Review Party “INTRAPPOLATA TRA LA LUNA E NEW YORK” di Monica Menin, PubMe – Collana Editoriale Nirvana

Review Party “INTRAPPOLATA TRA LA LUNA E NEW YORK” di Monica Menin, PubMe – Collana Editoriale Nirvana

Amiche peccatrici seguiamo la nostra Mary in una nuova avventura…

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Buongiorno Peccatrici,
vi va di venire con me a fare un giro nella grande mela?
Visto che siamo in zona, facciamo anche una deviazione verso lo Yankee Stadium per assistere alla partita dei New York Yankees con la speranza di ammirare dal vivo uno spettacolare fuori campo del talentuoso Christopher “Home Run” Davis.
Io ho già il mio biglietto per la partita dell’anno e non mancherò di fare il tifo per loro.
La nostra guida al tour “INTRAPPOLATA TRA LA LUNA E NEW YORK” è Monica Menin che ci porterà tra le strade affollate della città che non dorme mai: insieme a lei scopriremo posti molto suggestivi e scopriremo la bellezza e il fascino che si nasconde dietro uno sport poco diffuso da noi come il baseball.
Vi siete mai chieste se in una data situazione vi sareste comportate diversamente, come sarebbe cambiata la vostra vita? Questa è la domanda che perseguita da un po’ di tempo Christopher Davis, che da quella fatale sera ha perso il suo migliore amico.
Lui oggi è diventato un campione di baseball e dopo anni di sacrificio, ha finalmente realizzato il sogno di giocare negli Yankees. È il ragazzo modello, buono e gentile con tutti, disponibile con i suoi compagni, il primo ad arrivare e sempre l’ultimo ad andare via agli allenamenti. In tutti gli anni mai niente è riuscito a distrarlo dai suoi obbiettivi, fino al ritorno della sorellina del suo ex migliore amico.
Cosa siete disposte a fare per salvare l’onore e proteggere la persona che più amate al mondo?
È la domanda che si fa Isabelle che decide di tornare a casa per aiutare il fratello a superare un momento difficile. Si dice che il legame tra fratelli è un qualcosa che va oltre il tempo e le distanze, e questo loro lo sanno bene.
Lei da anni vive a Parigi dove è diventata una tra le più brave pasticcere del momento, ed è in questa città, dopo aver affrontato periodi ostici e aver trovato finalmente una stabilità professionale ed emotiva, che studia il suo ritorno per portare a termine un piano elaborato.
Far soffrire la persona che più odia, l’ex migliore amico di Thomas: Christopher Davis.
Isabelle che ha un solo scopo: conquistare e distruggere Chris.
Cosa succede quando la vita si impegna a cambiare tutti i tuoi programmi?
Due personaggi che si scopriranno pian piano, dove lui si sente subito attratto e legato ad Isa e lei dovrà lottare contro i sentimenti contrastanti che inizieranno a nascere.
Da una finzione creata per distruggere può nascere qualcosa di importante?
Quanto difficile può essere lasciarsi finalmente andare alla sensazione di completezza che ti dà l’abbraccio della persona che ritieni la più sbagliata che ci possa essere?
Amiche, lo so ci sono molte domande senza risposta, non vi resta che leggere questa storia per scoprire se la sorellina riuscirà a portare a termine il suo piano di vendetta.
Una storia scritta magistralmente dalla penna di Monica Manin che mi ha coinvolto fin dalle prime pagine. Una lettura scorrevole ed energica che non annoia mai e rende la lettura piacevole e travolgente e ricca di momenti di riflessione, divertimento, e passione. Una costruzione tecnica ben strutturata, arricchita da particolari tecnici che mi ha fatto capire quanto studio c’è stato dietro la stesura del romanzo.
Nulla è lasciato al caso: dalla parte agonistica, alla descrizione dei luoghi e faccio i complimenti per come viene trattato e spiegato il baseball: più di una volta mi sono immaginata seduta sulle tribune dello Yankee Stadium a fare il tifo per i nostri atleti.
Parte fondamentale di tutto, è il sentimento di amicizia sempre presente e punto fermo di tutta la storia.
Peccatrici, se volete trascorrere qualche ora in serenità, vi consiglio questa lettura, non ve ne pentirete.
Io nel frattempo sono pronta con la mia divisa Yankees per fare il mio appello a Monica “ #ASPETTANDOTHOMAS”.
Mentre sono curiosa di sapere i vostri commenti, continuo il mio viaggi in cerca di nuove avventure.
Alla prossima Mary

