertigine e lo smarrimento del ritrovarsi sconosciuti a se stessi, con la diffidenza che ti si appiccica addosso e che ti fa dubitare di tutto, soprattutto di te stesso. È un continuo rimbalzare fra la frenesia e la spregiudicata voglia di pigiare l’acceleratore al massimo per vedere che velocità si riesce a raggiungere, e la paura di sfracellarsi irrimediabilmente contro il guardrail.
- È questa lotta interiore a piacermi di te, questo tuo cedere alla voglia tra un impulso e un rimorso, fino a giungere al nocciolo della questione che è ben più ampio, un gioco molto più perverso della tua relazione extraconiugale. Cosa pensi oggi del tradimento?
Penso che il tradimento abbia un significato ben più ampio delle capriole fra le lenzuola. È una mancanza di fiducia e di rispetto che inquina il quotidiano fino a logorare un rapporto irrimediabilmente. Sono i sotterfugi, le manipolazioni, le ritorsioni, le pretese, le violenze fisiche e verbali, e il sentirsi in diritto di poter prevaricare l’altro in qualunque modo possibile.
- Sono pienamente d’accordo. E quando per te una donna tradisce se stessa?
Ogni volta che ignora i propri desideri e i propri bisogni, e non intendo solo quelli fisici. E tradisce se stessa ogni volta che si fa da parte e si annulla per assecondare le esigenze di qualcun altro. Fin da piccoline le femminucce vengono educate a servire la famiglia, a essere utili per qualcuno, cosa che spesso ai maschietti non viene richiesta. E questo servilismo s’insinua nel profondo dell’anima fino a diventarne parte integrante e dissolvendo il confine del proprio essere, finché ci si ritrova a credere che il proprio scopo sia accudire, servire e riverire, trascurando se stesse per bisogni che vengono ritenuti più grandi. In realtà così facendo ogni donna non solo si tradisce, ma smarrisce se stessa vanificando ogni tentativo di trovare la felicità. Siamo spesso prigioniere di un subdolo meccanismo che ci porta a credere che se gli altri sono felici e contenti, allora di riflesso lo saremo anche noi, in realtà non c’è niente di più sbagliato. L’unica felicità possibile è rimanere fedeli a se stessi e accettarsi per quel che si è, e ve lo dico con cognizione di causa! Ho sperimentato sulla mia pelle cosa vuol dire ignorare se stessi e cercare di adeguarsi all’idea che gli altri hanno di noi e vi assicuro che è una pessima idea. È come indossare un orribile vestito solo perché chi ci sta accanto sostiene che ci calza a pennello quando invece lo specchio rivela il contrario.
- Andiamo proprio d’accordo. Che rapporto hai con la tua autrice? Riesci sempre a farti ascoltare da lei o qualche volta ti mette il bastone tra le ruote?
Sarah si diverte a combinarmene di tutti i colori e a complicarmi la vita. Quando scrive entra in una specie di delirio di onnipotenza e crede di potermi manovrare come una marionetta, ma ormai la conosco e so sempre come ottenere da lei quello che voglio.
- Denise, come personaggio di due romanzi erotici, cosa pensi delle donne quando puntano il dito contro le scelte di altre donne?
Penso che dovrebbero farsi gli affari loro poiché solo chi si è trovato nella medesima situazione può permettersi di dire la sua, e anche in quel caso me ne guarderei bene dal legittimare un brandello di giudizio. Le donne dovrebbero smettere di farsi la guerra a vicenda e essere più coese, la vita di una donna è già di per sé complicata! Ma spesso ci si fa prendere la mano dalla voglia di primeggiare, dalla frenesia di dimostrare che si è meglio degli altri. È l’insicurezza che spesso ci guida e ci trascina in vortici di negatività e cattiveria gratuita perché temiamo per la tenuta del nostro orticello, del nostro piccolo mondo fatto di instabili equilibri e profonde paure. Invece noi donne dovremmo essere fiere di essere tali! Siamo forti, combattive e nonostante le nostre insicurezze e le nostre fragilità, siamo in grado di andare avanti e di lottare con le unghie e con i denti per le cose in cui crediamo. W le donne!
- E per concludere, ci spieghi il tuo motto ” il mondo non mi serve?”
Siamo ossessionati dal volere sempre tutto, dal volerci accaparrare ogni cosa come se solo l’avere fosse la chiave per la felicità e così continuiamo ad accumulare, ad arraffare cose ed emozioni collezionandole come premi e medaglie da mostrare con vanto a chi ci sta intorno, ma per quanto si ottenga non si è mai contenti. Siamo pozzi senza fondo, destinati all’eterna infelicità, incapaci di lenire le nostre inquietudini finché ci rendiamo conto di aver sbagliato tutto, ed è stato così anche per me. Solo quando ho compreso che “il mondo non mi serve”, infatti, sono riuscita a ottenere tutto.
…Grazie Denise, è stato un piacere chiacchierare con te.
Da Claudia Brigida Speggiorin è tutto e… Al prossimo personaggio.