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Recensione “UNEXPECTED ROOMMATE” di Fabiana Vestoso, Cocktail Edizioni

Recensione “UNEXPECTED ROOMMATE” di Fabiana Vestoso, Cocktail Edizioni

Pronte peccatrici a seguire Debby, la nostra cacciatrice di emozioni, e scoprire il suo bottino? Andiamo allora, vediamo di cosa ci parla oggi…

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Ben trovate Peccatrici,
oggi vi porto in un appartamento dove non siamo state invitate…no, tranquille non lo  occuperemo abusivamente… più o meno 😂.
Succede che Jamal, proprietario di un condominio e uomo troppo buono, vedendo Camilla in difficoltà, perché è stata sfrattata e quindi senza un tetto sotto cui dormire, ha la brillante idea di darle l’appartamento di Carter ( a sua insaputa) dicendole che è di suo nipote che è via per lavoro e che può starci finché non ne trova uno suo.
Inizierà così una convivenza fantasma, dove non si vedranno e non si accorgeranno della presenza dell’altro.
Com’è possibile che i due non si incontrino mai? Semplice: lui lavora di giorno, lei di notte e torna a casa quando lui è già andato al lavoro.
Una genialata per Jamal che pensa di non fare torto a nessuno. Ma quanto può durare una situazione così surreale? Non molto ovviamente, e quando verrà scoperto il misfatto, fra i due saranno scintille. Fra battibecchi, frecciatine e spazi condivisi, entrambi si accorgeranno che l’altro non è poi così male.
Una storia simpatica e scorrevole che mi ha allietato la giornata e tenuto compagnia.
Due personaggi distanti fra loro che però imparano a completarsi a vicenda e a credere di più in sé stessi. Ho adorato Jamal e sua moglie per la loro semplicità e la loro bontà d’animo.
Una trama che non ha grandi scossoni ma che, comunque, mi ha lasciato qualche punto interrogativo anche se non di vitale importanza ai fini della storia.
Quasi quasi vi porto nel night club di Dom a guardare uno spettacolino, hanno assunto un paio di spogliarellisti uomini, ma non ditelo a nessuno 🤫 se no vengono in troppe 😂.
Io intanto corro verso una nuova avventura a caccia di emozioni…alla prossima lettura 😘
Debby

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Review Tour “BLOOD BROTHERS – REVENGE” #6 Outlawed Malibu Series di Kyra Synd

Review Tour “BLOOD BROTHERS – REVENGE” #6 Outlawed Malibu Series di Kyra Synd

Mi ha dato – e come spero darà a voi – la giusta compensazione tra adrenalina e estasi e mi ha fatto sentire ciò che volevo più di tutto: essere parte di questa storia.

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Buongiorno Peccatrici,

aprire il Review Tour di Kyra Synd comporta una responsabilità dato che “BLOOD BROTHERS – REVENGE” uscirà venerdì e recensire in anteprima il VI volume della “Outlawed Malibu Series” non è affatto come camminare su un tappeto di rose, direi più un campo minato, ma io e la Boss siamo un team collaudato e pronto per la missione, quindi non perdiamo tempo.

Il terreno su cui ci muoviamo è sempre Malibu, dove gli Iron Skulls non trovano mai pace e quiete: sono sempre nell’occhio del ciclone, la faida con il club rivale dei Bastards è quantomai ai massimi storici e abbassare la guardia non è neanche contemplato, specie perché il nemico ha nuovi e ben più pericolosi alleati. Lo sa bene Blaze e lo sa Sniper, il suo Sergente.

Proveniente dall’esercito, il suo non è certo un soprannome nato per caso: era un tiratore scelto ed è viscerale il senso di totale appartenenza ai colori per cui si è votato anima e corpo, ma non ha perso lo smalto e i suoi occhi indagatori difficilmente prendono abbagli o si lasciano ingannare da fuochi fatui. Quando mette nel mirino qualcuno, fa sempre pieno centro.

La California dà il benvenuto a Thamy e alla sorella che più diverse non potrebbero essere: la seconda chiassosa e spumeggiante, la prima decisamente molto meno. Guardinga, all’erta, armata fino ai denti, non si lascia incantare né dall’ambiente circostante né da chi le si para davanti: lei è un Marine bello tosto, non una bionda sprovveduta desiderosa di fare festa e cercare avventure. Una donna ‘con gli attributi’ e una sua pari, se non di grado più alto.

Gli sguardi si incrociano, i movimenti e il linguaggio comunicano codici cifrati, ma a loro comprensibili e decriptabili: Peccatrici, benvenute in una poderosa guerra dei sensi che mette in azione ogni loro atomo. Sniper e Thamy sono fatti della stessa sostanza, della stessa polvere e partoriti dallo stesso sistema cui hanno giurato cieca fedeltà. Solo che obbedienza e abnegazione non sempre vengono ripagati con la stessa moneta ed essere colpiti alle spalle non provoca solo ferite, ma genera un sentimento che esige una quietanza: la vendetta.

Colpire Sniper al petto non è decisamente alla portata di tutti, ma questa donna ambivalente metà Dea e metà felino selvatico, accende in lui la voglia e il bisogno di darle ciò che sembra essersi sgretolato: la fiducia a 360° e lo fa nei modi e nei tempi che solo lui conosce. Mano ferma, precisione, pazienza, ingegno e un’arma in più: un carisma seduttivo fuori dall’ordinario che risulta impositivo ma al contempo libertario e una pianificazione erotica sopraffina, legata ad arte per infiammare i feromoni e abbattere i muri difensivi.

Che “BLOOD BROTHERS – REVENGE” risulti per me il miglior libro della Serie l’ho già detto a chiare lettere all’autrice: la sua impronta narrativa è sempre decisa e ruvida, non perde mai di vista il focus sull’MC e ci rammenta perché li amiamo tanto, ma stavolta spara proiettili direttamente da un fucile di precisione Barrett M82 e Kyra è ben equipaggiata.

Sfodera l’artiglieria pesante con competenze che mette al servizio della trama, il coinvolgimento emotivo e la tensione corrono sempre lungo un tracciato ben definito; gioca anche di metafore, ma nulla è stato scritto per caso e la sua lucidità autoriale viaggia diretta e letale come una pallottola.

Vi auguro buona lettura e vi aspetto alla prossima.

Moira

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Recensione “BLACK THORNS” Serie Thorns #2 di Rina Kent, Hope Edizioni

Recensione “BLACK THORNS” Serie Thorns #2 di Rina Kent, Hope Edizioni

Vi ricordate l’appuntamento con Moira per il volume conclusivo della dilogia “THORNS”? Bene, oggi vi parlerà proprio di “BLACK THORNS”

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Bentrovate Peccatrici,
come promesso, oggi concludo la dilogia “THORNS” di Rina Kent con “BLACK THORNS” che è il naturale seguito del volume precedente (“Red Thorns”, nel blog trovate la recensione uscita martedì) dove alcuni nodi si allentano e altri stringono come cappi al collo.

“I deboli sono carne. I forti mangiano”

Sebastian e Naomi tornano prepotentemente a insinuarsi nella mia testa, ma quelli che ho davanti agli occhi hanno cambiato aspetto, abitudini, stili di vita e non nutrono più gli stessi sentimenti di prima. Il tempo e un oceano a dividerli non sono serviti a proteggersi e basta uno sguardo per annullare i silenzi e le distanze. Ma non è come appare: non si corrono certo incontro tra abbracci calorosi, lacrime di gioia e promesse di eterno amore. Niente affatto.

Naomi è intoccabile, inarrivabile, proibita e non è più una preda: ha cambiato pelle così come ha fatto Sebastian, che ha deciso di condurre una nuova caccia in tutt’altro modo e con altre mire.

Ciò che l’acredine premedita, ciò che le coercizioni impongono, spesso non vanno di pari passo con l’istinto naturale e primordiale del risveglio di qualcosa mai sopito: basta davvero poco per riaccendere e fomentare un’astinenza a lungo repressa e la fame torna a farsi sentire.

Le trame sotterranee che ormai sono uscite allo scoperto hanno alzato il tiro e la gabbia che imprigiona Naomi non è così facile da scardinare: lei stessa capisce di non avere vie di fuga, ma al richiamo del cuore ci si può opporre?

Le insidie spaventano, le macchinazioni ordite sono tranelli, ma non intimoriscono Sebastian, deciso a riprendersi ciò che gli appartiene, ciò che sente irrimediabilmente e insanabilmente suo e stavolta Naomi non volta le spalle, ma si gioca il tutto per tutto. Per riaverlo, per tornare ad essere preda nelle mani del suo cacciatore.

Rina Kent spalanca le porte ad un intreccio più complesso in cui personaggi che dovevano essere solo comparse, giocano un ruolo determinante in questo termitaio sordido e delinquenziale; scema un po’ l’appeal del volume precedente, ma la caratterizzazione dei protagonisti resta intatta, così come il filo conduttore della storia.

La mia Peccatrice Debby sta seguendo l’altra serie – “EMPIRE” – con altri interpreti entrati in scena in questa dilogia e sono più che intenzionata a non fermarmi qui: è troppo invitante per potervi resistere.

Buona lettura, noi ci rivediamo alla prossima.
Moira

Si ringrazia la Hope Edizioni per la copia gentilmente concessa e la rinnovata fiducia

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Recensione “ACCORDO PRIVATO” Serie Divorced Men’s Club vol.1 di Saxon James, Quixote Edizioni

Recensione “ACCORDO PRIVATO” Serie Divorced Men’s Club vol.1 di Saxon James, Quixote Edizioni

Pronte a seguire la nostra Fly che inizia una nuova avventura con il 1° vol. della Serie Divorced Men’s Club…

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Buongiorno Peccatrici,
primo volume della serie: ” Divorced Men’s Club: Accordo Privato” di Saxon James con la traduzione di Luisa Zanin ed è stato un viaggio interessante.
Saxon è entrata nelle dinamiche che scattano durante un divorzio che può essere un lutto o una liberazione, ma comunque tutta una parte della tua vita si sgretola e tu ti ritrovi con uno sconosciuto: te stesso. Tutto quello che eri non esiste più. Hai passato il tuo tempo in coppia e la tua mente è abituata a questo, quindi ti ritrovi a dover rivedere ogni tua abitudine, ogni gesto. È incredibile perché di colpo ti senti orfano e devi ricostruirti, per non parlare della fiducia. Sia che tu lo scegli o che lo subisci, è un evento traumatizzante che traccia una linea netta tra un prima e un dopo.
Payne è proprio questo: un uomo che ha subito, prendendo coscienza che la sua vita, come la conosceva, era una “farsa” e lui si ritrova a ricominciare all’età di quarant’anni, lasciando ciò che conosce o credeva di conoscere. Torna al suo paese natale, dalla sua famiglia con il cuore a pezzi e la convinzione che ormai per lui l’amore sarà solo un ricordo.
Beau è un uomo “strano”:  vive il suo lavoro con tutta l’anima e se non fosse per Marty, fratello di Payne, non uscirebbe mai di casa. Non ha una relazione, gli uomini con cui ha provato a uscire non gli hanno dato seconde possibilità. Ma siamo certi che Beau voglia un compagno?
I due uomini si ritrovano a condividere la casa, su suggerimento di Marty, che non sa della cotta ventennale di Beau per suo fratello Payne.
Pensate che questo potrebbe essere un ostacolo o un disastro? Ok, ma bisogna ammettere che Beau è bravo a nasconderla, anzi pensa addirittura che questa convivenza riuscirà a fargliela passare.
Ma Payne sarà disposto ad aiutare il suo nuovo coinquilino a modificarsi per trovare un compagno? Il migliore amico del suo fratellino ha davvero necessità di cambiare sé stesso per poter piacere a qualcuno?
Il romanzo è un concentrato di sentimenti, la scoperta di sé, delle proprie paure e dei propri fallimenti. Sono immersi in euforia e malinconia e devono elaborare, ma non hanno strumenti, se non la verità, dura e cruda. Vedersi fragili e sostenersi, affrontando i loro disagi, con la paura di perdere ciò che hanno conquistato.
Non conoscevo questa autrice che mi ha sorpreso e coinvolto e sono pronta con la lettura del secondo volume della serie.
Peccatrici, che dirvi, è un percorso che aiuta a guardarsi, oltre che a divertirsi, perché fidatevi, ci sono anche momenti esilaranti.
Non mi dilungo oltre, ma vi invito a seguirmi in questa avventura, quindi vi auguro buon viaggio ❤️
La vostra Fly

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Recensione “WHENEVER  ROMEO” di Alice Winchester

Recensione “WHENEVER  ROMEO” di Alice Winchester

Pronte peccatrici a seguire Debby, la nostra cacciatrice di emozioni, e scoprire il suo bottino? Andiamo allora, vediamo di cosa ci parla oggi…

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Mie Peccatrici,
oggi vi porto in una fiaba moderna che prende ispirazione da “Giulietta e Romeo” e fortunatamente qui non viviamo una tragedia vera e propria, ma attraverseremo il dolore e la sofferenza che affligge l’animo umano.
Alice Winchester vi prenderà per mano e con la sua penna delicata vi porterà in “WHENEVER ROMEO” e vi farà entrare nel cuore fragile di Olivia Juliet e in quello temprato di Joseph Romeo.
Due ragazzi giovani appena ventenni che però portano dentro di sé un bagaglio pesante.
Joseph ha preso il suo dolore, lo ha affrontato e superato rendendolo particolarmente sensibile ed empatico a quello altrui. Era un insieme di cocci rotti che grazie alla musica è riuscito a rattoppare e ad attraversare il buio più totale.
Olivia invece vive solo di apparenza, è un guscio vuoto fatto di superficialità ed egocentrismo. Ostenta la sua bellezza sentendosi potente:  d’altronde è così che è cresciuta, a suon di concorsi fin da bambina, curando il corpo e lasciando perdere l’anima. Nessuno vede in realtà il malessere che si porta dentro, solo Romeo lo percepisce e riesce a penetrarlo grazie alla sua musica che ha il potere di arrivarti al cuore e all’anima.
Nonostante la rivalità che contraddistingue le due famiglie e l’odio reciproco che dovrebbero provare, i due cominciano a passare del tempo insieme e ad aprirsi su ciò che li affligge con una naturalezza e una complicità di cui si stupiscono anche loro.
Questo libro, dalla trama originale e dalla scrittura delicata, è un inno alla rinascita, all’affrontare il dolore, perché solo noi abbiamo la responsabilità verso noi stessi di decidere cosa farne: lasciarci sopraffare o renderlo parte del nostro essere e andare avanti, prendere coscienza che non saremo più quello che eravamo, concentrandosi sul presente e facendo tesoro di tutto quello che ha da offrire.
Se è vero che ” bisogna perdersi, per ritrovarsi” è anche vero che troveremo la parte migliore di noi, quella che ha il coraggio di alzare la testa, scrollarsi le ginocchia e le mani che hanno toccato terra e andare avanti con la consapevolezza delle nostre debolezze, ma anche con la forza per affrontarle.
Ho apprezzato tutti i riferimenti alla tragedia shakespeariana e l’uso dei social che ne hanno fatto una storia reale e attuale, quel mostrare a tutti quello che si vuole fare credere, ignorando invece il malessere che si nasconde dietro.
Ed è proprio lì che sta la crescita di Olivia, in un viaggio verso se stessa per capire ciò che vuole davvero, la scoperta dei sentimenti veri, siano essi amicizia o amore, che non sono solo a favore di telecamera ma che ti danno un senso di appartenenza e ti fanno stare bene.
Ben tornata Alice, sapevo che sarebbe arrivato il momento di rileggerti, bisognava solo lasciarti il tempo di rialzarti e scrollarti anche tu le ginocchia impolverate.
E voi Peccatrici, sedetevi in questo teatro, abbiamo uno spettacolo da guardare e da applaudire. E poi via verso una nuova avventura a caccia di emozioni.
Alla prossima lettura 😘
Debby

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Recensione “NOT LIKE CINDERELLA” di Julia A Carter

Recensione “NOT LIKE CINDERELLA” di Julia A Carter

Oggi la nostra Cosmy si immergerà in una delle classiche favole che ci raccontavano da bambine.

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C’era una volta…
Un giocatore di football determinato a realizzare i suoi sogni e a far vivere la sua favola alla ragazza che da sempre lo evita come fosse un appestato. Il nostro Liam che da “Bello Addormentato” vorrebbe diventare un principe azzurro per conquistare la sua bella principessa dei ghiacci. Ma  Zoe ben presto si trasformerà da Frozen in una formosa Cenerentola. Eh tranquilla mia bella Zoe, non sei mica l’unica a collezionare figuracce e a esserne persino aspirante campionessa in questa attuale disciplina olimpica.
Galeotta fu una scarpetta, e che scarpetta direi… Una Jimmy Choo da milleduecento dollari… Sarà che era più conveniente rompere il tacco di una di cristallo… E chi si materializza ad aiutarla?

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Review Party “SOLO UN PICCOLO ERRORE” di Micalea Smeltzer, Heartbeat Edizioni

Review Party “SOLO UN PICCOLO ERRORE” di Micalea Smeltzer, Heartbeat Edizioni

Pronte peccatrici a seguire Debby, la nostra cacciatrice di emozioni, e scoprire il suo bottino? Andiamo allora, vediamo di cosa ci parla oggi…

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Ben trovate Peccatrici,
pronte per un’altra avventura?
Ma soprattutto pronte per un’altra riflessione?
Quanto deve essere difficile vivere senza sentirsi mai abbastanza: impegnarsi a fondo, raggiungere grandi risultati, sentirsi soddisfatti di sé stessi, ma mai pienamente perché c’è sempre qualcuno a ricordarti che sei una delusione per gli standard che si sono prefissati altri per te, o che ti ricordano da dove vieni e che quindi non sei all’altezza.

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